Temperature in picchiata: quando è possibile riaccendere il riscaldamento in condominio e perché
Il ritorno del freddo nel pieno della primavera ha portato molti Comuni a riaccendere i riscaldamenti: scopriamo le date di accensione e i limiti orari
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Riscaldamento condominiale: le date e gli orari previsti dalla normativa
- Riscaldamento centralizzato: chi decide gli orari di accensione?
Con l’arrivo della primavera, erano in molti ad aspettarsi un graduale aumento delle temperature e un clima più mite. Tuttavia, l’imprevedibilità del meteo può spesso sorprenderci con bruschi cali di temperatura, portando un inaspettato ritorno del freddo. Per questo motivo, in molte città italiane, come Parma, Pordenone, Siena e Como, le temperature rigide hanno spinto le autorità locali a prendere misure straordinarie, consentendo la riaccensione dei riscaldamenti nei condomini e nei luoghi pubblici, tra cui scuole e uffici.
Ma entriamo nel dettaglio approfondendo cosa dice la normativa e qual è il calendario per l’accensione e lo spegnimento dei riscaldamenti attualmente in vigore.
Riscaldamento condominiale: le date e gli orari previsti dalla normativa
Il funzionamento del riscaldamento condominiale è disciplinato dal DPR n.412/1993 e dalla Legge n.10/1991, che non solo stabiliscono le date di accensione e di spegnimento degli impianti, ma anche il limite massimo di ore giornaliere di accensione. La normativa suddivide il territorio italiano in sei fasce climatiche, definite in base ai Gradi Giorno (GG) di un determinato comune, ognuna delle quali è soggetta a specifici orari:
1) Zona A: 5 ore giornaliere dall’8 dicembre al 7 marzo;
2) Zona B: 7 ore giornaliere dall’8 dicembre al 23 marzo;
3) Zona C: 9 ore giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
4) Zona D: 11 ore giornaliere dall’8 novembre al 7 aprile;
5) Zona E: 13 ore giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
6) Zona F: nessuna limitazione.
Quindi, ogni inquilino ha la possibilità di regolare gli orari di accensione e spegnimento dei propri termosifoni, sia che si tratti di riscaldamento centralizzato che autonomo, purché rispettino i limiti stabiliti dalle normative vigenti.
Riscaldamento centralizzato: chi decide gli orari di accensione?
Il calendario che regolamenta l’accensione dei riscaldamenti non è immutabile, e può essere modificato dai comuni in caso di condizioni climatiche estreme: i sindaci hanno il potere di autorizzare l’accensione dei riscaldamenti al di fuori del periodo stabilito, purché per un breve periodo ogni giorno.
Inoltre, ulteriori modifiche possono essere apportate dall’amministratore di condominio attraverso una delibera dell’assemblea condominiale, che definisce gli orari di accensione dei riscaldamenti all’interno del condominio, sempre nel rispetto della normativa nazionale. Il riscaldamento centralizzato può essere attivo dalle 5 del mattino alle 23. Durante questo intervallo di tempo, il condominio ha il potere di decidere quando accendere e spegnere il riscaldamento.
Per coloro che dispongono di un impianto di riscaldamento autonomo, non ci sono restrizioni sugli orari di accensione. Tuttavia, rimane in vigore la normativa che limita la temperatura massima a 19 gradi sia nelle abitazioni private che negli spazi pubblici.
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