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Bonus risparmio energetico casa 2024: il nuovo ruolo delle ESCo

A partire dal 2025 il panorama dei bonus edilizi cambierà radicalmente: scopriamo quale ruolo avranno le ESCo e quali sono i vantaggi per i committenti

Ultimo aggiornamento 13-12-2023
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Nei prossimi anni assisteremo ad un cambiamento significativo nel panorama dei bonus fiscali per il risparmio energetico in ambito domestico. Le Energy Service Company (ESCo), già affermate nel settore dell’efficienza energetica, stanno per assumere un ruolo ancora più centrale in questa trasformazione. Queste società specializzate, conosciute per la loro capacità di offrire soluzioni chiavi in mano per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, saranno fondamentali nell’attuazione delle nuove politiche governative.

Approfondiamo il nuovo ruolo delle ESCo nel contesto dei bonus per il risparmio energetico domestico del 2024, mettendo in luce come queste aziende contribuiranno a rendere più sostenibili ed efficienti le nostre abitazioni.

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Cosa sono e come funzionano le ESCo

Le Energy Service Company, o ESCo, rappresentano una soluzione chiavi in mano per l’efficientamento energetico. Queste società si distinguono per la loro capacità di offrire servizi di ottimizzazione energetica, in cambio di un corrispettivo, che si basa sull’incasso di una parte dei risparmi energetici generati dall’intervento per un determinato numero di anni.

Uno dei punti di forza delle ESCo è che si fanno carico di di tutti i costi e dei relativi rischi legati all’intervento. Questo significa che non solo analizzano le potenzialità di risparmio energetico, ma si occupano anche della progettazione e dell’implementazione delle soluzioni. Il loro guadagno è strettamente legato alla quota di risparmio energetico generato grazie all’intervento stesso.

Per entrambe le parti coinvolte, cliente e ESCo, è fondamentale che il risparmio energetico sia calcolato e progettato in modo accurato, al fine di garantire una sostenibilità a medio-lungo termine. Le ESCo si occupano anche della supervisione costante delle prestazioni dei sistemi implementati e della loro manutenzione, contribuendo così a mantenere nel tempo gli obiettivi di efficienza energetica.

Efficientamento energetico: i lavori spetteranno alle ESCo

Il panorama dei bonus fiscali per il risparmio energetico è destinato a subire delle modifiche significative, anche se tali cambiamenti non sembrano essere previsti prima del 2025. Secondo quanto anticipato, le agevolazioni non saranno più erogate direttamente ai contribuenti, ma piuttosto i lavori saranno eseguiti dalle ESCo in base a accordi stipulati con un partner operativo che il governo dovrà individuare.

Attualmente, in Italia, esistono 1025 ESCo certificate, riconosciute anche da Accrdia, l’Ente italiano di accreditamento. Tradizionalmente, le ESCo si concentrano su grandi edifici strumentali, come palazzi per uffici di grandi dimensioni, ma negli ultimi anni hanno esteso la loro offerta di servizi anche ai condomini.

Tuttavia, emerge un potenziale punto debole nel progetto, almeno in base alle anticipazioni. L’intenzione sarebbe quella di erogare i contributi solo alle famiglie con un reddito inferiore a una determinata soglia. Sebbene possa sembrare un passo verso la giustizia sociale, nella pratica questa strategia potrebbe scontrarsi con il fatto che i risultati più significativi in termini di risparmio energetico si ottengono attraverso interventi che coinvolgono l’intero edificio anziché singole unità immobiliari. Di conseguenza, è improbabile che i condomini accettino di avviare costosi lavori solo per beneficiare delle famiglie a reddito più basso.

Le novità dovrebbero entrare in vigore a partire dal 1° gennaio 2025, e le azioni necessarie per implementare queste modifiche dovrebbero impegnare la prima metà del prossimo anno. Resta da vedere come si svilupperanno queste iniziative e come influenzeranno il settore dell’efficientamento energetico in Italia.

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