Quali sono i lavori da fare in un terreno incolto?
Hai un terreno incolto e vuoi rimetterlo a coltura? Scopri in questo articolo di PG Casa le diverse fasi che devi seguire a seconda della coltivazione scelta
Susanna Rigutti
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
Con la parola terreno incolto si intende un campo o un giardino lasciato senza coltivazione e senza cura, spesso ricoperto da erbacce. Se ne trovano molti lungo le strade statali, che interrompono l’ordinato paesaggio dei campi coltivati, ma non mancano esempi di terreni incolti anche in centro città. In questo caso non si tratta di terreni un tempo utilizzati per l’agricoltura, ma di giardini che i proprietari hanno smesso di curare.
Tuttavia, un terreno incolto ha molto potenziale, non solo per chi vuole allestire un bel giardino ma anche, e soprattutto, per coloro che voglio realizzare un piccolo orto e riscoprire la bellezza di coltivare la terra e di gustarne i frutti. Rimettere a coltura un terreno non è difficile, ma bisogna seguire i passi necessari per poterlo fare al meglio. In questo articolo troverete alcuni consigli su come prendersi cura di un terreno incolto per realizzare il vostro orto.
Dissodare un terreno incolto
La prima cosa da fare è eliminare le erbacce, sia che si tratti di vegetazione spontanea sia soprattutto di piante infestanti. Abbiate cura di asportare completamente le radici, per evitare poi che queste piante parassitarie possano rovinare i vostri ortaggi o il vostro giardino. Se l’erba è molto alta e rigogliosa, vi consigliamo di intervenire prima con un tosaerba. Successivamente bisogna liberare il terreno incolto dall’eventuale presenza di sassi. Pietre e sassi più grandi di 3 centimetri possono impedire alla future radici di guadagnare spazio e crescere rigogliose.
Una volta che il campo sarà liberato da tutti questi “elementi di disturbo” siete pronti per dissodare il terreno incolto, operazione che può essere fatta con una semplice vanga. In genere si dissoda il terreno ad una profondità di 50-60 centimetri, ma per le coltivazioni propriamente agricole si può arrivare anche ad un metro e mezzo di profondità. In questo caso si utilizzeranno appositi macchinari agricoli.
Arare il terreno aiuta a rendere le zolle più morbide e meno compatte, cosicché le radici possano svilupparsi senza problemi. Inoltre, si ha un maggior grado di areazione della terra, per cui vengono migliorate le proprietà chimiche e biologiche del terreno stesso.
Poi, a seconda di cosa volete piantare nel vostro orto o dell’aspetto che volete dare al vostro giardino, si scavano le corsie. Nel caso vogliate trasformare il terreno incolto in un giardino, è bene avere in mente quale debba essere il design dell’intero ambiente esterno: alcune piante hanno bisogno di più spazio rispetto ad altre. Allo stesso modo, se volete creare il vostro piccolo orto in città, dovete prevedere quali tipi di ortaggi mettere a coltura e capire quali possono essere seminati vicini e quali no.
Concimare il terreno incolto
L’ultimo passo prima della semina è la concimatura del terreno. Arricchire il terreno con elementi nutritivi naturali è uno dei segreti per avere degli ottimi frutti. Nel caso specifico dell’orto, è importante sapere che gli ortaggi hanno bisogno di fosforo, potassio e azoto. Concimi ricchi di questi elementi nutritivi sono lo stallatico o letame compostato e il compost vegetale. Ricordate le erbacce che avete estirpato nelle prime fasi? Sono ottime per essere compostate e per essere usate come nutrimento per il vostro orto negli anni successivi.
Il concime dovrebbe coprire circa i primi 5 centimetri di terra, dopodiché il vostro terreno incolto è pronto per essere seminato e trasformato in un orto rigoglioso.