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Rinvaso orchidee: perché e quando?

Rinvasare le orchidee è essenziale per mantenerle forti, belle e rigogliose: ecco come scegliere il vaso e come trapiantarle.

Ultimo aggiornamento 07-03-2024
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Susanna Rigutti

Esperta in Agricoltura e Giardinaggio

Autrice di diversi libri e fondatrice del Mondodisusanna, si occupa di divulgazione e sensibilizzazione su tematiche naturalistiche.
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GIARDINAGGIO

Il rinvaso delle orchidee è uno degli interventi più importanti da effettuare per garantire all’orchidea una vita lunga e rigogliosa.
Questo lavoro lo si può effettuare principalmente nel caso in cui:

  • Il terriccio risulti poco idoneo alla crescita del fiore
  • Si siano sviluppate muffe sul substrato, sulla pianta o sulle sue radici
  • Il vaso è troppo piccolo e non permette la giusta ossigenazione alle radici

Il periodo migliore per procedere al trapianto è in autunno, quando la pianta ha perso i fiori, oppure all’inizio della primavera, quindi tra fine marzo e i primi di aprile.

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In genere, le varie specie di orchidee, come ad esempio l’orchidea Phalaenopsis (una delle più amate in Italia), devono essere trapiantate in vasi nuovi, almeno ogni due anni.

Come scegliere il giusto terriccio?

Le orchidee crescono all’interno di un terreno specifico composto da vari substrati in grado di garantire la corretta ramificazione della pianta. Per creare il giusto ambiente per le orchidee, bisogna:

  • Acquistare uno specifico substrato per orchidee composto da corteccia e trucioli di pino.
  • Impiegare, per la zona superiore un terriccio composto da torba bionda di sfagno e fibra osmunda.

Nei negozi di giardinaggio e nei vivai, o negli store specializzati online è possibile acquistare compost di terriccio per orchidee già pronti all’impiego. Si consiglia vivamente di utilizzare sempre prodotti specifici, in quanto necessari alla corretta sopravvivenza della pianta.

Come trapiantare le orchidee: gli strumenti necessari

Prima di spiegarti come effettuare il trapianto, è necessario sapere quali sono gli strumenti utili per effettuare al meglio il lavoro. Per il rinvaso delle orchidee ti serviranno: forbici da giardinaggio, un pennello, un vaso.

Questi sono gli strumenti ideali per il trapianto dell’orchidea, ma quale vaso scegliere? La scelta del contenitore è molto importante, al fine di garantire alla pianta una giusta ossigenazione e l’assunzione di tutti i nutrienti di cui ha bisogno. Il vaso migliore per le orchidee si presenta trasparente e in plastica. Infatti, questi tipi di vasi specifici per le orchidee, sono in grado di far passare la luce del sole, necessaria per rendere le radici forti e ben nutrite.

I vasi appositi per questi fiori, hanno inoltre dei fori nella zona inferiore, per permettere alla pianta di respirare e di non ammalarsi. Le radici, sono la parte più importante delle orchidee per questo motivo la scelta del vaso è essenziale per effettuare bene il trapianto del fiore.

Come rinvasare le orchidee?

Una volta che ti sarai procurato tutto il necessario, potrai procedere al rinvaso:

1-Togli l’orchidea dal vecchio vaso, cercando di non rovinare o strappare le radici.

2-Con un pennello pulito, rimuovi le tracce di terriccio dalle radici.

3-Con le forbici da giardinaggio, elimina le zone morte.

4-Prendi il vaso e mettici dentro una parte del substrato per orchidee.

5-Adagia l’orchidea all’interno del vaso e infine completa la composizione con il substrato e il terriccio per orchidee.

In cinque semplici passi avrai trapiantato correttamente il fiore nel suo nuovo vaso. Un ultimo consiglio, dopo il rinvaso delle orchidee, non annaffiarle per almeno una settimana. Per curare la pianta in questo periodo basterà vaporizzare le foglie, con un po’ d’acqua, una volta al giorno.

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