Riscaldamento a pavimento: quale pavimentazione scegliere?
Ecco i migliori materiali da utilizzare per il riscaldamento a pannelli radianti che garantiscono un’ottima conducibilità termica ed una diffusione di calore uniforme
Sono davvero molte le tipologie di materiali da utilizzare per il riscaldamento a pavimento. Si va dal parquet al marmo, dal gres porcellanato alla resina. Scopri in questo articolo le caratteristiche dei 4 materiali più adatti per il riscaldamento con pannelli radianti, la loro posa in opera e le normative a cui fare riferimento per le finiture superficiali.
Pavimento radiante: i 4 materiali migliori
Negli ultimi anni si sta riscoprendo sempre di più un sistema di riscaldamento radiante molto in voga tra gli anni ‘50 e ‘70. A differenza del passato però le tecnologie sono nettamente migliorate ed il funzionamento risulta molto più efficiente, con differenti vantaggi soprattutto da un punto di vista economico ed ambientale.
Seppur la spesa iniziale sia piuttosto cospicua (con prezzi superiori del 50% rispetto ai tradizionali sistemi di riscaldamento), essa è ammortizzabile nel breve termine grazie al notevole risparmio energetico.
Molti studi tecnici dimostrano che i consumi derivanti dall’utilizzo di un riscaldamento con pannelli radianti siano ridotti fino a circa il 30%. La possibilità, inoltre, di utilizzare le energie rinnovabili rappresenta un ulteriore vantaggio, in quanto per portare l’acqua, presente all’interno delle tubature sotto il pavimento, a una temperatura di circa 70 gradi, è necessario utilizzare un riscaldamento a gas o gasolio.
Infine, un vantaggio davvero importante, da un punto di vista non soltanto di interior design, è la possibilità di utilizzare pressoché qualsiasi tipologia di pavimento che si desideri, in quanto la resa termica non varia di molto in base al materiale utilizzato. In ogni caso, è assolutamente fondamentale che la posa in opera del pavimento radiante sia fatta da un professionista del settore che sappia fornirti una buona consulenza a riguardo.
Ecco qui di seguito i 4 materiali più adatti, caratterizzati da un’ottima conducibilità e che riescono a garantire il benessere termico in tutta la casa.
Riscaldamento a pavimento e parquet
Fino a qualche tempo fa sussistevano differenti dubbi a riguardo dell’utilizzo del legno come materiale per il riscaldamento radiante a pavimento. Tuttavia, è stato recentemente provato che il parquet è assolutamente idoneo con questo sistema.
Il parquet possiede, infatti, un elevato potere isolante e produce una piacevole sensazione di tepore quando si cammina, anche a piedi scalzi, per casa. Esso, inoltre, garantisce una diffusione uniforme di calore in tutta l’abitazione ed un tasso di umidità atmosferica equilibrato.
La posa in opera da parte di un professionista del pavimento radiante a parquet prevede l’incollaggio oppure la posa flottante, così da evitare che subentrino camere d’aria tra il massetto e i listini di parquet. I requisiti per la progettazione e l’installazione sono contenuti nella norma UNI 11317, aggiornata nel 2017.
Riscaldamento a pavimento e marmo
Il marmo è notoriamente una pietra naturale dall’ottima conducibilità termica. Inoltre, si tratta di uno dei materiali più utilizzati per i pavimenti. Esso, infatti, è presente in una varietà estetica e cromatica pressoché infinita. Inoltre risulta più facilmente lavabile e lucidabile rispetto ad altri materiali.
Il marmo, per via del suo spessore elevato, può compromettere, a differenza ad esempio del parquet, la capacità di trasmettere uniformemente il calore in casa.
Quando il professionista andrà ad effettuare la posa in opera dei pannelli radianti in marmo valuterà la temperatura della superficie del massetto: essa non dovrà essere superiore ai 27 gradi. Inoltre si accerterà che nell’ambiente in cui sarà installato l’impianto di riscaldamento a pavimento, la percentuale di umidità sia tra il 45% ed il 60%.
Per quanto riguarda le piastrellature ceramiche a pavimento, la normativa di riferimento è l’UNI 11493, dove sono contenute le istruzioni per la progettazione, l’installazione e la manutenzione.
Riscaldamento a pavimento e gres porcellanato
Il gres porcellanato presenta uno spessore più sottile rispetto al marmo, in alcuni casi anche di pochissimi millimetri. Risulta quindi uno dei materiali più adatti per il rivestimento del pavimento radiante.
Seppur il suo spessore sia estremamente ridotto, questo materiale è estremamente resistente. La stessa parola “grès” sta ad indicare che la massa ceramica è estremamente compatta (o greificata): essa è, infatti, il risultato di un impasto di argilla magra, poco refrattaria, cotta al forno e che raggiunge un alto grado di impermeabilità. Da quest’ultima caratteristica (che è anche uno dei parametri su cui si basa la classificazione UNI EN ISO), deriva appunto la sua grande resistenza alla flessione, ovvero una elevata tolleranza alla rottura, nonché un’elevata resistenza all’abrasione.
La posa del pavimento con pannelli radianti formati da grès porcellanato è molto semplice, il che consente l’installazione di grandi formati di questo materiale. La norma UNI 11493 definisce la qualità e le prestazioni di questo tipo di piastrellatura, fornendo regole ed istruzioni da osservare nella sua installazione, nell’impiego e nella manutenzione.
Riscaldamento a pavimento e resina
I pavimenti in resina sono perfetti conduttori di calore: è assolutamente da provare l’esperienza di camminare a piedi nudi su una superficie del genere. Inoltre la resina per pavimenti è un materiale estremamente elastico: essa risponde in maniera positiva agli sbalzi termici, evitando spaccature ed altre lesioni.
Non vi è alcuna controindicazione alla posa in opera della resina per pavimenti radianti: è possibile disporla anche su fondi preesistenti, senza alcuna necessità di smantellarli. La norma UNI 10966:2007 riguarda specificamente i rivestimenti in resina per pavimentazioni e contiene tutte le istruzioni necessarie per la progettazione e l’esecuzione.
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