Bonus Ristrutturazione: cosa succede se si vende casa?
Chi ha ottenuto il bonus ristrutturazione ma poi decide di cedere una quota dell'immobile rimane comunque beneficiario dell'agevolazione? Ecco cosa risponde il Fisco
Alessandro Speziali
Dottore in Economia
Negli ultimi anni le agevolazioni mirate a incentivare le ristrutturazioni edilizie hanno avuto molto successo: sono tanti i cittadini italiani che, approfittando di un importante sconto, hanno deciso di riqualificare un immobile e investire in una serie di interventi.
Il Bonus Ristrutturazione è stato poi rinnovato con la Legge di Bilancio 2021 e insieme ad altri provvedimenti simili, come il Superbonus 110% o l’Ecobonus, consente agli italiani di risparmiare sui lavori in casa. Ma ora l’Agenzia delle Entrate chiarisce un nuovo e importante quesito: chi ha ottenuto il Bonus Ristrutturazioni poi comunque mettere la casa in vendita? Questa è la domanda posta da un contribuente a Fisco Oggi, rubrica gestita dall’Agenzia dedicata alle domande sui contributi statali. Ecco come ha risposto l’ente.
Bonus Ristrutturazione: si può vendere una quota della casa ristrutturata?
L’Agenzia delle Entrate ha rassicurato il contribuente che poneva la seguente domanda legata al Bonus Ristrutturazione:
“Sto usufruendo della detrazione del 50% per una ristrutturazione edilizia fatta nel 2016 sull’abitazione di mia proprietà. Se vendo il 50% dell’immobile le rate residue di detrazione spettano all’acquirente?”
Il Fisco ha chiarito che la vendita di una quota non determina il trasferimento della detrazione. Infatti, il trasferimento del Bonus si applica solo quando si vende o cede l’intero immobile a un altro proprietario, ovvero quando si cede il 100% e non il 50%.
Quindi, nel caso si venda una quota dell’abitazione interessata, le rate rimanenti del bonus ristrutturazioni arrivano al beneficiario originario, colui che ha sostenuto e rendicontato le spese. C’è solo un caso in cui il residuo passano all’acquirente nel caso in cui quest’ultimo diventi proprietario esclusivo dell’immobile (a meno che nell’atto non sia esplicitamente dichiarato).
Insomma, chi vende solo una quota non ha problemi, perchè comunque rimane proprietario dell’immobile, mentre occorre fare molta attenzione nel caso in cui si cambi radicalmente proprietà.
Bonus Ristrutturazione: in cosa consiste
Il Bonus Ristrutturazione consiste in una detrazione fiscale del 50% sulle spese ammissibili sostenute, fino a una detrazione massima di 48 mila euro che viene rimborsata in 10 anni. L’investimento massimo detraibile è invece di 96 mila euro.
Tutti i dettagli riguardanti l’agevolazione sono inseriti nella Legge di Bilancio, dove viene chiarito che si può richiedere la detrazione fino al 31 dicembre 2021. Tra le spese ammesse ci sono quelle di manutenzione ordinaria e straordinaria e possono riguardare il singolo immobile oppure le parti comuni di un condominio. Ci sono diverse motivazioni per cui si può chiedere il bonus: dal rifacimento dei servizi igienici, fino alla realizzazione di un ascensore, ma anche di un garage o box. Inoltre, chi ha chiesto e ottenuto il Bonus Ristrutturazione può anche chiedere il Bonus Mobili ed Elettrodomestici, poichè i due sono cumulabili.
Insomma, si tratta di una vera e propria opportunità per migliorare la propria abitazione. Non rimane, quindi, che chiedere una serie di preventivi alle ditte di ristrutturazione per comprendere qual è la spesa per realizzare la casa dei propri sogni.