Come scegliere la classe energetica del condizionatore?
Prestare attenzione alla classe energetica del climatizzatore può consentire un risparmio, in bolletta e in termini di detrazioni fiscali. Scopri i dettagli
Con l’estate alle porte la tentazione di andare in negozio e scegliere subito un condizionatore per rinfrescare le giornate afose può essere forte. Prima di procedere con l’acquisto, tuttavia, è bene ragionare sulle proprie esigenze, sulle caratteristiche dei locali di cui si vuole tenere sotto controllo la temperatura e, non ultimo, sulla classe energetica del prodotto che si vuole acquistare. I condizionatori, in particolare quelli con pompa di calore, sono al centro infatti di alcuni incentivi mirati ad abbattere i consumi energetici.
Condizionatori: premiati quelli che risparmiano energia
Non tutti i modelli di condizionatore permettono di accedere alle detrazioni statali. Le norme premiano soltanto quelli più efficienti, in grado di garantire un risparmio in termini di consumo di energia e di migliorare la situazione complessiva dell’abitazione. In particolare, per accedere ad alcuni incentivi le norme chiedono di affidarsi a un climatizzatore in grado anche di riscaldare l’ambiente, oltre che di raffreddarlo, di classe energetica A+ o superiore. Ma di cosa di tratta, esattamente? Come verificare la categoria del prodotto che si intende acquistare?
Classe energetica del condizionatore: affidarsi a un esperto
Va da sé che un apparecchio portatile che richieda di lasciare una finestra socchiusa per permettere il passaggio di un tubo risulti complessivamente meno efficiente di un altro che non comporti questa necessità. Anche i costi per avere un condizionatore fisso possono variare in maniera importante soprattutto per quanto riguarda le spese di installazione a seconda del punto in cui si intende installare la componente interna e di quello dove invece potrà trovare collocazione la parte che resta all’esterno dell’appartamento. Dunque il primo passo da compiere è sempre quello di affidarsi a un tecnico esperto che sia in grado di valutare l’effettiva esigenza del cliente e di conseguenza le caratteristiche da ricercare nel prodotto da acquistare. Il consiglio di un professionista è utile soprattutto per chi fosse interessato a compiere un investimento con la prospettiva di accedere al bonus 110% disposto per quest’anno. In questo caso infatti una delle indicazioni è che gli interventi permettano un miglioramento complessivo della classe energetica dell’abitazione molto marcato e solo una valutazione competente può dare indicazioni in grado di evitare brutte sorprese al momento di ottenere le certificazioni.
Classe energetica del condizionatore: occhio all’etichetta
Dal 2013, inoltre, è diventata obbligatoria l’etichetta energetica che dettaglia le prestazioni di ciascun modello di climatizzatore in commercio e ne indica la classe energetica. Come ricorda l’Enea, agenzia nazionale di riferimento per l’efficienza energetica, nella sua guida dedicata ai condizionatori dell’aria messa a disposizione online, i consumi possono variare anche del 30 per cento tra una classe e l’altra. Spendere del tempo per ragionare sui consumi di un apparecchio prima di comprarlo può consentire di risparmiare dei soldi in bolletta, al di là delle opportunità offerte dagli incentivi.
L’etichetta si compone di tre settori. La classe dell’elettrodomestico è riportata nel secondo di essi ed è facilmente individuabile grazie alla grafica: nella scala, A con uno o più simboli + indica modelli a consumo minore, mentre le lettere seguenti, fino alla D o oltre, indicano prodotti meno efficienti. Occorre invece guardare più in basso per individuare informazioni quali la rumorosità dell’apparecchio e gli indici di efficienza relativi alla modalità di raffreddamento e riscaldamento, per i modelli che consentono anche quest’ultima. Un dato fondamentale da considerare prima dell’acquisto è quello della potenza, in modo da valutare se essa sia o meno proporzionata alle proprie necessità.