Bonus ristrutturazione e Bonus casa: come usare il nuovo portale ENEA e scadenza 2024
ENEA lancia un nuovo portale per semplificare le procedure per ottenere le detrazioni dei Bonus casa: scopriamo i requisiti, le scadenze e il funzionamento
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Lavori di efficientamento energetico: attivo il nuovo portale ENEA
- Comunicazione ENEA: scadenza e mancata comunicazione
- Ecobonus e Bonus ristrutturazione: i documenti da inviare all'ENEA
- Ecobonus e Bonus casa: gli interventi ammessi dall'ENEA
Il Bonus ristrutturazione e il Bonus casa sono degli incentivi preziosi per chi desidera migliorare la propria abitazione, soprattutto dal punto di vista dell’efficienza energetica. Per facilitare le procedure necessarie per ottenere i benefici fiscali, l’ENEA ha lanciato il nuovo portale per la presentazione delle pratiche. Scopriamo il funzionamento, i requisiti e le scadenze per usufruire delle detrazioni fiscali relative ai Bonus casa.
Lavori di efficientamento energetico: attivo il nuovo portale ENEA
A partire dal 26 gennaio, è stato attivato un nuovo portale che consente di inoltrare all’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, le segnalazioni relative ai lavori di riqualificazione con data di completamento prevista nel 2024. Per utilizzare questo servizio online, è necessario effettuare l’autenticazione mediante Spid o Cie. Il link è il seguente:
All’interno del portale telematico, i contribuenti hanno la possibilità di comunicare la conclusione dei lavori sia per quanto riguarda l’Ecobonus, che comprende interventi per migliorare l’efficienza energetica (come previsto dalla Legge 296 del 2006), sia per il Bonus ristrutturazione, che riguarda interventi finalizzati al risparmio energetico e all’uso di fonti energetiche rinnovabili (ai sensi dell’articolo 16 bis del decreto del Presidente della Repubblica 917 del 1986).
Comunicazione ENEA: scadenza e mancata comunicazione
Le prime comunicazioni alla nuova piattaforma dell’Enea devono essere inviate entro il 25 aprile 2024 (e successive date di scadenza). Queste pratiche riguardano gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica sugli edifici per i quali sono stati concessi incentivi sotto forma di bonus. In particolare, è previsto che la comunicazione debba avvenire entro 90 giorni dalla data di conclusione dei lavori. Per coloro che hanno concluso i lavori nei primi giorni di gennaio, il conteggio dei 90 giorni inizia a partire dal 26 gennaio 2024, data in cui è stata resa disponibile la nuova piattaforma Enea.
È importante notare che eventuali ritardi nella comunicazione hanno effetti diversi a seconda del tipo di bonus utilizzato per i lavori. Nel caso del Bonus casa, come stabilito dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 46/E del 18 aprile 2019, il ritardo nella comunicazione non comporta la perdita degli incentivi già maturati. Tuttavia, per l’Ecobonus, il mancato invio delle informazioni all’Enea entro il termine di 90 giorni comporta la perdita del bonus. Per rimediare a questa situazione, è possibile fare ricorso alla remissione in bonis, che era possibile fino al 30 novembre dell’anno precedente, nel 2023.
Ecobonus e Bonus ristrutturazione: i documenti da inviare all’ENEA
Per quanto riguarda l’Ecobonus, è necessario inviare all’Enea, entro 90 giorni dalla conclusione dei lavori, le informazioni contenute nell’Attestato di Prestazione Energetica, utilizzando l’allegato A del Decreto Ministeriale del 19 febbraio 2007, insieme alla scheda informativa (allegato E o F) relativa agli interventi effettuati.
La stessa regola si applica anche al Bonus ristrutturazione al 50%. Si tratta di un obbligo che riguarda esclusivamente gli interventi che comportano un risparmio energetico e l’uso di fonti energetiche rinnovabili. In questo secondo caso, la comunicazione deve essere effettuata entro 90 giorni dalla data di conclusione dei lavori.
Ecobonus e Bonus casa: gli interventi ammessi dall’ENEA
Chi ha sostenuto spese per l’Ecobonus entro il 31 dicembre 2024 potrà beneficiare di una detrazione fiscale, solitamente del 65%, ma con alcune eccezioni che prevedono una detrazione del 50%. Queste eccezioni includono l’acquisto e l’installazione di finestre con infissi, schermature solari, impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse e la sostituzione di caldaie a condensazione di classe A o generatori alimentati da biomasse (con una detrazione del 65% se dotati di sistemi di termoregolazione avanzati).
L’Ecobonus è soggetto a un limite di spesa compreso tra 40mila e 60mila euro per unità immobiliare. È importante notare che questa agevolazione può salire fino all’80% nel caso di ristrutturazioni di edifici situati in zone terremotate, ma verrà applicata solo se i lavori migliorano la classe di rischio sismico.
Il Bonus ristrutturazione rimane disponibile anche nel 2024 grazie a una proroga. In questo caso, è prevista una detrazione del 50% spalmata su 10 anni per le spese relative a lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, con un limite massimo di 96mila euro per unità immobiliare. Questo incentivo copre la sostituzione di tetti, infissi esterni, serramenti e persiane, nonché modifiche al materiale o alla tipologia degli infissi. Tuttavia, è importante tenere presente che dal 17 febbraio 2023 non è più possibile utilizzare lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta.
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