Utilizzo, colorazione e costi del cocciopesto
Scopri le caratteristiche, i colori ed il prezzo del cocciopesto, un materiale edilizio antico, utilizzato come rivestimento impermeabile per pavimenti e pareti
Mario Pignatiello
Capo Cantiere
Il cocciopesto è un rivestimento che nasce nell’antichità. Forse già usato dai Fenici, sicuramente venne adoperato dagli antichi Romani, che ne sfruttavano le caratteristiche idrauliche.
Oggi possiamo ancora vedere l’uso che i Romani ne facevano in costruzioni come acquedotti, fognature, cisterne e strade, ovvero in strutture che richiedessero una buona impermeabilizzazione. Nelle abitazioni, poi, veniva utilizzato sia per i pavimenti sia per le pareti.
Che cos’è il cocciopesto
L’intonaco cocciopesto ha una composizione che si basa sull’unione di calce area con laterizio frantumato così minuziosamente da diventare polvere. È proprio la presenza del laterizio a dare impermeabilità all’intonaco e a renderlo adatto a tutti quegli usi in cui sono necessarie proprietà idrauliche.
I romani lo usavano ampiamente anche in relazione alla sua colorazione: poiché il laterizio era ottenuto da scaglie di mattoni, il cocciopesto aveva una colorazione rossa bruna o rosso gialla a seconda del grado di cottura dei mattoni e del contenuto di scorie.
Oggi il cocciopesto viene prodotto a livello industriale unendo polveri di laterizi da pasta molle con calce aerea e sabbia.
Usi del cocciopesto
Il cocciopesto attualmente viene utilizzato per le sue caratteristiche idrauliche ed estetiche, grazie alle quali non solo è considerato una buona scelta negli ambienti umidi, ma anche nel restauro del patrimonio edilizio. Il suo aspetto estetico molto particolare, infatti, fa sì che sia adatto a questo tipo di attività, in quanto garantisce un risultato del tutto gradevole, senza intaccare le costruzioni originarie.
Inoltre, l’impasto del cocciopesto garantisce una perfetta adesione al supporto e una notevole elasticità: motivo per cui si riduce il rischio di crepe anche negli ambienti più umidi. Infine, l’elevata traspirabilità e la resistenza a muffe e funghi, oltre al piacevole aspetto rustico, fanno sì che oggi venga usato sempre più frequentemente anche negli ambienti interni.
Cocciopesto: quali colori si possono scegliere
Se già nell’antichità si giocava con le tonalità del rosso-giallo-bruno, ottenendo piacevoli effetti estetici, oggi si possono trovare colorazioni e finiture di vario genere. Al cocciopesto intonaco, per esempio, si possono aggiungere terre che aumentano le gradazioni di colori, fino all’ocra e al verde. Inoltre, si possono scegliere pregevoli finiture sfruttando l’alternanza di colori oppure aggiungere inserti di materiali come vetro, paglia e sassi.
Esistono altri processi di lavorazione attraverso i quali si aggiungono all’impasto ossidi o marmorizzazioni, che permettono di variare il colore fino a ottenere ampie gamme di verdi e azzurri-blu. In quel caso il cocciopesto viene sottoposto a processi di levigatura e a trattamenti con oli che lo rendono particolarmente piacevole al tatto. Questa lavorazione viene usata generalmente per pavimenti e in sostituzione delle piastrelle.
Cocciopesto: prezzo
Oltre alle interessanti caratteristiche, uno dei motivi per cui oggi il cocciopesto è piuttosto utilizzato è il costo abbordabile. Un sacco da 25 kg ha un prezzo che si aggira, a seconda delle zone e dei rivenditori, tra i 10 e i 15 euro, poco più di un intonaco tradizionale. Considerato i vantaggi che porta, è probabile che nel tempo i soldi spesi si rivelino un buon investimento. È però sempre opportuno affidarsi per la posa a un professionista in grado di far rendere al meglio le caratteristiche di questo materiale. Richiedi un preventivo senza impegno.