Come e quando potare l'oleandro
Scopri come potare il tuo oleandro per mantenere la pianta in salute e farla fiorire in modo rigoglioso
Susanna Rigutti
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
La potatura dell’oleandro è molto importante per riuscire a permettere alla pianta di fiorire rigogliosa. Non solo, spesso si procede alla sua potatura anche per dare all’albero una forma più armoniosa, ed evitare che si sviluppi eccessivamente in altezza.
I periodi migliori per potare un oleandro sono principalmente due:
- Da fine febbraio agli inizi di marzo: in questo periodo si eliminano i rami malati e secchi. Inoltre, effettuando la potatura alla fine dell’inverno è possibile permettere alla pianta una migliore fioritura durante l’estate.
- Da fine settembre a metà ottobre: la potatura durante il periodo autunnale, si effettua principalmente per accorciare i rami, contenere lo sviluppo della pianta e stimolare la crescita di rami nuovi e giovani.
Attrezzi utili e consigli per potare un oleandro
La pianta d’oleandro, anche se molto bella e profumata, ha un difetto: questa infatti è velenosa. La linfa di questa pianta ha una consistenza gelatinosa che non deve entrare a contatto con la pelle. Inoltre, i rami contengono un alcaloide tossico per l’uomo, per questo motivo non devono essere mai bruciati dopo la potatura, ma si devono smaltire attraverso la raccolta differenziata. Vista la delicatezza dell’operazione, un consiglio potrebbe essere quello di affidarsi a un giardiniere di professione: questi saprà eseguire il lavoro alla perfezione e senza correre rischi.
Per potare gli oleandri, servono degli strumenti specifici. Questi sono:
- Cappello e guanti da giardiniere, per evitare il contatto diretto della pelle con la pianta.
- Forbici con cricchetto: queste sono ideali per potare le piante da giardino, in quanto riescono a effettuare tagli netti e trasversali, anche quando i rami risultano essere molto spessi e duri.
- Scala: gli oleandri crescono in altezza, quindi molto spesso è necessaria una scala per potare i rami più in alto.
Infine, durante la potatura, si consiglia sempre d’indossare pantaloni e maglie a maniche lunghe, per evitare di incorrere in fastidiosi rush cutanei, causati dalla linfa velenosa dell’oleandro.
Consigli per un oleandro in vaso
Le piante di oleandro crescono benissimo anche in vaso. Le sue foglie affusolate e i fiori colorati sono ideali per decorare terrazzi e giardini di piccole dimensioni.
Per poterlo coltivare bene, e farlo prosperare, è però necessario un vaso molto capiente, che con le giuste cure potrebbe arrivare ad ospitare una pianta di due metri d’altezza. Meglio optare da subito per un vaso grande: il rinvaso di piante di grandi dimensioni è sempre un’operazione molto difficoltosa.
Prediligiamo un terriccio ricco, specifico per piante fiorite, e uno strato di fondo di argilla drenante per fare in modo che non rimangano ristagni nella terra, andando a creare il marciume radicale che uccide la maggior parte delle piante in vaso.
Anche l’oleandro in vaso dovrebbe sempre essere custodito in pieno sole, in un ambiente arieggiato ma con temperature miti. Non gradisce le escursioni termiche forti, il freddo pungente o il caldo eccessivo.
L’oleandro in vaso ha bisogno di acqua e concime per prosperare. Ottima idea, inoltre, è quella di rimuovere tempestivamente i fiori che cominciano ad appassire, in maniera che la pianta possa concentrarsi su butti nuovi e più promettenti.
Infine, l’oleandro non è una pianta che richiede annaffiature abbondanti: dobbiamo annaffiare solo quando sentiamo che la terra è davvero secca. Altrimenti rischiamo di far marcire l’apparato radicale per un eccesso di zelo.
Come potare l’oleandro?
Dopo aver preso tutti gli attrezzi necessari, portai procedere alla potatura dell’oleandro. Per effettuare una corretta potatura della pianta dovrai:
- Sfoltire le zone ricche di rami, che non favoriscono l’ingresso di luce e aria all’interno della pianta. Per sfoltire questa zona impiegate le forbici con cricchetto, scegliendo di eliminare i rami più interni e deteriorati.
- Eliminare tutti i rami vecchi, danneggiati o che si sono rotti a causa del vento.
- Infine, procedete al taglio dei rami e delle foglie secche nella zona superiore dell’oleandro al fine di limitare che si sviluppi eccessivamente in altezza.
Il taglio dei rami dell’oleandro deve avvenire sempre al di sopra della gemma. La lama della forbice, dovrebbe essere posizionata ad un angolo di 45°, in questo modo si permette la rigenerazione del ramo.
Riproduzione dell’oleandro per talea
Se desideri far crescere l’oleandro in vaso, creando dei graziosi alberelli da giardino, è possibile procedere alla sua riproduzione per seme o per talea.
La riproduzione per talea prevede il taglio di un ramo di circa 8 cm, ricavato da uno stelo che presenta dei germogli quasi maturi.
Dopo aver ottenuto la talea dell’oleandro, bisogna innestarla in un vaso, con un terriccio a base di sabbia e torba. Grazie alla talea è possibile permettere la crescita dell’oleandro in vaso. In questo caso, la potatura dell’oleandro dovrà essere eseguita sempre in modo più intensivo, per conferirle tutto l’anno una graziosa forma ad alberello.
Domande frequenti:
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Come potare un oleandro?
La potatura dell’oleandro si fa dopo la fioritura, accorciando della metà della lunghezza tutti i rami che producono fiori. Si può fare anche qualche aggiustamento estetico.
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Perché gli oleandri fanno le foglie gialle?
L’irrigazione eccessiva è la prima causa dell’ingiallimento delle foglie di oleandro.
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Perché l’oleandro non fa i fiori?
Se l’oleandro che non fa fiori è in vaso, quest’ultimo potrebbe essere troppo piccolo. Controllare anche l’esposizione al sole, che dev’essere abbondante.