Quanta energia si risparmia con una schermatura solare

• Perché le schermature solari fanno risparmiare energia?
• Schermature solari: quanto si risparmia?
• Schermature solari: come calcolare il risparmio con il software ENEA

Tra le varie strategie per far fronte al cambiamento climatico, le schermature solari si stanno rivelando un’arma potente e sorprendentemente efficace nella lotta contro lo spreco energetico e le emissioni di gas serra.

Le stime degli esperti dipingono un quadro impressionante: l’adozione diffusa delle schermature solari potrebbe portare a una riduzione delle emissioni di CO2 fino a 100 milioni di tonnellate, accompagnata da un risparmio economico che potrebbe raggiungere i 285 miliardi di euro.  

L’urgenza di tali misure diventa ancora più evidente quando si considera che gli edifici sono attualmente i principali consumatori di energia in Europa, responsabili del 40% del consumo energetico totale e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra. Ma quanto effettivamente si può risparmiare con l’implementazione di queste tecnologie? Scopriamolo insieme.

Perché le schermature solari fanno risparmiare energia?

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Le schermature solari rappresentano un metodo intelligente ed ecosostenibile per gestire il comfort climatico nelle nostre abitazioni. Per comprendere appieno il loro valore, è essenziale distinguere tra due approcci fondamentali al controllo del clima interno: i metodi attivi e quelli passivi.

I sistemi attivi, come caldaie e climatizzatori, sono dispositivi che consumano energia per modificare attivamente la temperatura dell’ambiente. Questi impianti, pur essendo efficaci, richiedono un notevole dispendio energetico per funzionare.

D’altra parte, i metodi passivi, tra cui spiccano le schermature solari, sfruttano ingegnosamente l’energia naturale per regolare il clima interno. Queste soluzioni, radicate nella tradizione architettonica, hanno subito una notevole evoluzione tecnologica nel corso dei secoli, perfezionandosi in termini di efficienza e versatilità.

Le tende da sole e altre forme di schermatura solare fungono da barriera termica regolabile. Durante i mesi estivi, quando vengono chiuse, riducono significativamente l’irraggiamento solare che penetra attraverso porte e finestre. Questo semplice atto previene il surriscaldamento degli ambienti interni, diminuendo drasticamente la necessità di ricorrere a sistemi di climatizzazione energivori.

Schermature solari: quanto si risparmia?

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La crescente consapevolezza ambientale ha portato ad una maggiore attenzione verso soluzioni di risparmio energetico, sia in ambito domestico che commerciale.  

Le schermature solari, in particolare, offrono notevoli vantaggi. Riducendo la radiazione solare sulla facciata dell’edificio, abbassano la temperatura interna, creando ambienti più confortevoli. L’efficacia è massima quando applicate alle superfici vetrate orientate verso nord-est e nord-ovest, rendendole una delle opzioni migliori per tagliare i costi energetici degli edifici.

L’efficienza energetica delle tende da sole si misura in gTot, un’unità espressa in W/(m2K). Questo valore indica il rapporto tra la radiazione solare che penetra attraverso la combinazione di schermatura e vetro. Fattori cruciali sono il tipo di tessuto utilizzato (filtrante o respingente) e la sua collocazione.

Una tenda installata all’esterno della finestra è notevolmente più efficace di una interna: a parità di tessuto, una tenda esterna può ridurre il calore fino al 90%, contro il 50% di una interna. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i tessuti scuri sono più efficaci di quelli chiari nel respingere l’energia solare. Questo perché i colori scuri assorbono più calore, impedendogli di penetrare all’interno.

Traducendo questi dati in termini pratici, l’installazione di una tenda da sole può portare a risparmi sorprendenti. Si stima che possa ridurre fino al 10% i costi di riscaldamento durante i mesi freddi, grazie alla sua capacità di trattenere il calore interno. Ma è durante l’estate che queste schermature brillano veramente: possono abbattere il consumo elettrico per il condizionamento fino a 42 KWh/mq all’anno. Per una casa di medie dimensioni, questo si traduce in un risparmio significativo sulla bolletta energetica.

Data la loro efficacia nel migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni, tende da sole e schermature solari sono spesso oggetto di incentivi come l’Ecobonus e altre agevolazioni fiscali.  

Schermature solari: come calcolare il risparmio con il software ENEA

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L’installazione di schermature solari rappresenta un’opportunità significativa per migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni, con il vantaggio aggiuntivo di un considerevole beneficio fiscale. Fino al termine del 2024, è possibile usufruire di un recupero fiscale del 50% sulle spese congrue sostenute per l’installazione di vari tipi di schermature, tra cui tende da sole, frangisole, veneziane, pergole bioclimatiche e pergotende, nonché sistemi oscuranti come persiane e tapparelle.

Per accedere a questa detrazione fiscale, è necessario seguire una procedura specifica. In particolare, dopo aver installato la schermatura a protezione di una vetrata non esposta a nord, il beneficiario deve compilare la pratica Enea Ecobonus relativa all’anno in cui l’intervento è stato completato. Per ottenere la detrazione bisogna inserire la stima del risparmio energetico annuo, espresso in kWh, derivante dall’installazione della schermatura. Per facilitare questo calcolo, l’ENEA ha messo a disposizione un’applicazione gratuita chiamata ShadoWindow.

Questo software offre una procedura semplificata per il calcolo del risparmio annuo di energia primaria non rinnovabile. L’utente deve inserire alcuni dati di base, facilmente reperibili, relativi alla schermatura e all’edificio. L’applicazione è in grado di elaborare calcoli per schermature verticali, oblique e orizzontali.

È importante notare che, ai fini della detrazione fiscale, il calcolo deve essere eseguito per ogni finestra su cui è stata installata una schermatura. I risparmi energetici calcolati per ciascuna finestra devono poi essere sommati, e il risultato totale va riportato nella parte finale della scheda descrittiva dell’intervento inclusa nella pratica di detrazione.