Pisello odoroso: quando piantarlo e come prendersene cura
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Susanna Rigutti
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
Il pisello odoroso è una pianta erbacea rampicante della famiglia dei piselli che può raggiungere anche un paio di metri d’altezza quando si trova a crescere in condizioni idonee al suo benessere. Si tratta di una pianta molto richiesta perché produce fiori di un bellissimo colore viola del diametro di pochi centimetri, con una corolla dalla caratteristica forma a farfalla. In commercio sono inoltre disponibili esemplari che producono fiori rosa, crema, bianco e rosso. Il suo nome scientifico è “Lathyrus”.
Se state progettando l’acquisto di una pianta di pisello odoroso, siete nel posto giusto: in questo articolo vi spiegheremo infatti tutto quello che dovete sapere sulla coltivazione e su come prendervi cura di un pisello odoroso.
- Come si coltiva un pisello odoroso?
- Quando annaffiare il pisello odoroso?
- Come potare il pisello odoroso?
- Parassiti e malattie del pisello odoroso
Come si coltiva un pisello odoroso?
Coltivare il pisello odoroso è una procedura semplice che, se effettuata con costanza, saprà regalarvi grandi soddisfazioni. Le piante di questa specie sono autofertili, ovvero sono in grado di moltiplicarsi per seme.
Una volta che vi siete procurati i semi di pisello odoroso e prima della semina, dovrete ammollarli in acqua a temperatura ambiente per diverse ore. Questa procedura serve per ammorbidire il guscio e rendere la germinazione meno problematica.
La semina va effettuata nel mese di aprile nel caso in cui si viva in un’area dove di notte la temperatura scende di molto. Nel caso in cui, invece, l’inverno non risulti particolarmente rigido (o si decida di coltivarlo in vaso), il pisello odoroso può essere piantato anche in autunno e messo al riparo da vento e intemperie tramite l’installazione di una serra da giardino o coperture in plastica. In pochi mesi noterete una crescita importante delle piantine di pisello odoroso: quando il fusto supera i 10 cm, potrebbe essere opportuno legarle a dei supporti verticali, in maniera da favorire la crescita e impedire agli animali di aggredirla.
La pianta di pisello odoroso predilige il sole, ma riesce a crescere senza troppa difficoltà anche nelle aree parzialmente coperte da ombra nel caso in cui le temperature raggiungano picchi molto alti (come ad esempio al Sud). Più il pisello odoroso trascorre tempo al sole, più acqua sarà necessaria perché questo possa prosperare. Annaffiamo le piante con regolarità, mescolando l’acqua al concime per piante almeno una volta ogni due settimane.
Il pisello odoroso ha bisogno di un terriccio ricco e altamente drenante, se possibile arricchito di concime organico. Una volta piantato, il pisello odoroso si auto semina, ma gli esperti giardinieri consigliano di cambiargli posizione con frequenza per favorirne la proliferazione.
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Quando annaffiare il pisello odoroso?
Il pisello odoroso ha bisogno di annaffiature abbondanti e regolari, specialmente nel periodo estivo quando le temperature tendono ad essere molto alte anche di notte. Nei giorni di calore intenso potrebbe infatti essere necessario procedere a innaffiature quotidiane. Per capire se la pianta ha sete, basta infilare un dito a pochi centimetri dalla superficie e valutare il livello di umidità del vaso o della terra.
Come potare il pisello odoroso?
Per mantenere negli anni piante di pisello odoroso dalla vegetazione compatta è necessario cimare le punte una volta che sono state prodotte due o tre paia di foglie mature. Per rinnovare le fioriture, potrebbe invece essere necessario rimuovere quelli già fioriti e che stanno cominciando ad appassire. In questo modo la pianta può concentrarsi sui boccioli.
Parassiti e malattie del pisello odoroso
Attenzione inoltre ai parassiti: il pisello odoroso può essere infatti attaccato dagli afidi, i quali sono in grado di trasmettere malattie che causano la morte della pianta, come ad esempio il virus del mosaico. I parassiti inducono inoltre la formazione di melata, una sostanza zuccherina che attira inevitabilmente le formiche. Per risolvere questo problema, è importante individuarlo tempestivamente e procedere con dei lavaggi a base di insetticida ad ampio spettro, ideali anche per l’eliminazione della pericolosa cocciniglia. Il pisello odoroso può inoltre subire attacchi di bruchi, chiocciole o lumache.
Il pisello odoroso potrebbe inoltre essere attaccato da una muffa chiama oidio, conosciuta anche con il nome di mal bianco. In questo caso c’è poco da fare: la pianta va bruciata onde evitare che la muffa si diffonda.
Nel caso in cui il terriccio scelto per questa pianta non fosse drenante, non è rara la formazione di marciume radicale: il ristagno idrico, da evitare sempre, può causare la morte della pianta.
Domande frequenti:
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Quando fiorisce il pisello odoroso?
Il pisello odoroso, se riseminato con costanza, fiorisce da aprile fino a ottobre e produce splendidi boccioli a forma di farfalla, i quali regaleranno un tocco magico al vostro giardino.
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Quando si semina il pisello odoroso?
La semina del pisello odoroso va effettuata nel mese di aprile nel caso in cui si viva in un’area dove di notte la temperatura scende di molto.
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Come si riproduce il pisello odoroso?
Le piante di pisello odoroso sono autofertili: questo significa che si moltiplicano per seme.