Piccola guida per la potatura della vite: tecniche e consigli
La bontà di un buon vino pregiato, molto spesso si vede dalla qualità della e dall’accuratezza con cui si procede alla potatura della vite
Susanna Rigutti
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
“la vite è la risposta della terra al sole” (Margaret Fuller)
La potatura della vite è un procedimento molto delicato e complesso in quanto non consiste soltanto nella recisione di rami e tralci, ma serve a dare una forma ben precisa, definita e curata all’intera struttura viticola. Quanto più la potatura verrà fatta regola d’arte, tanto più sarà indice di un vino eccellente e dal gusto inconfondibile.
In questa piccola guida, verrà spiegato come potare la tua vigna senza difficoltà e in pochi semplici passi. Scoprilo dunque con noi!
La potatura della vite: le sue finalità
La vite è una pianta appartenente alla famiglia delle vitacee ed è presente in molte specie e varietà, non solo in Europa, dove è da secoli rinomata per il suo vino pregiato, ma anche in Medio Oriente e persino negli Stati Uniti e in Australia, dove è presente nella sua forma selvatica.
La potatura della vite è fondamentale non solo per fini produttivi, ma anche vegetativi. Mantenere una vite in buona salute, è il primo passo per avere una produzione di qualità, inoltre deve poter essere in grado di resistere alle condizioni climatiche più difficili ed essere equilibrata anche dal punto di vista estetico, regolando il numero delle gemme che produrranno uva con il numero di rami che per vari motivi devono essere rimossi perché superflui dal punto di vista produttivo.
A seconda inoltre delle finalità produttive della vite, dovrà essere potata secondo precise regole volte a dare alla vite una sua forma. Che riguardi la potatura della classica vite da tavola o della caratteristica vite a pergola, è necessario procedere con cautela in modo da non compromettere lo stato vegetativo della pianta.
Come procedere alla potatura della vite
Pur utilizzando le stesse tipologie di potatura tipiche degli altri alberi da frutto, viene potata per raggiungere obiettivi diversi. In particolare la potatura può essere eseguita attraverso due tipi di taglio:
- Metodo a Guyot semplice, principalmente utilizzato per produrre vino destinato alla vendita e apprezzato per la sua versatilità nel programmare senza difficoltà le modalità di produzione della vite.
- Metodo a cordone permanente o a tralci di rinnovo, molto utilizzato e apprezzato soprattutto nei vigneti di dimensioni modeste.
Ciascun metodo presenta delle particolarità e delle modalità di potatura ben definite.
Eccole nel dettaglio:
Metodo a Guyot semplice
Questa tecnica consiste nell’eliminazione della maggior parte dei rami della vite ad eccezione di quello più spesso e resistente, vale a dire la branca della vite deputata alla produzione. Viene poi lasciato anche un ramo che conterrà poche gemme, ossia lo sperone, che sarà poi il ramo portante su cui si baserà la produzione dell’anno successivo.
Grazie anche questo intervallo tra sperone e ramo di produzione, non risulterà poi complicato programmare l’intera produzione della vigna.
Metodo a cordone permanente o a tralci di rinnovo
Pur perseguendo degli obiettivi simili, si differenziano per la forma in cui si presentano. Nello specifico a seconda delle gemme che vengono lasciate o rimosse, questo tipo di potatura può essere lunga o corta:
- La potatura corta viene eseguita su viti caratterizzate da un’alta produttività delle gemme poste alla sua base.
- La potatura lunga invece è effettuata su piante con alta produzione di gemme poste al suo apice.
A seconda del tipo di potatura fatta, verrà utilizzato il metodo del cordone permanente se si tratta di potatura corta, viceversa, sarà utilizzata la tecnica dei tralci di rinnovo.
Potatura con la tecnica del cordone permanente
È un tipo di potatura di allevamento che consiste nel generare tralci di varie misure e dimensioni che, una volta maturi diventeranno ceppi a frutto (o capo a frutto), vale a dire i tralci a cui sarà deputata gran parte della produzione dei grappoli d’uva.
Sono molto utilizzate in questo tipo di intervento la potatura a cordone speronato, a cordone libero o ancora a doppio cordone.
Potatura con la tecnica del tralcio di rinnovo
In questo secondo caso, il taglio fatto ai tralci di diversa lunghezza serve a creare nuovi capi a frutto da cui nasceranno i grappoli ed eventuali tagli ai tralci superflui ed improduttivi che prendono il nome di capi a legno. Per questa doppia presenza di capi a frutto e a legno, prende anche il nome di potatura mista.
Oltre a queste tecniche molto utilizzate per la potatura per la vite da tavola, viene spesso utilizzata la potatura per le viti che hanno la struttura a pergola, molto presenti nelle zone collinari.
La potatura a pergola può distinguersi in:
- Potatura a pergola semplice: si presenta come una struttura a tetto inclinata di circa 20° o 30°rispetto al palo portante verticale e consiste nel rimuovere i tralci di riserva lasciando solamente due gemme, mentre vengono totalmente eliminati i tralci posti nella zona superiore.
- Potatura a pergola trentina: deriva per l’appunto da una tecnica caratteristica delle zone del Trentino-Alto Adige. Viene effettuata attraverso la potatura lunga e come per la potatura a pergola semplice si presenta come un tetto inclinato di circa 20° o 30°, che però è eseguita lasciando solamente da uno a quattro tralci circa, ciascuno dei quali contiene circa dieci o quindici gemme.
Quando effettuare la potatura
A seconda delle finalità della potatura e dello stadio di sviluppo della pianta, i giardinieri consigliano di procedere verso la fine dell’inverno o in estate.
In particolare:
- Nel periodo tra gennaio e febbraio si interviene sulle piante che sono state danneggiate dalle rigide condizioni climatiche, inoltre in base al grado di maturazione della pianta si procederà con interventi specifici che daranno forma alla pianta. In particolare nel secondo anno di vita si utilizzeranno alcune forme di potatura di allevamento, mentre metodi come la tecnica del cordone speronato, saranno da preferire nel terzo anno di vita della pianta.
- In estate si interviene principalmente eliminando parti di vegetazione superflue ai fini della produttività della vite, in quanto potrebbero essere danneggiate o ancora che indeboliscono la pianta. In questo periodo vengono fatti interventi volti ad ottimizzare e a mantenere in forma la salute della pianta. Alcune operazioni tipiche di questo periodo sono la spollonatura, la scacchiatura o ancora la defogliazione.
Alcune attrezzature utili
Per la potatura di questo tipo di pianta, sono molto utili le forbici da potatura presenti in commercio anche elettriche e pneumatiche. Per la maggior parte delle operazioni è sufficiente possedere le classiche forbici a lama curva, anche se molti viticoltori utilizzano forbici con lama a doppio taglio.
Infine per le potature che riguardano le viti a pergola, è necessario utilizzare delle cimatrici da potatura, ossia strutture di ferro automatiche pensate appositamente per strutture di questo tipo.
Domande frequenti:
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Quando si fa la potatura verde della vite?
La potatura verde della vite si svolge soprattutto nel periodo primaverile ed è una pratica sottovalutata che dovresti sfruttare.
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Che significa potatura di ritorno della vite?
La potatura “di ritorno” della vite si pratica per eliminare il legno vecchio e poco vitale, favorendo la rigenerazione della pianta.
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In che fase lunare si effettua la potatura delle viti?
La potatura della vite viene effettuata, vuole la tradizione, nei periodi di luna calante, quando la linfa avrà una circolazione ridotta.
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Quante gemme lasciare alla vite?
Il numero di gemme corrisponde a quelle presenti sul capo a frutto che copre la distanza tra una vite e l’altra.