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Come progettare un giardino in pendenza

Hai un giardino in pendenza? Ecco i consigli dell’esperto per valorizzarlo e progettarlo al meglio: dalla valutazione del terreno alla scelta delle piante

31-10-2023
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Andrea Musto

Landscaper - Architetto paesaggista

Architetto paesaggista con oltre 15 anni di attività professionale nel settore della progettazione e realizzazione outdoor. (Ha conseguito il Master in "Progettazione e conservazione del giardino e del paesaggio storico" presso Fondazione Minoprio nel 2007). La sua esperienza spazia dal landscaping...
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cura giardino e verde

La progettazione di un giardino in pendenza offre l’opportunità di creare uno spazio unico che sfrutta al massimo un terreno non pianeggiante e accidentato, integrando elementi naturali e artificiali. L’obiettivo è creare un ambiente bello e funzionale. In questo articolo, esploreremo i principali aspetti da considerare nella progettazione di un giardino in pendenza, dalle sfide iniziali alle soluzioni creative.

Valutazione del terreno e terrazzamento nel giardino in pendenza

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La conoscenza e valutazione accurata del terreno è il punto di partenza cruciale per la progettazione di un giardino in pendenza. Questa fase iniziale è tanto fondamentale quanto complessa, ma stabilisce le basi su cui si svilupperà l’intero progetto. Per comprendere appieno il terreno su cui si lavorerà, è necessario condurre una serie di rilievi dettagliati.

Innanzitutto, è essenziale mappare la topografia esistente dell’appezzamento di terra su cui si ha intenzione di lavorare . Questo significa misurare la pendenza e i cambi di quota in diversi punti del sito, identificando le aree più ripide e quelle con un declivio più dolce, così da aver chiaro quali siano i punti critici che necessitano qualche artificio architettonico in più rispetto a quelli che possono essere sfruttati con un aspetto più naturale. Questa mappatura dettagliata sarà seguita da una restituzione grafica dello stato di fatto e costituirà la base del nostro – processo di progettazione.

In questa fase occorre, inoltre, comprendere la composizione del suolo, che può rivelare informazioni cruciali su diversi aspetti come portata di carico, capacità di drenaggio e fertilità. Per questo aspetto si potrà fare un’analisi chimica presso laboratori specializzati, piuttosto che utilizzare anche metodi più empirici ma abbastanza efficaci, ovviamente questo dipende dall’entità dell’opera che stiamo valutando oltre che dall’esperienza e dalla confidenza che abbiamo sul tema.

Sempre in questa fase preliminare di valutazione del sito, andrà tenuto conto di clima locale ed esposizione alle intemperie (sole, vento acqua). Le condizioni meteorologiche delle diverse stagioni influenzeranno la scelta delle piante e la progettazione del sistema di drenaggio. Ovviamente i punti più a valle necessiteranno sempre di maggior drenaggio, e andranno trovate soluzione per convogliare l’acqua di scorrimento del declivio, al contrario a monte e lungo il pendio sarà opportuno trovare soluzioni per rallentare lo scorrimento ed evitare il dilavamento superficiale.

 La presistenza di qualsiasi elemento naturale importante, come alberi, ruscelli o rocce potrà diventare l’elemento caratterizzante dell’intero giardino, e sarà opportuno tenerne conto per valorizzarlo senza snaturare il genius loci dell’area di intervento

Passando allo step più progettuale, dopo aver definito le funzioni che ci aspettiamo di far assolvere al giardino, si inizierà a pianificare terrazzamenti e aree in piano che rendano il terreno utilizzabile e sicuro. Il terrazzamento del terreno e il contenimento del declivio può essere realizzato con muri di sostegno, gradoni, scarpate, roccaglie e scogliere o anche interventi di ingegneria naturalistica. È importante pianificare attentamente la disposizione dei livelli e i loro collegamenti sia per la fruizione quotidiana che per le attività manutentive, tenendo conto sia della funzionalità che dell’aspetto estetico complessivo del giardino.

Preso atto di clima, esposizione e caratteristiche del terreno, e una volta effettuate le scelte vegetazionali, è necessario progettare il sistema di gestione delle acque, ovvero drenaggio e irrigazione. Il primo è utile per evitare anche i ristagni che potrebbero nuocere alle piante, il secondo invece permette di dissetare le piante in base alle loro reali necessità. L’impianto di irrigazione sarà necessario anche nel caso in cui si voglia dedicare una parte dello spazio alla creazione di un orto.

Quali piante scegliere per il giardino in pendenza

giardino in pendenza

Shutterstock

Dopo aver analizzato il terreno, valutato come gestire il terrazzamento, e fatte le scelte più archiettoniche per sfruttare lo spazio a nostra disposizione è il momento di pensare a ciò che renderà davvero speciale l’ambiente: la vegetazione.

Tutto ciò che è stato rilevato durante la prima fase di valutazione del sito (dislivelli, esposizione, analisi del suolo) sarà utile per capire quali piante scegliere. Tenendo conto della composione, dell’ecidità e del drenaggio del terreno si potranno stilare degli elenchi di piante più adatte alle varie situazioni. Sicuramente per scarpate in ombra luminosa, con un terreno pesante e umido, magari in prossimità di conifere si potranno utilizzare tutta una serie di acidofile, tra cui ortensie, rododendri e azalee, o addirittura azzardare dei cornus in situazioni dove necessitiamo anche di consolidare maggiormente il declivio .

Un altro accorgimento è quello di scegliere piante che richiedano poca manutenzione, soprattutto se non si ha tempo di gestire il giardino oppure non si hanno le risorse per un giardiniere. In questo caso, è meglio optare per piante native, ovvero originarie del luogo e non specie esotiche; queste ultime richiederebbero più attenzioni e cura. E in ogni caso pensare sempre a dei percorsi secondari per raggiungere tutte le zone della scarpata durante le fasi di manutenzione, e qui si sfrutteranno tappezzanti di medio sviluppo come lonicere o cotoneaster per mascherare i passaggi per il giardiniere.

Naturalmente la composizione del layout botanico seguirà i canoni dello stile che si vuol dare al giardino, quindi si potrà avere quasi un monoessenza in situazioni minimal e di rappresentanza, fino a un bouquet di varietà per situazioni più ampie e naturali. – il successo del progetto sta proprio nell’identificare tra le tante soluzioni che la natura e il mondo del florovivaismo ci offrono quelle che maggiormente si armonizzano tra loro e all’ambiente in cui andranno inserite stando attenti ad evitare la musealità botanica e alla sovrabbondanza di varietà che distoglierebbe l’attenzione dalla composizione generale creando caos e disordine. Quindi, largo spazio ad arbusti, alberi, siepi e cespugli, fiori perenni o stagionali, piante rampicanti o ricadenti, prato, orto… purchè ci sia equilibrio e senso logico. Per ottenere un buon risultato che metta in dialogo le esigenze del proprietario e le caratteristiche del luogo è consigliabile affidarsi a un architetto paesaggista. Questo professionista, in base alle richieste del cliente, può offrire una consulenza approfondita per la progettazione del giardino piccolo o grande e di quello in generale e di quello in pendenza in particolar modo.

I dettagli che rendono un giardino in pendenza davvero perfetto

giardinaggio

Shutterstock

La progettazione di uno spazio verde non implica solo la scelta delle piante, ma anche di altri elementi che possono valorizzare sia l’ambiente nella sua interezza, sia angoli di particolare pregio e che, allo stesso tempo, rendano il giardino pratico e funzionale.

Perciò, si potrebbe decidere di inserire una zona relax, con un gazebo con tavoli, poltrone e sedie e qui, magari, inserire delle piante ornamentali, come ciclamini che sbucano da ogni angolo e profumano i dintorni. Gli elementi architettonici sono cruciali per creare uno spazio non solo bello ma anche vivibile: quindi bisogna pensare a soluzioni come pergolati, ponti, fontane, ma anche muri di contenimento, recinti, pavimentazioni particolari e così via.

Queste strutture contribuiscono anche a creare un ambiente funzionale e accessibile, elemento da valutare se la casa è abitata da anziani o disabili per esempio. A tal proposito, bisogna sottolineare l’importanza di scegliere e inserire pavimenti antiscivolo e adatti all’esterno, corrimano, pedane e tutto ciò che aumenta la sicurezza.

Allo stesso modo bisogna pensare ai sistemi di illuminazione outdoor che permettono di mettere l’accento di particolari angoli e di usare il giardino anche di sera e di notte. Piante ed elementi appena descritti devono essere inseriti pensando anche alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dei consumi. Per esempio, se il clima è piovoso si può pensare a un sistema di riutilizzo delle acque piovane.

Insomma, la progettazione di un giardino in pendenza è un’operazione che richiede diverse fasi e mette in moto competenze e professionisti diversi tra loro. Ma con la giusta pianificazione e l’attenzione ai dettagli può diventare un’oasi di bellezza e tranquillità che sarà apprezzata per molti anni a venire.

Domande frequenti:

  • Come fare un giardino in pendenza?

    Per progettare un giardino in pendenza devi innanzitutto svolgere un'analisi preliminare del terreno, del clima e di altri aspetti dello outdoor e solo dopo inserire piante e altre soluzioni per valorizzarlo e viverlo tutto l'anno.

  • Come utilizzare un terreno in pendenza?

    Esistono tante soluzioni per usare un terreno in pendenza: dalla creazione di un bellissimo giardino e così via. Il segreto è analizzare lo spazio e progettare il giardino con l'aiuto di un esperto.

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