Quando rivolgerti a un architetto paesaggista e come può aiutarti
Vuoi allestire un giardino, una terrazza o qualsiasi area verde ma non sai se rivolgerti a un architetto paesaggista? Questa figura è determinante per il successo del progetto: ecco di cosa si occupa e come può aiutarti
Andrea Musto
Landscaper - Architetto paesaggista
- Cosa fa l'architetto paesaggista
- Differenza tra architetto paesaggista e giardiniere
- Perchè hai bisogno di un architetto paesaggista
“E così sei architetto paesaggista!… ahhh bello…ma, esattamente che cosa fai?!”
Capita ancora abbastanza frequentemente di trovarmi in situazioni analoghe, dove l’interlocutore non ha ben chiaro quale siano il ruolo che riveste e le attività che svolge un architetto paesaggista.
Anche se è una figura professionale storicamente comprovata, che ha avuto sicuramente il suo apice in periodi storici in cui il benessere socioeconomico e lo sviluppo culturale godevano di una certa spinta, oggi c’è un po’ più di confusione su cosa faccia esattamente un paesaggista e su quando sia utile rivolgersi a lui.
Cosa fa l’architetto paesaggista
Si potrebbe partire da un paio di definizioni abbastanza consolidate facilmente reperibili in rete. Secondo la Fondazione europea per l’architettura del paesaggio (EFLA) il paesaggista è il professionista che si occupa di pianificare e progettare tutti i paesaggi urbani e rurali che vivono nello spazio e nel tempo. Il suo lavoro si attenere alle caratteristiche storiche e culturali di un territorio ma soprattutto ai caratteri naturali di questo. Nel suo lavoro deve sempre prendere come riferimento una serie di metodi funzionali, ma anche principi estetici e scientifici, usando sia materiali naturali che artificiali. In sintesi, l’architetto paesaggista si occupa di progettare a livello estetico e funzionale qualsiasi area outdoor, che sia un giardino, una terrazza e così via.
Differenza tra architetto paesaggista e giardiniere
Spesso l’architetto paesaggista viene definito come il “giardiniere che ha studiato”. Bene, non c’è nulla di sbagliato in quest’ultima definizione, anche se può sembrare riduttiva, soprattutto se consideriamo che il giardiniere è una figura professionale preparata e dalle molteplici competenze sia tecniche che pratiche, spaziando dalla botanica all’edilizia e soprattutto che ha spesso una visione d’insieme più ampia di altre categorie di lavoratore.
Ciò che lo differenzia dal paesaggista, però, è che quest’ultimo ha competenze progettuali tanto architettoniche, tanto botaniche; passando dalla grande scala territoriale prettamente da urbanista o pianificatore, alla scala più piccola da garden designer passando per la gestione di spazi agricoli o forestali da agronomo.
Naturalmente conoscere la differenza tra giardiniere e architetto paesaggistica e le rispettive specializzazioni delle suddette professioni è fondamentale quando si vuol progettare un giardino o rivalutare un’area verde. In questi contesti, il paesaggista ha la competenza per coordinare il quadro completo, ma soprattutto per capire quando è necessario il supporto specifico.
Perchè hai bisogno di un architetto paesaggista
In generale la capacità del paesaggista è quella di saper analizzare l’ambito di lavoro in maniera non circoscritta ai confini del lotto di interesse, ma con una visione più ampia di quello che lo circonda e soprattutto con la visione d’insieme delle varie attività che compongono il progetto, dal masterplan al dettaglio costruttivo, sia esso tecnico, impiantistico o botanico, oltre che a saper valutare non solo nell’hic et nunc ma anche con lo sguardo rivolto al futuro, consapevole che la materia trattata è viva e in evoluzione e non statica e immutabile come un’opera architettonica.
Quindi sicuramente il paesaggista sarà il “vostro miglior amico” quando dovrete riallestire un terrazzo, un attico o un giardino, valutando sia gli aspetti botanici che architettonici o di design, ma anche se avete un lotto di terreno agricolo o forestale da mettere a reddito o mantenere, scegliendo le specie più idonee a una nuova produzione e che ben si integri nell’ambiente circostante, o ancora se ci sono situazioni di brani di paesaggio o territorio o giardini storici da tutelare, conservare o riqualificare, o ancora per piani di manutenzione e gestione di parchi naturali o verde urbano in generale.
Il paesaggista si occupa non solo della “visione d’insieme” a livello progettuale, ma anche della gestione dell’opera con la valutazione tecnico progettuale, le scelte estetico-artistiche, la gestione economico finanziaria, la pianificazione dei tempi e delle attività del cantiere, fino alla gestione e monitoraggio del mantenimento della realizzazione completata.
Insomma l’architetto paesaggista vi sarà davvero utile quando avete bisogno di un professionista in grado di fare regia a una situazione outdoor più complessa di un vaso di petunie.