A che ora possono iniziare i lavori in condominio?
I lavori in condominio possono essere causa di conflitti, soprattutto in merito al rispetto degli orari: ecco cosa dice la legge e a che ora possono iniziare
Raffaella Festari
Content Marketing Specialist
- Lavori edili in condominio: quali orari impone la legge?
- Lavori edili rumorosi e silenziosi: che differenza c'è?
- Orari lavori condominiali non rispettati: cosa fare?
A che ora possono iniziare i lavori in condominio?
Questa è una domanda che spesso si pongono i residenti di edifici multifamiliari, dove la gestione degli orari dei lavori può diventare un punto di contesa. Vivere in condominio significa condividere spazi e servizi comuni con i vicini di casa, e uno dei principali aspetti da regolare è sicuramente quello dei lavori di ristrutturazione, manutenzione o qualsiasi altra attività che possa generare rumore o disagio per gli altri condomini.
In questo articolo, facciamo una panoramica sulle leggi e le regole che stabiliscono gli orari consentiti per i lavori in condominio, facendo chiarezza su una questione spesso fonte di tensioni e litigi tra vicini di casa.
Lavori edili in condominio: quali orari impone la legge?
Quando si tratta di lavori di ristrutturazione in condominio, una delle principali preoccupazioni dei residenti è spesso legata agli orari in cui tali lavori possono essere effettuati. La buona notizia è che esistono delle regole che disciplinano questa materia, pur non essendoci una normativa nazionale specifica che stabilisce fasce orarie fisse. Vediamo quali sono le principali fonti normative da tenere in considerazione:
- Regolamento comunale: il primo riferimento normativo da prendere in considerazione quando si tratta di stabilire gli orari per i lavori edili in condominio è il regolamento del Comune in cui si trova l’edificio. È importante sottolineare che tali regolamenti possono variare da Comune a Comune, quindi è fondamentale consultare le disposizioni locali per ottenere informazioni precise sugli orari consentiti. Tuttavia, i Comuni più piccoli potrebbero non disporre di regolamento specifico che disciplina le attività rumorose. In tali circostanze, si applica il regolamento del capoluogo di provincia.
- Regole del condominio: i regolamenti condominiali rappresentano un altro aspetto importante da considerare. Tuttavia, queste norme devono necessariamente conformarsi a quanto stabilito dal regolamento comunale. In condomini con più di 10 condòmini, è obbligatorio avere un regolamento condominiale, ma le disposizioni in esso contenute non possono imporre orari o limitazioni diversi da quelli stabiliti dal Comune. In altre parole, le delibere del Comune hanno la priorità rispetto a quelle del condominio. Tuttavia, i condomini con un regolamento contrattuale, sottoscritto da tutti gli acquirenti al momento della compravendita o approvato in forma scritta con l’unanimità dei consensi, possono avere disposizioni diverse da quelle del Comune. In questo caso, il regolamento contrattuale può prevedere orari specifici per i lavori edili in condominio, purché siano stati concordati da tutti i condomini.
In linea di massima, è consentito eseguire lavori edili in condominio tra le 8:00 e le 12:30/13:00 e tra le 15:00/15:30 e le 18:30/19:00, fatta eccezione per la domenica e i giorni festivi (evidenziati in rosso sul calendario).
Lavori edili rumorosi e silenziosi: che differenza c’è?
Quando si intraprende un progetto di ristrutturazione o dei lavori edili in un condominio o in prossimità di altri appartamenti, uffici o negozi, è essenziale comprendere la differenza tra lavori rumorosi e lavori silenziosi e rispettarne le norme stabilite dai regolamenti comunali. Questa distinzione è fondamentale per mantenere la pace e il rispetto tra i residenti e garantire il quieto vivere durante il processo di ristrutturazione.
Molti Comuni operano una distinzione tra le lavorazioni di un cantiere in base al loro livello di rumorosità, creando una distinzione chiara tra opere rumorose e non rumorose. In pratica, ciò significa che le imprese possono eseguire lavori rumorosi solo in determinate fasce orarie.
Per esempio, un’impresa può iniziare i lavori in cantiere anche alle 8 del mattino, ma se intende utilizzare attrezzature rumorose come un martello demolitore, oppure abbattere un tramezzo o demolire il massetto, dovrà aspettare almeno le 9 per farlo. Inoltre, le delibere comunali possono stabilire ulteriori restrizioni, come limitazioni orarie più rigide per l’uso di macchinari che superano una determinata soglia di decibel.
D’altro canto, le opere edili “silenziose”, come le tinteggiature o l’installazione di sanitari, possono essere svolte durante le fasce orarie standard senza restrizioni particolari. Questo significa che, se l’impresa è ben organizzata e rispetta le regole stabilite, la ristrutturazione di un appartamento non subirà rallentamenti significativi.
Rispettare queste regole è essenziale non solo per evitare possibili sanzioni da parte delle autorità locali ma anche per mantenere un clima di convivenza armoniosa con i vicini durante i lavori edili. Una comunicazione chiara e il rispetto delle normative sono fondamentali per garantire una buona convivenza e un processo di ristrutturazione senza intoppi. A questo proposito, ti consigliamo di apporre nell’androne del palazzo un cartello per avvisare gli altri condomini circa l’inizio e la fine dei lavori, informandoli su orari, appartamento interessato, nome dell’impresa e recapiti.
Orari lavori condominiali non rispettati: cosa fare?
Quando si riscontrano problemi legati al mancato rispetto degli orari di lavoro stabiliti dal Comune, è importante sapere come affrontare la situazione in modo adeguato. Ecco alcune soluzioni da tenere in considerazione:
- Comunicazione all’amministratore: la prima mossa da fare è rivolgersi all’amministratore del condominio, tramite una comunicazione scritta, preferibilmente via mail, oppure verbalmente tramite una chiamata telefonica. L’amministratore avrà il compito di agire come intermediario tra i condomini e l’impresa responsabile dei lavori. L’obiettivo è risolvere il problema in modo pacifico e cooperativo.
- Coinvolgimento della Polizia Municipale: se, nonostante gli sforzi dell’amministratore, la situazione non si risolve e i lavori continuano a violare gli orari stabiliti, è possibile rivolgersi alla Polizia Municipale. Quest’ultima può effettuare un controllo acustico per verificare se i livelli di rumore siano superiori a quanto consentito dalla legge. Infatti, l’art. 844 del Codice Civile prescrive che qualsiasi tipo di rumore in condominio deve rispettare il limite della normale tollerabilità.
- Azione legale: se, nonostante tutti gli sforzi di dialogo e le azioni delle autorità competenti, la situazione non si risolve, è possibile intraprendere un’azione legale per far valere i propri diritti.
In situazioni complesse o ricorrenti legate al mancato rispetto degli orari di lavoro nei condomini, è fondamentale considerare l’aiuto di un professionista esperto in amministrazione immobiliare, che possa prevenire e gestire al meglio queste problematiche.
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