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Bonus caldaia a condensazione 2024: come ottenerlo

Per tutto il 2024 è possibile richiedere il Bonus caldaia a condensazione anche senza ristrutturare: scopriamo le opzioni a disposizione e i requisiti

09-08-2024
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image Alessia Mancini

Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Il 2024 offre diverse occasioni per usufruire del Bonus caldaia a condensazione, e risparmiare dal 50 al 70% senza necessariamente intraprendere una ristrutturazione.

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Scopriamo tutte le opzioni per accedere a questo bonus, le aliquote attive e le scadenze da rispettare.

Bonus caldaia a condensazione 2024: detrazione al 50% con ristrutturazione

Il 2024 offre un’interessante opportunità per chi desidera sostituire la propria caldaia nell’ambito di interventi di ristrutturazione. Il Bonus ristrutturazione si estende infatti anche all’installazione di nuove caldaie a condensazione, proponendo una detrazione fiscale del 50%.

Un aspetto particolarmente vantaggioso di questa agevolazione è la possibilità di beneficiarne anche senza l’installazione di un sistema evoluto di termoregolazione. L’unico requisito tecnico richiesto è che la caldaia sia classificata almeno in classe energetica A, garantendo così un significativo miglioramento dell’efficienza energetica dell’abitazione.

Il beneficio fiscale si configura come una detrazione dall’IRPEF, suddivisa in 10 quote annuali di pari importo. Attualmente, e fino al 31 dicembre 2024, il tetto massimo di spesa ammesso è di 96.000 euro per unità immobiliare, un aumento significativo rispetto al limite standard di 48.000 euro.

È importante sottolineare che questa versione potenziata del bonus, con detrazione al 50%, è il risultato di una proroga rispetto alla versione originale che prevedeva una detrazione del 36%. Tuttavia, a partire dal 2028, la Legge di Bilancio 2024 ha previsto che l’aliquota tornerà all’originario 36%.

Inoltre, dal 17 febbraio 2023, con l’entrata in vigore del decreto legge 11/2023, sono state apportate significative limitazioni alle opzioni di sconto in fattura e cessione del credito d’imposta per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio previsti dall’articolo 16-bis del Tuir. Queste opzioni non sono più disponibili, salvo per coloro che hanno presentato determinate documentazioni prima della pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale.

Bonus caldaia a condensazione: detrazione al 65% con Ecobonus

L’Ecobonus offre un’interessante opportunità per i proprietari di immobili che desiderano sostituire la propria caldaia senza necessariamente intraprendere una ristrutturazione completa, usufruendo di una detrazione fiscale del 65% sulle spese sostenute per l’installazione di una nuova caldaia a condensazione. A differenza del bonus ristrutturazioni, l’Ecobonus si focalizza specificamente sugli interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica.

Il beneficio si configura come una detrazione dall’IRPEF o dall’IRES, ripartita in 10 rate annuali di pari importo. L’entità della detrazione può variare in base al tipo di intervento e all’anno di realizzazione, con differenze tra interventi su singole unità immobiliari e quelli su edifici condominiali.

Un aspetto importante da considerare è la possibilità di convertire la detrazione in credito d’imposta. Questo credito può essere ceduto a soggetti autorizzati come banche, intermediari finanziari o fornitori, offrendo una flessibilità aggiuntiva nella gestione del beneficio fiscale.

Per poter usufruire dell’Ecobonus, è fondamentale che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari esistenti. Questo requisito, noto come “conditio sine qua non”, si applica a edifici di qualsiasi categoria catastale, inclusi quelli rurali, strumentali per attività d’impresa o professionale, merce o patrimoniali. Gli immobili devono essere già censiti o in fase di accatastamento.

Bonus caldaia a condensazione: detrazione al 70% con Superbonus

Per chi desidera sostituire la propria caldaia, il Superbonus  permette di usufruire di una detrazione fiscale del 70% per interventi di efficientamento energetico “trainati”, ma solo fino al 31 dicembre 2024, visto che poi la percentuale scenderà al 65%. I beneficiari di questa agevolazione saranno principalmente i condomini e i singoli proprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari, rendendo questa opzione particolarmente interessante per determinate tipologie di immobili.

Per accedere all’Superbonus 70%, è necessario soddisfare alcuni requisiti tecnici specifici:

  1. Per gli interventi di isolamento termico, il cappotto termico deve coprire più del 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio. Inoltre, i materiali isolanti utilizzati devono essere conformi ai requisiti stabiliti dal decreto Ambiente del 2017.
  2. Nel caso di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, l’agevolazione si applica solo all’installazione di impianti che rientrano in specifiche categorie:

    • Caldaie a condensazione con efficienza energetica stagionale di classe A
    • Pompe di calore e sistemi ibridi
    • Impianti di microcogenerazione
    • Collettori solari per la produzione di acqua calda, destinati alla climatizzazione invernale ed estiva e alla produzione di acqua calda sanitaria

Un requisito fondamentale per beneficiare di questa detrazione maggiorata è che gli interventi portino a un miglioramento di 2 classi dell’efficienza energetica dell’edificio. Nel caso in cui questo obiettivo non sia raggiungibile, è necessario certificare il raggiungimento della classe energetica più alta possibile. Questa certificazione deve essere effettuata tramite il rilascio di un Attestato di Prestazione Energetica (APE) da parte di un tecnico abilitato.

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