Risparmio energetico: i migliori interventi per il tetto
Il tetto è un elemento fondamentale per il rendimento energetico della casa: ecco gli interventi per migliorare l'efficienza e il comfort suggeriti dall’esperto
Pietro Pasquarelli
Bio Architetto/Esperto in diagnostica e impiantistica
- Coibentazione del tetto: le soluzioni per isolare dall’interno e dall’esterno
- Tetto freddo: isolamento e ventilazione in un’unica soluzione
- Tetto e risparmio energetico: meglio pannelli fotovoltaici o solari?
Il tetto di una casa è spesso una componente sottovalutata quando si tratta di efficienza energetica. In realtà, è uno degli elementi chiave in cui è possibile apportare miglioramenti significativi per ridurre i consumi energetici e risparmiare sui costi a lungo termine.
Dalle soluzioni per l’isolamento termico alle tecnologie avanzate per la produzione di energia rinnovabile, scopriamo come il tetto può diventare un alleato prezioso per creare una casa green ed efficiente.
Coibentazione del tetto: le soluzioni per isolare dall’interno e dall’esterno
Uno dei modi più efficaci per raggiungere l’efficienza energetica e risparmiare sui costi di riscaldamento è la coibentazione del tetto, intervento che può essere realizzato in due modi, ovvero tramite l’isolamento dall’esterno o dall’interno.
L’isolamento dell’estradosso della copertura prevede l‘installazione del materiale isolante al di sopra della struttura del tetto, ma al di sotto del manto di copertura, come ad esempio i coppi. Questa soluzione è altamente efficiente dal punto di vista energetico, poiché impedisce la dispersione del calore attraverso la struttura del tetto. Tuttavia, richiede un intervento più invasivo, in quanto comporta la rimozione dell’intera finitura esistente, la posa dell’isolante e uno strato impermeabilizzante, seguiti dalla reinstallazione del manto di copertura.
Un’altra opzione è l‘isolamento delle falde del tetto dall’interno, con l’applicazione dell’isolante sul lato interno delle stesse, mediante incollaggio o fissaggio meccanico. In alcuni casi, si può optare per la creazione di un controsoffitto, che include l’isolante. Tuttavia, è importante notare che questa soluzione comporta la rinuncia all’inerzia termica offerta dalla massa strutturale principale, poiché l’isolante è posizionato all’interno rispetto alla struttura con maggiore massa.
Un’ultima possibilità è l’isolamento dell’ultimo solaio prima della copertura, con l’applicazione dell’isolante al di sopra o al di sotto di esso. Nel primo caso, l’isolante può essere posato direttamente sullo strato del solaio, mentre nel secondo caso è necessario creare un controsoffitto nell’ultimo ambiente abitato. Consultare un professionista esperto è fondamentale per valutare le migliori soluzioni in base alle specifiche circostanze dell’edificio.
Tetto freddo: isolamento e ventilazione in un’unica soluzione
Molte volte, quando si pensa all’isolamento di un tetto, ci si concentra solo sulla capacità di trattenere il calore durante l’inverno. Tuttavia, un approccio più completo e versatile all’isolamento del tetto è quello del “tetto freddo“, che unisce isolamento e ventilazione grazie alla progettazione di una struttura che consente la circolazione dell’aria tra copertura e la parte isolante.
Durante l’inverno, il tetto freddo aiuta a mantenere l’isolamento asciutto, prevenendo la formazione di umidità all’interno del tetto. Questo è fondamentale per evitare problemi come la comparsa di muffe e danni strutturali causati dall’umidità. Nella stagione estiva, la copertura ben isolata e ventilata offre una refrigerazione naturale degli spazi, impedendo al calore eccessivo di penetrare all’interno dell’edificio. Questo significa un ambiente domestico più fresco e confortevole senza la necessità di costosi sistemi di climatizzazione.
Nelle regioni caratterizzate da climi caldi, la costante circolazione d’aria consente di ridurre la temperatura interna fino a 10 °C, migliorando notevolmente il comfort abitativo. Nei luoghi soggetti a gelate frequenti, la ventilazione contribuisce a mantenere temperature più uniformi nella copertura, evitando la formazione di ghiaccio e prevenendo danni strutturali.
Oltre a migliorare l’isolamento termico e prevenire la formazione di umidità, una copertura ventilata aumenta la resistenza del manto di copertura, consentendo il rapido asciugamento e riducendo l’assorbimento dell’acqua piovana.
Tetto e risparmio energetico: meglio pannelli fotovoltaici o solari?
Quando si tratta di migliorare l’efficienza energetica del proprio tetto, una delle decisioni più cruciali da prendere riguarda la scelta tra pannelli fotovoltaici e pannelli solari termici. Questa decisione dipende da diverse variabili, tra cui le tue esigenze specifiche, l’interesse per le questioni energetiche e l’opportunità di sfruttare l’Ecobonus.
I pannelli solari termici sono progettati per la produzione di acqua calda e il riscaldamento. Questi pannelli utilizzano l’energia solare per riscaldare l’acqua che può essere utilizzata sia per scopi sanitari che per il riscaldamento domestico.
D’altra parte, i pannelli fotovoltaici producono elettricità direttamente dalla luce solare. Questa energia elettrica può essere utilizzata per alimentare gli elettrodomestici e l’illuminazione domestica. Inoltre, se abbinati a una pompa di calore, i pannelli fotovoltaici possono anche contribuire al riscaldamento invernale e alla climatizzazione estiva.
Domande frequenti:
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Quanto costa isolare un tetto di 100 mq?
La spesa media per eseguire l'isolamento termico di un tetto a falde di 100 mq oscilla tra i 3mila euro (per l'isolamento all'interno) e i 5mila euro (per l'isolamento all'esterno).
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Come si fa l'isolamento del tetto?
Per isolare un tetto preesistente con uno spazio vuoto tecnico, è essenziale intervenire sul pavimento dello stesso, applicando del materiale isolante. Questo metodo implica la posa del materiale isolante, che può essere sotto forma di pannelli rigidi o rotoli, direttamente sulla superficie del pavimento esistente.
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Come isolare il tetto sotto le tegole?
Di solito, si utilizzano pannelli isolanti flessibili in lana di roccia o fibra di legno che vengono tagliati su misura per coprire lo spazio tra le travi con una leggera sovrapposizione per garantire un'efficace protezione contro gli spifferi e le infiltrazioni. Come alternativa, è anche possibile utilizzare la schiuma poliuretanica.