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Cucina a gas o elettrica: qual è meglio scegliere?

Nel momento in cui si decide di ristrutturare la cucina la domanda sorge spontanea: meglio una cucina a gas o una cucina elettrica? Eccole a confronto

Ultimo aggiornamento 17-04-2024
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Nel 2015 ottiene la laurea magistrale in Architettura e ingegneria edile all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Durante il corso degli studi non sono mancate esperienze lavorative all'estero che hanno contribuito a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario. Dopo ...
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Quando ci si trova a cambiare casa o a ristrutturare la propria attuale abitazione, una delle stanze più impegnative è sempre la cucina. Questo perché, al suo interno, si trovano elettrodomestici e servizi indispensabili alle attività quotidiane: la scelta comporta un bel rischio, sia in termini di usabilità che in termini di costi.

Una delle decisioni più difficili riguarda il tipo di piano cottura: optare per il gas o per l’elettrico? Questo articolo esaminerà vantaggi e svantaggi di entrambi, evidenziando le differenze principali e analizzando quale dei due possa garantire un maggiore risparmio.

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Cucina a gas: il fornello tradizionale

Premesso che la scelta deve ricadere sulla cucina a gas o su quella elettrica in base ai vostri gusti personali e alle vostre abitudini di consumo, cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche della cucina a gas.

La cucina a gas è, banalmente, il tradizionale fornello che emette una fiamma regolabile di colore blu acceso. Dal momento in cui si è riusciti a portare il gas metano all’interno delle abitazioni – prima con la bombola e, solo successivamente, con l’allacciamento alla rete nazionale del gas metano – la cucina a gas è stata quella maggiormente diffusa, se non addirittura l’unica presente. 

Il calore generato dalla combustione del gas metano, tramite pentole e padelle, viene trasmesso ai cibi in fase di cottura. Per l’utilizzo della cucina a gas, infatti, non saranno necessarie stoviglie da cucina specifiche. 

Cucina elettrica: il piano cottura ad induzione

Con “cucina elettrica” si intende invece un piano cottura che funziona grazie alla corrente elettrica, quindi: il piano ad induzione

Il piano cottura ad induzione è caratterizzato dalla presenza di bobine interne che, alimentate elettricamente, creano un campo magnetico. Questo campo trasferisce l’energia direttamente al fondo della pentola mediante induzione, senza necessità di combustione. Il fuoco tradizionalmente inteso, nel piano ad induzione, è completamente assente. Sarà il fondo della pentola ad agevolare la cottura degli alimenti: questo, realizzato in materiali ferrosi, produrrà calore per cucinare.

Per questo motivo, le pentole per piano ad induzione non sono pentole normali, ma studiate appositamente per questo tipo di tecnologia. 

Cucina a gas o elettrica a confronto

Come abbiamo potuto vedere, la principale differenza tra le due cucine risiede nel tipo di energia utilizzata: la cucina a gas opera attraverso la combustione del gas, mentre quella elettrica attraverso un campo magnetico generato dall’elettricità.

Differente è anche il potere calorifico dei due tipi diversi di energia. Il potere calorifico di 1 metro cubo di gas metano è di circa 10,6 kWh termici; mentre il potere calorifico di 1 kWh elettrico, invece, è di 0,99 kWh termici. Di conseguenza, il potere calorifico di una cucina a gas risulta di 4,2 kWh termici a metro cubo; mentre il potere calorifico di una cucina a induzione risulta di 0,84 kWh termici/kWh elettrico. Da questo punto di vista, sembrerebbe che l’ago dell’efficienza penda decisamente verso la cucina a gas.

Non dobbiamo però dimenticare il fattore relativo all’efficienza dei piani cottura: la cucina a gas con i fuochi sul fornello, grazie al suo potere calorifico, è molto più veloce nel riscaldare i cibi che invece, con la cucina elettrica, hanno bisogno di un tempo maggiore per raggiungere la medesima temperatura. Peccato che, con un fornello a gas, la maggior parte dell’energia termica emessa vada a disperdersi nell’ambiente – sotto forma di fumi di calore, di energia termica ceduta alla griglia del fornello, ecc. – generando un’efficienza piuttosto bassa, attorno al 40%. Ciò non avviene invece con la cucina elettrica con piano ad induzione, dove non c’è l’effetto dei fumi di calore e la conseguente dispersione, con un’efficienza che si aggira attorno al 85%.

Possibilità di risparmio

Dal punto di vista del risparmio in bolletta, è meglio quindi una cucina a gas o elettricaPrecedentemente, abbiamo analizzato tutti – o quasi tutti! – i fattori in gioco per determinare il possibile risparmio di una soluzione rispetto all’altra. 

Il risultato ottenuto è il seguente: cucinare con una cucina a gas costa 0,20 €/kWh effettivamente “scaldante”; mentre cucinare con un piano cottura elettrico ad induzione costa 0,22 €/kWh effettivamente “scaldante”. Il piano cottura a gas – per quanto metodo “antico” e potenzialmente pericoloso a causa del forte calore generato e del materiale usato come combustibile – risulta quindi il 9% più economico rispetto al raggiungimento del medesimo risultato ottenuto con un piano cottura elettrico ad induzione.

Domande frequenti:

  • Quale piano cottura conviene?

    Dal punto di vista sia della velocità che del risparmio, il piano cottura a gas era e rimane la scelta migliore.

  • È meglio una cucina a gas o a induzione?

    Dipende dalle proprie necessità: se la necessità è il risparmio, è meglio una cucina a gas; se la necessità è di tipo igienico o estetico, è meglio preferire una cucina con piano ad induzione.

  • Quanto consumano i piani di cottura a induzione?

    Il consumo è il 9% maggiore rispetto al piano cottura tradizionale. Ciò significa che, il potere di 1 kWh elettrico, genera 0,99 kWh termici, con relativo costo di 0,22 €/kWh effettivamente “scaldante”.

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