Piano di razionamento del gas: in cosa consiste
Il nuovo piano di razionamento del gas entrerà in vigore a fine settembre: ecco cosa prevede e perchè è il momento di affidarsi all'energia green
La crisi legata all’energia elettrica e al gas ha spinto il Governo a pensare a un piano di contenimento energetico. Il Ministero della Transizione Ecologica ha reso pubblico un documento mirato al risparmio energetico, che permette all’Italia di ridurre l’uso di circa 5,3 miliardi di metri cubi di gas e prepararsi, così, a eventuali limitazioni della fornitura da parte della Russia.
Questo piano entrerà in vigore a fine settembre e avrà tanti vantaggi. Innanzitutto, permetterà di ridurre la pressione sugli stoccaggi e gestire in modo corretto i volumi di gas da erogare a tutta Italia. Limitare la pressione sugli stoccaggi permetterà anche di poter contare su massime portate di gas in caso di freddo eccessivo, previsto per febbraio. Con questo piano si vuole anche sensibilizzare la popolazione: è importante essere consapevoli del fatto che il gas non sia una risorsa infinita e che bisogna trovare alternative green per aziende e case private.
Insomma, gli italiani si preparano a vivere alcuni importanti cambiamenti. Conoscerli è fondamentale, ma allo stesso tempo è cruciale trovare fonti alternative per poter alimentare gli impianti e riscaldare casa senza restrizioni.
Piano razionamento: c’è da preoccuparsi?
Se l’estate non ha destato particolare preoccupazione nelle istituzioni, l’inverno sarà una stagione difficile perchè è il momento dell’anno in cui i consumi aumentano sensibilmente e si usa più energia elettrica e gas per scaldare casa.
Le persone, in questi giorni, con una punta di preoccupazione, si chiedono quali saranno le conseguenze del piano: chi controllerà se ho abbassato il termostato? Ci saranno multe? Cosa succederà? Per il momento niente di tutto ciò, si tratta di regole generali per tutti i cittadini. E in particolare, chi ha il riscaldamento autonomo non sarà controllato ma dovrà impegnarsi per evitare consumi inutili di energia.
Cosa prevede il piano di razionamento del gas?
Innanzitutto, il MITE ha indicato che il termostato sarà ridotto di un grado: si arriverà a 17 con due gradi di tolleranza per le industrie, gli uffici e gli edifici usati da artigiani; si arriverà a 19 gradi con 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri immobili.
L’accensione del riscaldamento centralizzato sarà posticipata di 8 giorni e lo spegnimento sarà anticipato di 7 giorni in base alla città in cui si vive. Inoltre, il riscaldamento si terrà acceso per 1 ora in meno al giorno.
In questo primo momento non ci saranno controlli a tappeto, tuttavia si prevedono verifiche a campione destinate a edifici pubblici e centri commerciali. Non ci saranno controlli nei condomini con riscaldamento centralizzato. Allo stesso modo, non ci saranno multe e queste regole non riguardano utenze sensibili, come ospedali e case di cura.
Anche se non sono previste sanzioni, il Governo vuole comunque sensibilizzare i cittadini ed è anche per questo motivo che negli ultimi anni sono aumentate le risorse per investire nell’efficientamento energetico degli edifici.
Alla luce di queste novità, le energie verdi e rinnovabili oggi rappresentano il migliori investimento per alimentare e riscaldare casa. Una delle soluzioni più gettonate e vantaggiose è il fotovoltaico. Oggi ognuno può trovare l’impianto ideale per le proprie esigenze e il proprio budget a disposizione.
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