Classe energetica G: a cosa corrisponde

• Come funziona la classe energetica di una casa?
• A cosa corrisponde la classe energetica G?
• Le conseguenze della classe energetica G

L’efficienza energetica di un immobile è sempre più importante. Di fronte all’imminente cambiamento climatico, all’aumento dei prezzi dell’elettricità e alla dipendenza da fonti energetiche esterne, dobbiamo cercare alternative per ridurre i costi dell’elettricità e la nostra impronta ecologica. Purtroppo, la classe energetica G è uno dei principali problemi che sorgono quando si tratta di raggiungere questo obiettivo.

Anche se le prestazioni energetiche delle nostre case stanno gradualmente migliorando, gran parte del patrimonio edilizio italiano fa parte di questa categoria, e ciò è dovuto al fatto che si tratta di immobili con almeno 50 anni alle spalle, le cui condizioni e strutture in termini di efficienza energetica sono piuttosto carenti.

Ridurre il numero degli immobili con certificazione energetica G è fondamentale per migliorare l’impatto ambientale, ma anche per ridurre drasticamente le bollette. In questo articolo affronteremo cosa significa avere un’abitazione nella classe energetica G, insieme alle conseguenze che questa certificazione ha sul nostro dispendio energetico.

Come funziona la classe energetica di una casa?

La classe energetica di una casa è l’indice che ci mostra quanto è efficiente attraverso una scala di lettere che va dalla A4, per indicare il massimo grado di efficienza energetica, alla lettera G, per indicare gli edifici o le abitazioni meno efficienti.

Ma come viene attribuita una particolare classe energetica ad un’abitazione? Tramite l’analisi di diversi indicatori che spiegano le ragioni di una buona o cattiva prestazione energetica di un edificio e forniscono informazioni utili sugli aspetti da tenere in considerazione quando si propongono raccomandazioni per migliorare tale prestazione.

Tali indicatori, calcolati su base annua e riferiti all’unità di superficie utile dell’immobile, vengono ricavati dall’energia consumata dall’edificio per soddisfare, in determinate condizioni climatiche, i fabbisogni connessi alle normali condizioni di esercizio e di occupazione, ed includono:

• il riscaldamento;
• la climatizzazione;
• la ventilazione;
• la produzione di acqua calda sanitaria;
• l’illuminazione. 

Per conoscere con esattezza le prestazioni energetiche della propria casa è necessario richiedere l’APE, l’Attestato di Prestazione Energetica, ad un tecnico abilitato, che stabilirà la classe energetica dell’immobile in base ai parametri che abbiamo visto.

A cosa corrisponde la classe energetica G?

La tua casa ha ottenuto la certificazione energetica G, come mai? Cosa significa? È normale avere dubbi su questo, soprattutto quando in generale questo tipo di classificazione non è vista di buon occhio e può farci sorgere il dubbio sulla necessità di una ristrutturazione.

Come abbiamo detto, in Italia il 40% degli immobili è classificato classe G. Questo perché, quando furono costruiti nel secolo scorso, non furono prese misure adeguate che tenessero conto della loro efficienza energetica, poiché non era un problema sentito in quel momento.

Queste sono alcune delle cause che possono concorrere in tale valutazione:

• Cattivo isolamento termico. Questa è una delle prime cause a cui si può attribuire una scarsa efficienza energetica, dovuta soprattutto all’impiego di materiali non adatti ad isolare l’abitazione.
• Finestre inefficienti. Esattamente come avere pareti con scarso isolamento termico, anche avere serramenti datati e di scarsa qualità influisce sull’efficienza energetica di un edificio, perché può causare spifferi e infiltrazioni con un aumento dei costi di riscaldamento.
• Sistema di riscaldamento inadeguato. Le abitazioni in classe energetica G presentano di solito un sistema di riscaldamento inadatto, come termosifoni energivori o caldaie obsolete, che contribuisce ad aggravare il problema.
• Ampia superficie esposta all’esterno. Soprattutto nel caso delle villette indipendenti, libere su quattro lati, il freddo trasmesso sui quattro lati sarà maggiore rispetto ad un appartamento, facendo sì che queste abitazioni richiedano maggiori risorse energetiche per compensare questo calo di temperatura.

Le conseguenze della classe energetica G

Cosa succede quando un edificio riceve la certificazione energetica G? Ciò non implica la ristrutturazione obbligatoria della casa, né il pagamento di una penale. Fino ad ora è obbligatorio esclusivamente avere un certificato di efficienza energetica, ma questo non deve appartenere a una specifica classe energetica. Tuttavia, è fondamentale averne uno nella vendita, acquisto, affitto o costruzione della proprietà.

Un certificato energetico G sta ad indicare che il tuo consumo di energia è elevato, il che implica un aumento delle spese e un aumento della bolletta di luce, gas e acqua. Una situazione spiacevole per chi ci abita, ma anche per chi deve acquistare, quindi se un edificio ha un tale rating, sarà molto più difficile da vendere al pubblico.

Ciò implica anche inverni più freddi ed estati più calde a causa di uno scarso isolamento termico in casa, tra molti altri inconvenienti, come una scarsa ventilazione, che può anche portare a problemi di umidità o condensa.

In altre parole, la qualità di abitabilità della casa è sensibilmente ridotta rispetto ad una casa con una classificazione più alta come C. Infatti le case con classe A consumano fino al 90% in meno rispetto a quelle con classe G.

Sebbene non sia obbligatorio migliorare l’efficienza energetica della casa, è sempre consigliabile cercare nuove soluzioni per migliorare le prestazioni e ridurre i consumi energetici, nonché l’emissione di gas CO₂.

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