Antibagno senza porta: come arredarlo ed evitare sanzioni
Non sai come progettare un antibagno senza porta? Nella guida idee e suggerimenti utili di arredamento e design unite alle info tecniche sulla normativa
Giuseppe Sorrenti
Architetto
Se sei in fase di ristrutturazione ti consigliamo di capire bene tutte le normative in vigore per evitare di commettere degli errori che nella fase operativa intralciano molto i lavori. Nel grande e intricato universo delle norme, molte riguardano anche il bagno. Se immagini ambienti ampi e senza troppe divisioni il tuo disegno dovrà essere presto ridimensionato, ricordando che è sempre necessaria la realizzazione di un antibagno.
Parliamo del piccolo locale che funge da disimpegno tra il bagno stesso ed un’altra stanza che ha un uso diverso, che sia il soggiorno, la cucina o anche la camera da letto. In questi casi conviene realizzare un antibagno senza porta, spazio che può essere sfruttato in vari modi. Vediamo come arredarlo e cosa dice la legge sulla sua realizzazione.
Antibagno senza porta: normativa e caratteristiche
L’antibagno senza porta, soluzione comoda che separa e rende funzionale l’ambiente, oggi è obbligatorio per tutte le nuove costruzioni, ma non solo. Secondo alcuni regolamenti edilizi comunali, anche nel caso di abitazioni esistenti. Ecco perché prima di iniziare il progetto per una costruzione o una ristrutturazione è bene acquisire il regolamento comunale e verificare se siano previste o meno ulteriori restrizioni rispetto alla norma nazionale. Non adeguarsi agli obblighi di legge potrebbe far scattare una vera e propria sanzione per la mancanza dell’antibagno.
Ecco perché creare un piccolo antibagno senza porta risolve in breve tempo il problema ed evita di rivedere da capo la disposizione interna degli ambienti. In questo caso le pareti dell’antibagno possono essere realizzate in cartongesso così da velocizzare i tempi e avere una divisione netta secondo la normativa. In alternativa, per chi desidera qualcosa di più chic si può optare per il vetro cemento, separando i sanitari come water e bidet dalla zona dedicata al lavandino che può essere adibita nell’antibagno.
La normativa sull’antibagno dà anche indicazioni sulle dimensioni minime che l’ambiente deve avere. Seguendo alcuni regolamenti edilizi comunali non si dovrebbe andare sotto 1×1,2 metri con altezza minima di 2,4 metri, misura standard prevista per tutti i locali abitativi. Da specificare, inoltre, che questo ambiente non deve avere per forza una finestra seguendo le disposizioni dell’art. 5 del DM del 5 luglio 1975 che sottolinea come i luoghi come disimpegni, corridoi, ripostigli e locali simili possano anche essere privi di illuminazione naturale.
Antibagno: idee su come arredarlo
Una volta realizzato l’antibagno non ti resta che sbizzarrirti. Si può sfruttare questo spazio in vari modi trasformandolo da una seccatura iniziale ad una vera comodità arredandolo con gusto e creatività. L’idea più ricorrente è quella di allestire nell’antibagno una lavanderia: ti bastano pochi lavori e allacci da fare ed il gioco è fatto.
Così potrai sistemare lì un piccolo lavabo, la lavatrice e l’asciugatrice ricreando una parete attrezzata con degli scaffali utili per riporre detersivi, panni puliti e da lavare e anche un angolo dove posizionare l’asse e il ferro da stiro e lo stendibiancheria.
In alternativa lo spazio può anche essere sfruttato realizzando una piccola cabina armadio. Un modo per recuperare spazio sfruttando le pareti e le altezze, scegliendo dei mobili che siano slim e dunque poco impattanti e dall’aspetto elegante. È qui che potresti riporre gli indumenti fuori stagione e altre cose che non usi abitualmente. Se lo spazio, invece, non ti manca puoi addirittura pensare di ricreare uno spogliatoio con postazione trucco annessa. Ci vorrà poco e l’ambiente sarà comodo, pratico e molto piacevole.
In ogni caso per fugare ogni dubbio su modi e tempi di realizzazione non ti resta che consultare gli esperti in ristrutturazione di bagni, loro sapranno darti tutte le info tecniche per la realizzazione dell’antibagno senza porta, aiutandoti a fare la scelta più corretta, sia dal punto di vista normativo che estetico.
Sei alla ricerca di un professionista che si dedica alla ristrutturazione dei bagni?
Affidati a PagineGialle Casa e trova quelli che operano nella tua zona. È a loro che puoi richiedere fino a 5 preventivi gratuiti e senza impegno, personalizzati in base alle tue esigenze, riceverli in poco tempo da consultare direttamente online.
Domande frequenti:
-
Come creare un antibagno?
Le strade sono diverse: con dei pannelli di cartongesso o anche con il vetro cemento separando il lavabo che va nell’antibagno dagli altri due sanitari. In questo caso si può optare di avere due piccoli vani. In alternativa l’antibagno può ospitare anche una lavanderia o una cabina armadio.
-
Perché è obbligatorio avere l’antibagno?
Lo stabilisce la legge con ulteriori restrizioni che vengono definite dai regolamenti comunali. Il disimpegno creato dall’antibagno serve per creare uno spazio divisorio tra questa stanza e le altre, che siano cucina, soggiorno o camera da letto.