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Potatura della lavanda: perché è importante?

La potatura della lavanda è necessaria per rendere questa pianta rigogliosa e permetterle di vivere a lungo nel nostro giardino

Ultimo aggiornamento 19-06-2024
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Susanna Rigutti

Esperta in Agricoltura e Giardinaggio

Autrice di diversi libri e fondatrice del Mondodisusanna, si occupa di divulgazione e sensibilizzazione su tematiche naturalistiche.
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potatura piante e alberi

La potatura della lavanda è un’operazione fondamentale e necessaria per mantenere sempre sana e rigogliosa questa pianta, facendola crescere in equilibrio e armonia. A ogni stagione che passa, infatti, i gambi della lavanda rischiano di diventare sempre più pesanti e legnosi, passando dall’essere verdi e rigogliosi ad essere grigi ma soprattutto più fragili, con il rischio che la pianta possa spezzarsi facilmente.

Se invece si procede ad una corretta potatura, l’arbusto della lavanda è in grado di produrre innumerevoli fiori profumati molto di frequente, rendendo così bello e profumato il giardino, il terrazzo o il balcone.

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Quando potare la lavanda: il periodo migliore

La potatura della lavanda angustifolia o della lavanda latifoglia può essere eseguita in diversi mesi dell’anno. I giardinieri consigliano di procedere alla potatura due volte l’anno, seguendo il cosiddetto metodo dei “due terzi”, cioè una potatura che si deve effettuare per due terzi della pianta in due periodi specifici dell’anno.

Se le piante sono debilitate e poco compatte, si può sottoporre la lavanda a una potatura drastica, in modo da lasciare solo pochi centimetri di stelo: in questo modo la pianta crescerà più rigogliosa e rinvigorita, dato che si stimola lo sviluppo di nuovi germogli. La pianta di lavanda, dunque, qualunque sia la specie, può essere potata sino a due volte l’anno per permetterle una maggiore produzione di fiori profumati.

Lavanda: la potatura invernale

Si può eseguire la prima potatura della lavanda a settembre, dopo la fioritura completa, tagliando tutti i boccioli di circa un terzo ed eliminando i fiori e le foglie appassite o secche.

Nelle zone settentrionali, è molto importante fare attenzione alle temperature: se l’inverno dovesse arrivare prima del previsto, si può correre il rischio di non riuscire a proteggere i boccioli che si sono formati.

Lavanda: la potatura di primavera

La seconda potatura della lavanda si effettua all’inizio della primavera, tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, per consentire alla pianta di produrre nuovi germogli, che diventeranno fiori dopo 4 o 5 settimane dal taglio.

Anche in questo caso, nelle regioni settentrionali, prima di procedere alla potatura bisogna comunque assicurarsi che le temperature siano già abbastanza miti e non ci sia il rischio di nuove gelate.

Lavanda: potatura e fiori

Oltre a esserci dei periodi vivamente consigliati per la potatura, ci sono anche mesi dell’anno in cui non si dovrebbe assolutamente procedere al taglio dei rami. Ad esempio, la lavanda non dev’essere mai potata durante il periodo invernale, specialmente nelle zone in cui le temperature sono piuttosto rigide e si corre il rischio di gelate.

Oltre al periodo invernale, un altro mese sconsigliato per la potatura è aprile, quando la lavanda inizia la sua fioritura, perché potando le piante a primavera inoltrata si comprometterebbe la sua produzione floreale, che avviene principalmente durante la stagione estiva.

Come potare la lavanda?

La potatura della lavanda non è molto difficile e può essere eseguita facilmente, anche dai meno esperti. Per potare questa pianta serviranno solo delle forbici da giardinaggio e dei guanti.

Si possono utilizzare delle cesoie o delle forbici bypass (quelle con la molla e arrotondate) purché siano ben affilate e pulite. Disinfettare le forbici con una soluzione di acqua e candeggia, oppure passando per 30 secondi le lame su fuoco vivo, evita la formazione di malattie, mentre le lame affilate garantiscono un taglio netto, che consente alla pianta di guarire più rapidamente.

Per procedere ad una corretta potatura si deve:

  1. tagliare tutti gli steli secchi (partendo da due centimetri più in su dei rami alla base della pianta)
  2. tagliare i rami tendenti alla lignificazione alla stessa altezza delle foglie che si trovano sulla cima del ramo.

Dopo aver effettuato la potatura della lavanda, basterà procedere alla normale cura giornaliera, senza particolari accorgimenti.

Domande frequenti:

  • Come curare la lavanda secca?

    Se la lavanda presenta segnali di rinsecchimento, bisogna eliminare subito tutte le parti secche e controllare se la pianta è esposta a temperature troppo calde o fredde, oppure se ha bisogno di più acqua.

  • Come conservare la lavanda appena tagliata?

    La lavanda appena tagliata va legata in mazzi e appesa all’ombra a testa in giù, in un luogo ventilato, in modo che conservi il colore naturale dei fiori anche dopo l’essiccatura.

  • Come trattare la lavanda dopo la fioritura?

    Dopo la fioritura, si devono rimuovere tutti i fiori secchi e appassiti, così da stimolare la nuova vegetazione della pianta, oltre a ridare forma ai cespugli affinché si formino nuove foglie compatte.

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