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Cogenerazione: cos'è e come funziona

La cogenerazione è una tecnologia che consente di produrre contemporaneamente energia elettrica e calore: vediamo come funzionano questo tipo di impianti

Ultimo aggiornamento 17-06-2021
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Con il termine cogenerazione si intende la produzione combinata di energia meccanica, di solito trasformata in energia elettrica, e calore, attraverso un unico impianto.

Come si intuisce dalla stessa definizione di “cogenerazione”, questa soluzione può rivelarsi efficace e conveniente in quanto consente di utilizzare lo stesso impianto, e dunque ridurre il consumo di combustibile, al posto di avere due diverse utenze per l’energia elettrica e l’energia termica.

Vediamo insieme come funziona un impianto di cogenerazione e quali sono i vantaggi a esso associati.

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Cogenerazione: cos’è e come funziona

Come detto, la cogenerazione o impianto di teleriscaldamento altro non è che un innovativo sistema che consente di utilizzare un unico impianto per ottenere energia elettrica e calore, riducendo così consumi e costi.

In sostanza, gli impianti di cogenerazione sfruttano il calore disperso dall’impianto di produzione di energia elettrica per riutilizzarlo nel riscaldamento domestico o per usi industriali. Quando si produce energia elettrica attraverso impianti motori termici, infatti, non tutto il calore viene convertito in elettricità, ma una parte si perde sotto forma di vapori e fumi. Con la cogenerazione, questo “scarto” viene recuperato e indirizzato all’utilizzo per gli scopi citati.

Come funziona un impianto di cogenerazione

Un impianto di cogenerazione si compone di un motore primo, che può essere a combustione interna, a gas, a vapore o a ciclo combinato, di un generatore elettrico e di scambiatori di calore.

In maniera molto semplice, possiamo affermare che il motore primo dà avvio al processo di produzione di energia, il generatore elettrico converte l’energia meccanica in elettricità e infine gli scambiatori recuperano il calore dissipato durante la fase di produzione dell’elettricità.

Oltre ai classici motori, oggi si sta cercando di sviluppare soluzioni più moderne, utilizzando per esempio celle a combustibile, motori Stirling e microturbine, nell’ottica di aumentare ulteriormente l’efficienza degli impianti di cogenerazione e sfruttare in maniera ancora più efficace e conveniente il calore “in eccesso”.

Efficienza e convenienza della cogenerazione

Da quanto già visto, è facile intuire come la cogenerazione presenti diversi vantaggi in termini sia di efficienza che di risparmio economico. In primo luogo, un impianto di cogenerazione è in grado di ridurre sensibilmente (circa il 35-40%) i consumi di combustibile grazie alla sua capacità di sfruttare una stessa fonte per produrre contemporaneamente elettricità e calore.

Ciò abbatte i costi, in primis, ma riduce anche l’emissione di sostanze inquinanti in atmosfera, rappresentando dunque un’opzione ottimale anche dal punto di vista ambientale.

La convenienza della cogenerazione, inoltre, si manifesta anche nelle minori perdite di trasmissione in fase di distribuzione dell’energia e negli incentivi attualmente esistenti per chi investe in questa tecnologia.

Microcogenerazione: di cosa si tratta?

Gli impianti di cogenerazione possono oggi essere progettati e installati anche in ambito domestico, dunque con minore potenza elettrica. Si parla in tal caso di microcogenerazione, ossia di un sistema che rispetto agli impianti di grandi dimensioni sovverte la visione producendo in misura maggiore calore e generando elettricità come sottoprodotto, in linea con quelli che risultano i fabbisogni di abitazioni, ville, condomini ed edifici civili.

Parlando di microcogenerazione, è interessante inoltre notare come il surplus di energia elettrica possa essere oggetto di vendita, sfruttando così il contratto di “scambio sul posto”.

Il risparmio energetico ed economico rappresenta indubbiamente il primo vantaggio di un impianto di questo tipo, ma è bene considerare anche altri aspetti, come i minori rischi di blackout e sovraccarico, la riduzione di emissione inquinanti, la maggiore autonomia energetica dell’edificio e l’abbattimento delle perdite in fase di distribuzione dell’energia. Di contro, prima di installare un impianto di microcogenerazione è importante considerare le reali necessità degli inquilini e valutare la spesa da sostenere richiedendo un preventivo a professionisti del settore.

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