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Come e quando potare il melo?

Come ogni albero da frutto, anche il melo necessita di una regolare potatura per produrre più frutti: scopri come e quando è meglio potare il melo

Ultimo aggiornamento 19-06-2024
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Susanna Rigutti

Esperta in Agricoltura e Giardinaggio

Autrice di diversi libri e fondatrice del Mondodisusanna, si occupa di divulgazione e sensibilizzazione su tematiche naturalistiche.
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L’albero di melo è una delle piante da frutto, tra le più coltivate in Italia. Facente parte della famiglia delle rosacee, questo albero può raggiungere l’altezza di circa 12 metri. Si tratta di una pianta particolarmente apprezzata non solo per i suoi succosi frutti, ma anche per la bellezza dei fiori. La potatura del melo, come tutti gli alberi da frutto richiede molta cura, regolarità e attenzione, tuttavia grazie a dei semplici accorgimenti può essere potato senza particolari difficoltà.

Se anche tu vuoi saperne di più su come potare il melo, scopri con noi come fare una potatura a regola d’arte: i risultati non mancheranno!

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Albero del melo: tutto quello che devi sapere

Prima di procedere con la potatura del melo, è necessario conoscere bene le caratteristiche del melo e le sue particolarità. Questo albero dalla struttura massiccia è caratterizzato da rami dalle caratteristiche più diverse, ciascuno dei quali necessita di essere trattato con interventi specifici.

Ecco i tipi di rami che possiamo trovare nel melo:

  • Dardo: è un ramo inizialmente improduttivo, ma che al secondo anno produce frutto diventando una Lamburda florifera.
  • Lamburda florifera: un ramo di circa due anni dove si trovano gemme miste. Al termine della fruttificazione si forma dell’amido che trasformerà la Lamburda in Borsa.
  • Borsa: un ramo che dopo tre anni, presenta nella sua parte superiore un ingrossamento. Poiché produce frutti molto piccoli, si può scegliere se procedere o meno alla sua potatura. Nel caso in cui si decidesse di tenerlo da questo ramo si possono nascere Dardi e Lamburde Florifere.
  • Zampa di pollo: un ramo che ha perso la sua produttività e generalmente viene rimosso.
  • Birindello: ramo molto sottile dove è possibile trovare al suo apice una gemma.
  • Rami misti: Sono detti per l’appunto misti in quanto presentano sia gemme di tipo apicale che vegetativo.

Conoscere dunque le diverse tipologie di rami è fondamentale. Questo non solo per massimizzare la produttività, ma anche per mantenere questa pianta in perfetta salute. Capire i vari tipi di ramo ci aiuta a capire quali trattamenti il nostro melo avrà bisogno.

Potatura del melo: tipologie e tecniche

Come per tutti gli alberi di frutto in generale, la pianta deve essere potata in modo regolare e con la massima cautela e attenzione. A seconda dei gusti, inoltre, è possibile dare al melo varie forme e dimensioni, dalla forma “a globo” a quella più “assottigliata” che occupa poco spazio e offre la massima produttività.

Inoltre, in base allo stadio di sviluppo in cui si trova la pianta, la potatura del melo può essere d’allevamento o di produzione.

Potatura di allevamento

Questo tipo di intervento viene eseguito prevalentemente quando il melo non ha ancora raggiunto la produttività. Si procede andando a eliminare i rami secchi o indeboliti, lasciando invece quelli più forti e robusti.

Potatura di produzione

La potatura di produzione viene fatta una volta che la pianta raggiunge la produttività. Ha una duplice finalità: da un lato è volta a ottimizzare la fruttificazione, garantendo una maggiore produzione e mele di migliore qualità, allo stesso tempo deve poter mantenere la forma di allevamento dell’albero.

Durante la potatura di produzione è quindi necessario:

  • diradare i rami di un anno lasciandone però la giusta quantità, affinché sia in grado di garantire un’adeguata fruttificazione l’anno successivo;
  • spuntare i rami che sono produttivi ed eventualmente accorciarli;
  • procedere con i tagli di ritorno per rigenerare la vegetazione del melo;
  • rimuovere le zampe di pollo, ormai superflue ai fini della produzione.

Potatura del melo: il periodo migliore

In genere è necessario potare il melo durante la fase di riposo vegetativo, ovvero nel periodo invernale. Nei mesi di letargo la pianta è spoglia e consente di vedere meglio quali rami tagliare e quali invece lasciare, inoltre è possibile analizzare con maggiore precisione quali sono i rami portatori delle preziose gemme da frutto.

Il periodo migliore per la potatura del melo è dunque da novembre a febbraio, con una certa tolleranza a seconda delle condizioni climatiche della zona. Se in alcune aree è possibile ritardare la potatura fino a marzo, in altri luoghi il clima richiede un intervento tempestivo all’inizio della stagione fredda.

Dove fa molto freddo, invece, conviene aspettare un po’ per evitare le gelate, in quanto il sovraccarico da neve e ghiaccio rischia di spezzare i delicati rami produttivi appena potati. Ad ogni modo, è necessario potare il melo prima che le gemme inizino ad aprirsi, altrimenti si potrebbero creare seri danni e compromettere la produttività della pianta in estate. 

Quando potare il melo a settembre e in estate?

Il momento migliore per la potatura verde del melo è in estate, in particolare nel periodo che va dalla fine di luglio ai primi dieci giorni di agosto, oppure in alcuni casi anche a settembre in base al clima della zona.

Bisogna tenere bene a mente che la potatura fatta in questo periodo, la quale prende il nome di potatura verde, deve essere fatta solo quando strettamente richiesto e appena su piante robuste, in cui è possibile rimuovere i succhioni che si trovano nell’albero nonché un sufficiente numero di germogli superflui.

Quali attrezzi usare?

In base alle esigenze del melo, gli attrezzi da utilizzare per la potatura sono:

  • forbici da giardino: ideali per potare i rametti più sottili;
  • cesoia: utilizzata nella rimozione di rami non superiore allo spessore di 3 centimetri di diametro;
  • sega: perfetta per potare i rami robusti e vigorosi;
  • svettatoio: per raggiungere senza difficoltà le cime degli alberi.

Insomma, potare il melo può essere davvero semplice se si impara a comprendere al meglio le caratteristiche di questa pianta. Nel caso in cui si desiderasse ottenere un risultato impeccabile, il consiglio è però quello di affidarsi a dei giardinieri di professione: grazie alla loro competenza sapranno mettere in atto gli interventi più corretti per mantenere produttiva e rigogliosa la pianta.

Domande frequenti:

  • Quando potare il melo cotogno?

    Il melo cotogno deve essere potato quando perde tutte le foglie, quindi durante il riposo vegetativo, in genere nel mese di febbraio ma è possibile potarlo durante tutto l’inverno.

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