Pianta di agrifoglio: quali sono le malattie che possono colpirla
Simbolo del Natale per eccellenza, l’agrifoglio si adatta anche a condizioni climatiche difficili. Eppure le malattie dell’agrifoglio sono abbastanza diffuse.
Susanna Rigutti
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
Proteggiamo l’agrifoglio dall’attacco dei parassiti
Le malattie dell’agrifoglio sono innanzitutto legate all’azione di microrganismi e funghi. Il maggiore colpevole degli attacchi parassitari dell’agrifoglio è la cocciniglia. Questo parassita si presenta come un piccolissimo insetto di colore bianco dall’azione fitofaga. La cocciniglia, cioè, si attacca sulle foglie della pianta succhiandone linfa e rilasciando, poi, una sostanza zuccherina, la melata. Questo zucchero attrae le formiche che, spostandosi da un punto all’altro, propagano l’infezione. Un agrifoglio che sta seccando a causa di questo parassita perde foglie, ed è perfino più esposto ad altre malattie come le fumaggini.
Macchie di ruggine sull’agrifoglio
Vi è poi la ruggine responsabile delle malattie fungine dell’agrifoglio. Questo fungo si manifesta con la comparsa di macchie di colore scuro o giallognolo sulle foglie.
Inizialmente, le pustole gialle o arancioni del fungo si sviluppano solo sulla pagina superiore delle foglie. Successivamente, il vento diffonde le spore del fungo, favorendo la propagazione dell’infezione all’intera foglia, che si macchia di nerastro anche nella parte inferiore.
La ruggine provoca la caduta graduale delle foglie, indebolendo la pianta. Tuttavia, il danno si limita generalmente alle foglie, risparmiando il fusto.
Per contrastare la ruggine, è importante la prevenzione. Si consiglia di scegliere varietà di agrifoglio resistenti alla malattia, evitare l’irrigazione eccessiva che favorisce l’umidità e assicurare una buona circolazione dell’aria tra le foglie.
In caso di comparsa della ruggine, è necessario rimuovere le foglie infette e smaltirle correttamente. È possibile anche utilizzare fungicidi specifici, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione. Intervenendo tempestivamente con le giuste cure, è possibile controllare la ruggine e proteggere il tuo agrifoglio.
Come prendersi cura di un agrifoglio malato
Cocciniglia e ruggine sono affezioni che, per essere sconfitte, richiedono l’impiego di antibiotici e rimedi fungicidi specifici. La lotta alla cocciniglia passa pure per l’utilizzo di sostanze naturali come acqua e olio di tea tree. Entrambi vanno vaporizzati sulle foglie: mentre l’acqua, con la sua azione, trascina via il parassita, l’olio di tea tree è un potente antibatterico naturale. Per trattare la ruggine, invece, esistono anche sostanze anticrittogamiche a base di rame (per esempio la poltiglia bordolese) e zinco che possono essere usate in via preventiva. È inoltre sempre richiesta la potatura delle foglie malate che vanno in seguito bruciate.
Non solo infezioni per l’agrifoglio
Ci sono poi casi in cui l’agrifoglio perde foglie a causa di un marciume a livello delle radici. Ciò può essere causato da una dose eccessiva di acqua che, ristagnando, ha danneggiato le radici. Questi marciumi possono anche manifestarsi con un certo ritardo rispetto a quando l’agrifoglio ha ricevuto una quantità inadeguata d’acqua. Sul lato opposto, vi è un’annaffiatura insufficiente il cui effetto, però, è simile: un agrifoglio con foglie marroni che progressivamente cadono. Molta attenzione va posta soprattutto alle piante in vaso le cui radici hanno minori possibilità di “spostarsi” alla ricerca delle migliori condizioni di umidità.
L’agrifoglio e le sue tantissime tipologie
Le malattie dell’agrifoglio colpiscono un arbusto, per lo più, sempreverde le cui foglie brillano di un verde intenso durante tutto l’anno. Le sue moltissime varietà presentano foglie lucide, cerose e appuntite e che, appunto, non cadono mai. Ma esistono finanche agrifogli dai colori particolari come l’ilex Argentea Marginata dalle foglie con una evidente striatura color crema. Oppure l’ilex Verticillata, una varietà di agrifoglio che, in inverno, perde le foglie regalandoci deliziosi rametti marroni spogli su cui poi brillano le classiche bacche rosse.