Guadagnare con il fotovoltaico: cos'è il ritiro dedicato
Il fotovoltaico è un'ottima opzione per risparmiare energia, ma anche per guadagnare dalla vendita. Scopriamo con l'esperto come funziona il Ritiro Dedicato
Pasquale Piroso
Architetto
- Ritiro Dedicato: cos’è e come funziona
- Ritiro dedicato: conviene davvero?
- Quanto si guadagna con il Ritiro Dedicato?
Nel pieno della transizione energetica, il fotovoltaico si sta affermando come una delle soluzioni più promettenti per la produzione di energia pulita e sostenibile. Oltre ai benefici ambientali, non dobbiamo trascurare gli innegabili vantaggi in termini di risparmio. A tal proposito, una delle opzioni disponibili per chi possiede un impianto fotovoltaico è il Ritiro Dedicato, un meccanismo che permette di vendere l’energia prodotta in eccesso.
Ma cosa significa esattamente Ritiro Dedicato? Come funziona questo sistema e quali opportunità offre ai proprietari di impianti solari? Scopriamo i suoi vantaggi e le considerazioni da fare prima di optare per questa soluzione.
Ritiro Dedicato: cos’è e come funziona
Il Ritiro Dedicato rappresenta un’opzione semplificata per i proprietari di impianti fotovoltaici di trarre profitto dall’energia in eccesso prodotta. Questo meccanismo stabilisce una connessione diretta tra il produttore e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), dove quest’ultimo assume il ruolo di acquirente dell’elettricità generata.
In questo sistema, il proprietario dell’impianto riceve un compenso dal GSE basato sulla quantità di kilowattora immessi nella rete nazionale. Questi introiti possono essere integrati da eventuali incentivi a cui il produttore ha diritto, ad eccezione dei casi in cui si applicano Tariffe Omnicomprensive che già includono sia la componente di vendita che quella incentivante.
Il contratto per il Ritiro Dedicato ha una validità di un anno solare e si rinnova automaticamente se non diversamente specificato. I produttori hanno la possibilità di terminare l’accordo in qualsiasi momento, a condizione che inviino una notifica di recesso attraverso l’apposito portale online con un preavviso di almeno 60 giorni.
Questo sistema offre un modo efficace per i proprietari di impianti fotovoltaici di monetizzare l’energia in surplus, contribuendo al contempo all’approvvigionamento energetico nazionale da fonti rinnovabili.
Ritiro dedicato: conviene davvero?
L’energia solare sta guadagnando sempre più terreno, come dimostrato dall’incremento delle installazioni di pannelli fotovoltaici sulle abitazioni private.
La scelta di adottare il fotovoltaico offre molteplici benefici, particolarmente rilevanti nel contesto attuale caratterizzato da instabilità geopolitica e crisi energetica. I vantaggi principali includono un significativo abbattimento dei costi energetici e la possibilità di utilizzare energia completamente pulita per le proprie necessità domestiche. Questo approccio promuove l’autoconsumo e apre la strada verso una maggiore indipendenza energetica.
Un ulteriore passo avanti nella massimizzazione dei benefici del fotovoltaico è l’integrazione di un sistema di accumulo. L’aggiunta di una batteria all’impianto solare può portare a una riduzione delle bollette superiore all’80%. Questo perché consente di immagazzinare l’energia prodotta durante il giorno per utilizzarla nelle ore serali o nei momenti di maggior fabbisogno, quando l’impianto non produce.
Questa combinazione di pannelli solari e batterie offre una soluzione completa per ottimizzare l’uso dell’energia autoprodotta, garantendo una maggiore flessibilità e autonomia energetica. In questo modo, è possibile sfruttare appieno il potenziale dell’energia solare, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica e contribuendo a un futuro energetico più sostenibile.
Quanto si guadagna con il Ritiro Dedicato?
Il Ritiro Dedicato offre ai proprietari di impianti fotovoltaici due opzioni principali per la remunerazione dell’energia immessa in rete:
- Il Prezzo Zonale Orario (PO): è un compenso variabile che dipende dalle fluttuazioni del mercato elettrico, dall’orario di immissione e dalla zona geografica dell’impianto. Il gestore di rete ha il compito di fornire al GSE i dati precisi sull’energia immessa per garantire un pagamento accurato.
- I Prezzi Minimi Garantiti (PMG): sono tariffe fisse stabilite annualmente dall’ARERA (Autorità per l’Energia), che variano in base alla fonte energetica e alla quantità di energia ceduta. Questa opzione è disponibile per:
- Impianti a fonti rinnovabili fino a 1 MW non altrimenti incentivati
- Impianti fotovoltaici fino a 100 kW con incentivi
- Impianti idroelettrici fino a 500 kW con incentivi
Il sistema prevede un conguaglio annuale che applica il prezzo più vantaggioso tra PO e PMG, assicurando la migliore remunerazione possibile per i produttori.
Il GSE effettua pagamenti mensili basati sull’energia immessa in rete. La maggior parte dei produttori opta per il regime PMG, che offre una maggiore prevedibilità dei compensi. Le tariffe PMG sono pubblicate annualmente sul sito dell’ARERA.
Per il 2024, il PMG per il fotovoltaico è fissato a 46,4€/MWh, equivalente a circa 4 centesimi per kWh immesso in rete. È importante notare che dal 2015 è stata introdotta una tariffa annuale da versare al GSE per coprire i costi di gestione, verifica e controllo. Questa tariffa varia in base alla fonte energetica e alla potenza dell’impianto.
Domande frequenti:
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Cosa si intende per ritiro dedicato?
Il Ritiro Dedicato è un sistema di vendita dell'energia, mentre lo Scambio sul posto permette di compensare l'energia immessa nella rete con quella consumata.
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Quanto viene pagato il ritiro dedicato? Tutta l'energia immessa in rete dall'impianto fotovoltaico e
Per il 2024, il PMG per il fotovoltaico è fissato a 46,4€/MWh, equivalente a circa 4 centesimi per kWh immesso in rete. È importante notare che dal 2015 è stata introdotta una tariffa annuale da versare al GSE per coprire i costi di gestione, verifica e controllo. Questa tariffa varia in base alla fonte energetica e alla potenza dell'impianto.
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Quando conviene il ritiro dedicato?
Il Ritiro Dedicato è più conveniente per chi possiede grandi impianti fotovoltaici (oltre 200 kW di potenza) non collegati a nessuna utenza specifica. In questi casi, i benefici dello Scambio sul posto sarebbero irrilevanti, poiché l'energia scambiata con la rete sarebbe quasi inesistente.