5 lavori in condominio che puoi fare col Superbonus
Vuoi migliorare i consumi e il comfort del condominio? Scopriamo quali interventi fare con il Superbonus nel 2024 per migliorare le prestazioni energetiche
Alessia Mancini
Content manager e blogger
Nel 2024, il Superbonus rimane un’opportunità cruciale per i condomini desiderosi di migliorare le prestazioni energetiche dei loro edifici. Nonostante l’aliquota sia ridotta al 70%, questo incentivo fiscale rimane un mezzo prezioso per implementare lavori di riqualificazione energetica che possono portare a significativi risparmi sui consumi e migliorare il comfort abitativo.
Scopriamo 5 lavori in condominio che possono essere realizzati utilizzando il Superbonus, esplorando le modalità per sfruttare al meglio questo incentivo e ottenere vantaggi a lungo termine per tutti i condomini coinvolti.
Interventi di isolamento termico
L'installazione del cappotto termico è tra gli interventi trainanti del decreto Rilancio. Praticamente, con questo intervento, puoi ottenere il SuperEcobonus che, fino al 2022, ti permetteva di detrarre il 110%, aliquota poi scesa al 90% nel 2023, al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Il requisito base per poter usufruire di questo incentivo è che almeno il 25% delle pareti opache, verticali, orizzontali o inclinate, venga isolato, senza contare gli infissi.
In più, trattandosi di un intervento trainante, permette di far rientrare nell'agevolazione anche interventi secondari come l'installazione di infissi, la caldaia a condensazione, il solare termico, i pannelli fotovoltaici, le colonnine di ricarica per auto elettriche, e così via.
Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni
Il Superbonus consente di sostituire gli impianti termici esistenti, destinati al riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria, con dispositivi e sistemi a maggiore efficienza energetica, come caldaie a condensazione, pompe di calore, sistemi ibridi, impianti a biomassa, collettori solari termici, microcogeneratori e teleriscaldamento. Questo intervento deve comportare la completa o parziale sostituzione dell'impianto di climatizzazione invernale preesistente, e non deve essere considerato come una nuova installazione o un'aggiunta/integrazione.
Interventi antisismici
Le opere di adeguamento sismico incluse nel Superbonus sono comunemente conosciute come Sismabonus. Questo incentivo è progettato per migliorare il patrimonio immobiliare nelle zone sismiche 1, 2 e 3 e prevede inoltre che gli interventi antisismici (analogamente all'Ecobonus) riguardino edifici o unità immobiliari già esistenti, escludendo quelli realizzati in fase di nuova costruzione.
Il Sismabonus classico, valido per le spese sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2024, offre una detrazione del 50%. Questa detrazione è calcolata su un massimo di 96mila euro per unità immobiliare (per anno), da ripartire in cinque quote annuali di pari importo. Tuttavia, la detrazione aumenta al 70% o all'80% quando gli interventi comportano una riduzione del rischio sismico di una o due classi e quando riguardano le parti comuni di edifici condominiali, con un'aliquota del 80% o dell'85%.
Lavori di eliminazione delle barriere architettoniche
Inizialmente, il Decreto Rilancio non prevedeva l'accesso al Superbonus per gli interventi volti all'eliminazione delle barriere architettoniche, ovvero quei lavori che mirano a rendere gli ambienti accessibili alle persone con disabilità. Questi interventi includono, ad esempio, l'installazione di ascensori o montacarichi, la realizzazione di rampe per disabili, elevatori esterni e pedane elevatrici e di qualsiasi altro dispositivo in grado di migliorare la mobilità interna ed esterna delle abitazioni per le persone con disabilità grave.
Grazie ai successivi decreti, questi lavori possono essere agevolati con il Superbonus. Tuttavia, trattandosi di interventi trainati, per usufruire di tale agevolazione è necessario che siano eseguiti congiuntamente a lavori di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale preesistenti, comunemente noti come "interventi trainanti".
L’installazione di impianti solari fotovoltaici
Il Superbonus, essendo destinato alla riqualificazione energetica degli immobili civili, copre anche l'installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo, ai fini di migliorare la classificazione energetica degli edifici e, di conseguenza, ridurre le emissioni di CO2.
La detrazione è applicabile su un totale di spese non superiore a 96mila euro e, comunque, entro il limite di 2.400 euro (ridotto a 1.600 in caso di ristrutturazione edilizia) per ogni kilowatt di potenza nominale dell'impianto solare fotovoltaico. Per quanto riguarda i sistemi di accumulo da abbinare al fotovoltaico, vi è un limite massimo di spesa di 1.000 euro per ogni kilowattora di capacità di accumulo.
Per poter beneficiare beneficiare della detrazione, l'impianto fotovoltaico deve essere abbinato a uno dei tre interventi trainanti specificati dal Decreto, che includono l'isolamento termico delle superfici opache dell'edificio mediante la realizzazione del cappotto termico, la sostituzione dell'impianto di riscaldamento con soluzioni più efficienti, o interventi antisismici per migliorare la sicurezza dell'edificio in caso di terremoto, escludendo la zona sismica 4, la meno pericolosa.