Potatura di riforma del limone: cos’è e come eseguirla
Come modificare la forma del proprio albero di limone con una potatura di riforma? Qui vi spieghiamo in che periodo farla e come svolgerla correttamente
La potatura del limone scatena un dibattito molto acceso tra gli esperti del settore. A riguardo esistono infatti pareri alquanto discordanti: alcuni potano in autunno, mentre altri in inverno. Non
mancano poi esperti che prediligono la potatura in primavera. Molti procedono in tale operazione durante la fioritura, altri invece non fanno che considerare il limone come qualsiasi altro albero da frutto, che dev’essere dunque potato lontano dalla fioritura.
Se è vero che un il limone è un albero da frutto, occorre ricordare però che si tratta di un agrume, il che gli conferisce delle caratteristiche ben precise, differenziandosi dunque dagli altri alberi con frutti dolci. Molto dipenderà dalla propria esperienza e dai risultati ottenuti nel proprio orto o giardino. È importante studiare attentamente le caratteristiche del proprio albero di limoni, individuano il giusto periodo. Agire nella fase migliore vuol dire evitare traumi gravi ai rami, perché potare una pianta nel giusto periodo vuol dire renderla più resistente. Generalmente le stagioni preferibili per la potatura sono quelle caratterizzate da climi miti e stabili, non particolarmente freddi o caldi. La corteccia sarà più morbida, quindi più facile da trattare.
Potatura di riforma
La potatura del limone dev’essere necessariamente effettuata ogni anno. In questo modo si potrà ottenere una buona fioritura e dunque una soddisfacente fruttificazione. A seconda dei differenti momenti vissuti dalla propria pianta, sarà possibile effettuare svariate tipologie di interventi. Un sistema che muta in base all’età, ai risultati da voler ottenere e alle dimensioni della pianta.
Nei mesi di maggio e giugno è ad esempio possibile effettuare la potatura di riforma del limone. Il periodo corrisponde a quello in cui la pianta emette i nuovi getti. Con potatura di riforma si fa
riferimento all’eliminazione di tutte le parti ritenute superflue della pianta. Risulta necessario intervenire per riuscire ad arieggiarla e fortificarla, con particolare riferimento ai suoi rami più importanti.
I punti chiave della potatura di riforma
Il primo passo per una corretta potatura di riforma è l’eliminazione dei polloni. Con questo termine si fa riferimento a quei rami che salgono, alti, dal colletto, senza mostrare altre diramazioni. Occorre potarli per rafforzare la pianta, tagliandoli vicino al nodo, considerandoli come quelli che non arriverebbero mai a fruttificare. Gli attrezzi dovranno essere ovviamente sterilizzati, per poi procedere con tagli netti e decisi, per non danneggiare la buccia del ramo.
Ci si concentrerà, in seguito, sui rami che si incrociano tra loro, perché sfregandosi potrebbero danneggiarsi, soprattutto in ambienti particolarmente soggetti al vento. Dovendo fare una scelta,
si prediligerà quindi il ramo più forte. L’altro però non verrà tagliato alla base, bensì a circa 10 cm da essa.
Da eliminare anche i rami che crescono dirigendosi verso il centro della chioma. In loro assenza si otterrà una miglior arieggiatura e illuminazione della sezione interna. Questo passo però ha anche
un effetto strettamente estetico, rendendo una pianta più composta e armoniosa. L’ultima fase è anche la più importante: si dovranno accorciare i rami per farli rimanere alla stessa altezza, in modo tale da fortificandoli e aiutandoli a giungere a maturazione dei frutti.
Per saperne di più sulla potatura di riforma del limone e su come eseguirla, è consigliabile rivolgersi ad un esperto nel settore, potete richiedere un preventivo senza impegno su PG Casa.