Come curare la vite dalla fillossera
La fillossera è anche chiamata la peste della vite, una malattia molto comune ma anche molto temuta. Scopri in questo articolo le soluzioni da adottare
Susanna Rigutti
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
Una guida pratica su come eliminare la fillossera della vite, una delle malattie della vite più comuni e per questo motivo più temute. Ti daremo qualche consiglio utile su quali strategie di battaglia usare: iniziando dal capire quali armi mette in campo il tuo nemico per attaccare la pianta e terminando con i rimedi più usati contro la fillossera della vite.
Cos’è e come riconoscere la fillossera
Prendendo come spunto un noto aforisma “Se conosci il tuo nemico, la tua vittoria è sicura”, vogliamo iniziare col definire cosa è la fillossera della vite (nome scientifico Daktulosphaira vitifoliae). Si tratta di un insetto parassita, di origine nord americana, giunto in Europa nel XIX secolo e diffusosi a macchia d’olio per le favorevoli condizioni climatiche.
Agisce in modo distruttivo sia sulle foglie che sulle radici e compie tutto il ciclo vitale sulla stessa pianta, abbandonandola solo quando questa è morta e quindi priva di sostanze nutritive. Le quattro fasi di vita della fillossera sono così riassunte:
- Stadio embrionale: le uova sono deposte sui tralci e sui fusti.
- Femmine fecondatrici sulle foglie: in tarda Primavera (aprile-maggio) nascono le prime femmine che, bucando le foglie della vite, provocano la formazione di galle all’interno delle quali nasceranno altre femmine, che continueranno ad infestare le foglie.
- Femmine fecondatrici sulle radici: le femmine col rostro più lungo cadono a terra per attaccare le radici.
- Ultima generazione: a settembre dopo avere concluso l’infestazione della pianta, la fillossera migra e si accoppia per poi deporre le uova e ricominciare così il suo ciclo vitale.
Lo sapevi che la fillossera è detta anche la peste della vite? Questo ti aiuta a capire che il riconoscimento della malattia avviene attraverso l’individuazione delle ‘pustole’ infettive sulla superficie della foglia.
Fillossera, come intervenire?
La battaglia contro questo temibile parassita della vite è stata segnata inizialmente da tante sconfitte, perché le viti europee non erano preparate all’attacco di un organismo ‘alieno’. Nel corso del tempo però sono stati sviluppati rimedi sempre più sofisticati contro la fillossera. Ecco i principali:
- Intervento chimico: è un’azione di tipo diretto che prevede l’impiego di sostanze chimiche. In particolare si possono usare degli insetticidi, ammessi e certificati in ambito agricolo, sulle foglie a fine primavera. Oppure si procede con iniezioni di solfuro di carbonio o di solfocarbonato potassico nel terreno per debellare l’infestazione alle radici. Queste procedure portano la morte del parassita e spesso anche della pianta ospite, che non è in grado di sopportare ‘cure’ così stressanti. Ecco perché sono pratiche poco consigliate.
- Innesto: si tratta di un’operazione, la più efficace, che prevede l’innesto delle viti europee sulle radici di viti di origine americana, in grado di resistere al parassita. Una soluzione che ha salvato i vigneti in Europa, ma che purtroppo ha causato la perdita di molte cultivar autoctone. Oggigiorno sono poche le viti a ‘piede franco’, ovvero che conservano il DNA originario del vitigno.
- Lotta biologica: si cercano in natura i nemici della fillossera e dei parassiti come gli acari, sfruttando il principio della lotta biologica. Se la vigna ha un corretto ecosistema e un alto livello di biodiversità, i predatori (acari fitoseidi, acari stigmeidi, coccinellidi etc.) possono aiutare a mantenere sotto controllo la presenza dei parassiti.
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