Mini hi fi: modelli e consigli per l'acquisto
Mini hi fi e micro hi fi hanno ormai soppiantato i tradizionali impianti a componenti separate: vediamo quali sono i vantaggi e come valutarne le caratteristiche
Già da qualche anno, sia per ragioni di spazio che di comodità e costo, per l’ascolto della musica in casa si scelgono mini hi fi e micro hi fi in sostituzione dei tradizionali impianti a componenti separate. La scelta di tali sistemi consente di unire tecnologie che garantiscono un’elevata qualità del suono alla praticità di un dispositivo di piccole dimensioni, facilmente trasportabile e installabile in qualsiasi stanza.
I mini hi fi e i micro hi fi possono leggere diversi supporti, dai cd al giradischi, dai cd-rom alle chiavette usb, ed essere dotati di un dock, ossia un apposito dispositivo che permette di collegare l’impianto a un lettore multimediale o allo smartphone, consentendo così l’ascolto della musica direttamente dal player.
Quali sono le differenze tra impianto hi fi e stereo compatto
Come detto, gli impianti stero compatti, ossia mini hi fi e micro hi fi, sono caratterizzati dalla presenza di più di un lettore integrato nello stesso dispositivo e, solitamente, anche di diffusori, a differenza degli impianti a componenti separate, in cui casse e lettori rappresentano dei dispositivi a se stanti, collegati tra loro ma autonomi.
È facile intuire che, nel primo caso, un eventuale guasto di un singolo componente costringe a sostituire l’intero impianto (o continuare a utilizzarlo senza la parte rotta), mentre nell’impianto hi fi ciascun lettore è indipendente e può essere riparato o sostituito singolarmente. L’impianto tradizionale, inoltre, può essere personalizzato a seconda dei gusti dell’utilizzatore, un fattore questo che per i più appassionati rappresenta un elemento di fondamentale importanza.
Dato che si tratta di oggetti fragili, è sempre meglio chiedere un preventivo per aggiustare un mini hi fi, in caso di guasto.
Detto questo, però, bisogna considerare i numerosi vantaggi che un mini hi fi o un micro hi fi permettono di ottenere. Innanzitutto, i costi: il prezzo di un mini impianto stereo per casa può essere anche inferiore ai 100 euro e salire leggermente a seconda delle funzioni, della potenza e delle altre caratteristiche tecniche, mentre un impianto a componenti separate supera facilmente e di gran lunga tali cifre. In secondo luogo, un impianto di piccole dimensioni consente di ottimizzare gli spazi e di essere trasportato più comodamente.
Impianto hi fi di casa: consigli per la scelta
Ma come scegliere un mini hi fi trovando il miglior rapporto qualità/prezzo? Sono diversi i parametri da considerare, in base anche a quelle che sono le esigenze di utilizzo dell’impianto. Sicuramente uno dei primi fattori a influenzare il prezzo è la marca del produttore: come in ogni altro settore, scegliere marchi più affermati e di tendenza può far salire il costo anche a parità di caratteristiche tecniche rispetto ad altri impianti stereo.
Dal punto di vista prettamente funzionale, è possibile invece prendere in considerazione i seguenti aspetti:
- Potenza di uscita, in pratica i Watt dei diffusori;
- Velocità di risposta del dispositivo durante la riproduzione;
- Risposta in frequenza e linearità, che contribuiscono alla fluidità del suono;
- Distorsione armonica totale e distorsione di intermodulazione;
- Fattore di smorzamento, che deve superare il valore di 40 per un impianto di buona qualità.
Tutti questi parametri, che il produttore dovrebbe indicare sul manuale dell’impianto, permettono di valutare la qualità del suono e definire in termini di tecnologia la migliore soluzione rispetto a ciò che si sta cercando e al prezzo proposto in negozio.