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Potatura del rosmarino: come e quando va fatta?

La potatura del rosmarino è un momento fondamentale nella coltivazione di questa pianta. Scopri come e quando effettuarla per goderne al meglio

Ultimo aggiornamento 13-03-2024
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Susanna Rigutti

Esperta in Agricoltura e Giardinaggio

Autrice di diversi libri e fondatrice del Mondodisusanna, si occupa di divulgazione e sensibilizzazione su tematiche naturalistiche.
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potatura piante e alberi

La potatura del rosmarino è un’operazione molto importante per prendersi cura di questa pianta aromatica mediterranea, molto diffusa nelle nostre zone e che si presta a essere utilizzata non solo in cucina, ma anche nei prodotti di skincare e come repellente per le zanzare.

Il rosmarino è un ingrediente prezioso e versatile: non è soltanto un’erba dal profumo intenso, che si presta splendidamente ad accompagnare carni, legumi e patate, ma è anche un efficace elisir di bellezza: dalle sue foglie si può infatti estrarre un olio essenziale molto utile nel tonificare la pelle e contrastare le rughe. Inoltre, il rosmarino nel periodo estivo è un potente alleato nella lotta contro le zanzare: collocato in punti strategici del giardino, grazie alle sue proprietà anti-zanzare è perfetta per il giardino e aiuta a tenere lontani questi fastidiosi insetti.

Per tutte queste ragioni, bisogna prestare molta attenzione alla potatura del rosmarino, sia per assicurare una crescita sana di questa pianta aromatica, sia per evitare che raggiunga dimensioni eccessive. Scopriamo insieme come e in che periodo si pota il rosmarino.

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Potatura rosmarino: come e quando

Tutti almeno una volta hanno praticato una potatura alla pianta di rosmarino, probabilmente senza rendersene conto. Ogni volta che si stacca un rametto di rosmarino per utilizzarlo in cucina, infatti, si sta in sostanza potando la pianta: in questo caso, è sempre meglio tagliare il rosmarino in cima, usando forbici specifiche che producano un taglio netto. Si eviterà così di graffiare l’arbusto.

Potare il rosmarino tuttavia non significa semplicemente tagliare qualche rametto da usare in cucina: la potatura vera e propria del rosmarino richiede infatti che si recidano i 3 o 4 apici più alti a circa 4 – 6 cm dalle estremità. Nelle zone più fredde si deve potare il rosmarino in estate, mentre in altre zone si può aspettare l’inizio dell’autunno.

Se la pianta è ancora abbastanza piccola, si può pensare a una potatura del rosmarino ad alberello: basta iniziare a tagliare regolarmente i germogli laterali, in modo da incoraggiare la pianta a crescere in posizione eretta. Per mettere in forma una buona pianta di rosmarino, è necessario che abbia raggiunto almeno uno o due metri di altezza.

In caso di piante adulte di rosmarino una potatura drastica è fondamentale per consentire la crescita e lo sviluppo di nuove ramificazioni: le piante adulte infatti tendono a spogliarsi e a lignificare verso il basso, per cui è necessario potare il rosmarino secco e rimuovere tutti i rami vecchi per dare la possibilità a quelli nuovi di nascere.

La talea: come moltiplicare una pianta di rosmarino

Un altro significativo uso della potatura è la produzione di talee, ovvero quei rametti di 10 – 15 cm che è possibile impiantare per dar vita a nuove piante di rosmarino. Per ottenere una talea bisogna potare il rosmarino in fiore, durante la primavera, scegliendo con cura piccoli arbusti verdi e ricchi di foglie. Queste ultime, una volta reciso il ramo, vanno eliminate quasi del tutto lasciando solo quelle in punta.

A questo punto si deve lasciare il rametto in acqua per circa 3-7 giorni, in modo che si vedano comparire le prime radici. In questo modo, il ramo è pronto per essere interrato in un piccolo vaso, a eccezione dell’apice. Quando poi si sarà sviluppata la piantina di rosmarino, si può procedere al trapianto in pieno campo, oppure trasferire la piantina in un vaso più grande per tenerla sul balcone.

Come curare il rosmarino

Come insegnano i giardinieri professionisti, esistono poi altri piccoli accorgimenti utili a far crescere questa pianta in maniera rigogliosa: per prima cosa, bisogna ricordarsi che la pianta di rosmarino ama il caldo, per cui cresce meglio se posizionata a sud. Durante l’inverno, nelle zone più fredde, è bene proteggere la pianta di rosmarino dalle gelate, utilizzando materiali sintetici come il nylon.

L’umidità invece è il peggior nemico di questo arbusto: bisogna evitare di innaffiarla troppo ed assicurarsi che non si formino ristagni di acqua, inserendo dei cocci sul fondo del vaso (ad esempio, i gusci dei pistacchi).

Domande frequenti:

  • Come rinvigorire il rosmarino?

    Per rinvigorire il rosmarino piantato in giardino si può effettuare una sarchiatura della superficie per agevolare l’arieggiamento del terreno, per poi concimare leggermente. Per le piante coltivate in vaso si può sostituire il terriccio utilizzando un substrato adatto.

  • Perché il rosmarino si secca?

    Se il rosmarino si sta seccando, la causa è spesso la troppa umidità intorno alle radici o, viceversa, un’irrigazione insufficiente, che causano marciume radicale o malattie fungine.

  • Quante volte si annaffia il rosmarino?

    Il rosmarino non va annaffiato troppo spesso, in genere ogni 10-15 giorni. È sufficiente controllare il terreno e innaffiare la pianta quando è quasi asciutto.

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