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Come coltivare l'aglio in vaso e nell'orto

Dalla semina alla raccolta: in questo articolo ti forniremo tutti i consigli su come coltivare alla perfezione l'aglio, sia in terra che in vaso

Ultimo aggiornamento 13-03-2024
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Susanna Rigutti

Esperta in Agricoltura e Giardinaggio

Autrice di diversi libri e fondatrice del Mondodisusanna, si occupa di divulgazione e sensibilizzazione su tematiche naturalistiche.
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Ingrediente culinario, pianta aromatica e medicina naturale. Parliamo dell’aglio, conosciuto e apprezzato fin dai tempi antichi e oggetto di attenzione da parte di giardinieri e botanici più o meno esperti. Ma quali sono i segreti per coltivare l’aglio? Ecco come piantare l’aglio e farlo crescere rigoglioso nell’orto in giardino oppure nel vaso in terrazzo.

Come coltivare l’aglio nell’orto

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Prima di iniziare la coltivazione dell’aglio è importante conoscere le caratteristiche e le tipologie della pianta alla quale dedicarsi. L’aglio è una pianta molto diffusa che si produce in diverse varietà, come per esempio l’aglio bianco e l’aglio rosa o rosso tipici di Abruzzo, Campania e Sicilia. Per chi è alle prime armi, il consiglio è quello di scegliere l’aglio bianco comune, più resistente e produttivo, dal quale si può ottenere anche l’aglio nero tramite processo di fermentazione.

Una volta individuata la varietà giusta bisogna procedere alla selezione dei bulbilli, ovvero gli spicchi che compongono la cosiddetta ‘capocchia’ o ‘capo d’aglio’. Scegliere gli spicchi giusti, solitamente quelli esterni più robusti ed arcuati, garantisce maggiori probabilità di ottenere un buon raccolto. Durante questo passaggio è fondamentale non danneggiare la base o la pellicola protettiva dei bulbilli.

coltivare aglio

Aglio: semina e coltivazione nell’orto

Scelta la varietà più adatta e i bulbilli migliori si procede con le fasi successive. Ecco i quattro passaggi chiave per sapere come coltivare l’aglio:

  • Messa a dimora – Bisogna scavare delle piccole buche di circa 3 cm di profondità, distanti 10-15 cm l’una dall’altra. Se la piantagione prevede più file, la distanza fra le file dovrà essere di circa 20-30 cm. A questo punto è necessario piantare i bulbilli con la punta verso l’alto e ricoprirli di terra, lasciando fuori l’apice dello spicchio.
  • Concimazione – Un aspetto importante nella coltivazione dell’aglio nell’orto riguarda la concimazione. In particolare, bisogna fare attenzione a non esagerare con i concimi organici, in quanto possono danneggiare le radici della pianta.
  • Irrigazione – Soltanto nella prima fase post semina, se la stagione è particolarmente secca, si possono bagnare i bulbi per garantire un’adeguata irrigazione alla pianta d’aglio. Quando invece comincia a crescere conviene non irrigare, perché i ristagni di acqua sono estremamente nocivi.
  • Raccolta – Dopo circa 6 mesi dalla semina dell’aglio è possibile procedere con la raccolta. Per capire se la pianta è matura è sufficiente osservare il gambo: se si piega perché svuotato si può togliere dal terreno. Dopo averlo fatto essiccare per un paio di giorni al sole, l’aglio è pronto per l’utilizzo.

coltivare aglio

Quando coltivare l’aglio?

Quando si pianta l’aglio? Dipende dalla zona di coltivazione. Generalmente ottobre e novembre sono i mesi più indicati, con conseguente raccolta nel periodo aprile-maggio. Ciò vale soprattutto per le zone con clima più mite, come quelle del Centro Sud. Nelle aree fredde o umide la semina è spostata a febbraio-marzo, con la raccolta che si realizza in tarda estate. Per chi ama il calendario lunare, il periodo più favorevole per la semina dell’aglio è nella fase iniziale di luna crescente, ovvero fra il quinto giorno prima del plenilunio e il primo giorno successivo alla luna piena.

Come coltivare l’aglio in vaso

Chi non dispone di un orto può rimediare con la coltivazione in vaso dell’aglio. Un contenitore orizzontale lungo è perfetto per preparare le piccole buche per la messa a dimora degli spicchi. La procedura è la stessa della coltivazione a terra, con la distanza fra le piantine che deve essere almeno 10-15 cm. Se il vaso è in un luogo soleggiato e il clima è secco si consiglia di annaffiare 2 volte la settimana.

Come coltivare l’aglio: alcuni consigli utili

Che si tratti di una coltivazione a terra o in vaso, è fondamentale conoscere alcune informazioni essenziali per coltivare l’aglio in modo ottimale. Innanzitutto, è preferibile piantare spicchi d’aglio bio e non trattati, scegliendo un prodotto biologico garantito coltivato senza l’uso di pesticidi, diserbanti e concimi chimici. Ad ogni modo, per una coltivazione domestica va bene anche l’aglio del supermercato.

L’aglio non ama i ristagni d’acqua, quindi sia nel terreno che nel vaso bisogna assicurarsi che non rimanga l’acqua piovana o quella dell’innaffiamento. Una volta pronto, l’aglio va estratto dalla terra e lasciato essiccare per un paio di settimane, verificando quando la parte esterna assume una consistenza simile alla carta, segno che l’aglio può essere pulito e usato in cucina.

Dopo la coltivazione e la raccolta è possibile conservare l’aglio fuori dal frigorifero, da solo o realizzando la classica treccia d’aglio. L’ambiente ideale per una corretta conservazione è un luogo asciutto e fresco, possibilmente all’interno di un contenitore forato per garantire un’adeguata ventilazione ritardandone l’appassimento.

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Domande frequenti:

  • Come fare per ingrossare l’aglio?

    Per ingrossare l’aglio bisogna coltivarlo al sole, alleggerire il terreno con sabbia e uno strato di ghiaia in fondo, distanziare bene le piantine e concimare con moderazione.

  • Quanto tempo ci vuole per far crescere l’aglio?

    Per far crescere l’aglio ci vuole un periodo di 5-6 mesi; infatti, la piantagione degli spicchi avviene in genere a ottobre o novembre mentre la raccolta ad aprile o maggio.

  • In che mese e luna si pianta l’aglio?

    L’aglio si pianta a ottobre-novembre nelle zone con un clima mite, oppure a febbraio-marzo nelle aree con un inverno rigido, di solito nella fase di luna crescente.

  • Quante volte si annaffia l’aglio?

    L’aglio si annaffia circa due volte a settimana in estate, altrimenti basta l’acqua piovana, evitando qualsiasi ristagno d’acqua in quanto può causare l’asfissia radicale.

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