Come progettare un giardino di 40 mq e valorizzare il panorama
Progettare un giardino di 40 mq è una sfida che richiede competenza e creatività: scopri le regole per valorizzare lo spazio con fiori e piante, parola di esperto
Andrea Musto
Landscaper - Architetto paesaggista
Un piccolo giardino e una vista mozzafiato sono due elementi sufficienti per creare uno spazio affascinante e di sicuro successo. Vediamo come valorizzarli e far si che anche 40mq siano il punto di partenza per sognare in grande. Indubbiamente tutta la progettazione e l’allestimento dovrà ruotare intorno al punto focale della vista sul paesaggio, o comunque sul landmark di cui non vogliamo perderci mai la presenza.
Progettazione giardino: creare il punto focale
Un giardino del genere potrebbe trovarsi già su un piccolo rilevato come una collina o un terrazzamento, con una visuale privilegiata verso il paesaggio, sia esso un lago, la campagna, un monte o perché no anche uno skyline cittadino; oppure potremmo trovarci in un giardino ai piedi di una montagna o in un centro urbanizzato su cui domina un elemento architettonico di pregio come un campanile storico, un castello o un grattacielo moderno.
Con elementi del genere che si percepiscono dallo spazio in questione sarà fondamentale consentire al fruitore del giardino non perdere la possibilità di godere della loro vista, canalizzando lo sguardo con alcuni accorgimenti progettuali che enfatizzeranno la presenza del focus visuale anche con pochi metri quadrati a disposizione.
Innanzitutto andrà capito qual è il punto migliore per godere della vista, e da qui progettare il resto, andando ad occludere parzialmente la vista all’intorno del giardino con siepi neutre, monospecifiche e formali proprio per non distogliere lo sguardo con altri elementi. La siepe potrà essere in Taxus baccata, un’aghifoglia sempreverde dal verde intenso, o in Carpinus betulus, latifoglia spogliante con vegetazione che persiste anche da secca nei mesi invernali, o ancora in Laurus nobilis piuttosto che Ligustrum lucidum, tutti arbusti di prima grandezza in grado di superare il paio di metri di altezza che dovrà avere la siepe da tenere sempre potata in forma.
Ovviamente la siepe andrà interrotta nel punto del cannocchiale ottico da mantenere libero. Un accorgimento interessante, proprio per enfatizzare maggiormente il punto di vista, sarà quello di dare una foggia a trapezio, o con un mezzo arco, alzando in questo modo il perimetro della “finestra” e incanalando maggiormente lo sguardo che verrà ingannato avvicinando il nostro focus visivo.
Sempre per definire la cornice della finestra, incanalando lo sguardo alla giusta altezza e distogliendolo da elementi di disturbo più in basso, si inserirà un secondo livello di siepe, sempre potata in forma, non più alta di un metro e venti, quasi fosse un parapetto vegetale, proprio alla base della nostra visuale, e questa potrà essere realizzata con arbusti dalla tessitura fogliare molto piccola e fitta, come dei Buxus sempervirens, degli Ilex crenata, o dei Berberis aurea che si protenderà anche oltre alla “finestra sulla vista” andando a svilupparsi in primo piano davanti alla sipe di perimetro del giardino.
Addirittura negli angoli potrà allargarsi, come fosse un parterre rinascimentale, lasciando spazio per delle fioriture stagionali magari posizionate in dei vasi a coppa che emergono dalla siepe, meglio se disposti in maniera simmetrica rispetto alla nostra “finestra”, oppure con erbacee perenni dalla fioritura colonnare come Digitalis purpurea, Acanthus spinosissima, Delphinium in varietà, o ancora rose (come le Iceberg), sempre selezionando corolle dai toni cerulei, rosati o bianchi che otticamente allargano lo spazio, riposano la vista e non distolgono lo sguardo con colori sgargianti.
Scegliere pavimento e arredi
Fondamentale sarà poi definire uno spazio pavimentato, di fronte alla nostra “finestra”, allestito con un piccolo salottino, un paio di poltrone, o un tavolo da bistrot con una coppia di sedie per poter contemplare in totale calma e relax la visuale che abbiamo magistralmente evidenziato con la nostra cornice vegetale.
Un ultimo punto, non del tutto scontato, è che una superficie così contenuta, a cui abbiamo sottratto spazio per questo doppio livello di siepe e per la zona pavimentata, non potrà essere trattata a prato tradizionale, in quanto non ci sarebbero le condizioni agronomiche per il corretto sviluppo del prato (poca illuminazione substrato presto “intasato” dall’apparato radicale delle siepi”, inoltre sarebbe veramente scomodo da mantenere. Quindi sarà opportuno optare per delle tappezzanti o delle specie che non necessitano tagli frequenti, come della Vinca major o minor, piuttosto che della Convallaria japonica o anche della Liriope in varietà.
Per quanto riguarda l’illuminazione serale, in uno spazio così piccolo, sarà sufficiente un punto luce soffuso nella zona di seduta, ed eventualmente due luci puntuali a valorizzare i due angoli del giardino.
In una situazione come questa il supporto di un professionista sarà utile per accompagnarvi nelle scelte migliori per la situazione specifica.
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