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Chiudere balcone: quali permessi servono?

Chiudere il balcone senza permessi non è semplice: quando si ampia la volumetria della casa bisogna chiedere particolari autorizzazioni. Ecco quali sono

Ultimo aggiornamento 21-05-2024
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Nel 2015 ottiene la laurea magistrale in Architettura e ingegneria edile all'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Durante il corso degli studi non sono mancate esperienze lavorative all'estero che hanno contribuito a rafforzare le conoscenze acquisite durante il percorso universitario. Dopo ...
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Il balcone è uno degli ambienti più flessibili della casa: è uno spazio aperto che si adatta a ogni situazione. Per esempio, può essere arredato con un tavolo e delle sedie per creare un piccolo angolo relax, dove leggere, pranzare o anche lavorare nella bella stagione. In alternativa, si può arricchire con piante e fiori, trasformandolo in un mini-giardino. Nonostante nasca come uno spazio aperto, all’occorrenza si può essere chiuso con una vetrata o altra soluzione. Ma per chiudere il balcone sono necessari dei permessi. Ecco quali sono.

Come chiudere un balcone

Le soluzioni per chiudere un balcone, anche con ringhiera, sono diverse. Si può optare per una semplice tenda, ma anche per una tettoia, pergolato o nei casi più complessi con una vetrata che permette addirittura di aggiungere una stanza in più. Si tratta, infatti, di una struttura fissa, che non può essere rimossa facilmente. Nata quindi per durare nel tempo. Di fatto, quando si esegue un lavoro di questo tipo si aumenta la volumetria della casa e quindi è soggetto a vincoli.

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Per Legge, nella struttura portante non è possibile aggiungere della muratura, quindi bisogna agire senza troppe complicazioni, affidandosi al legno o anche al pvc. Questi materiali, infatti, possono essere installati in poco tempo, resistono agli agenti atmosferici e trattengono il calore. Per migliorare la protezione e la sicurezza si può anche optare per una vetrata con doppio vetro.

Permessi per chiudere il balcone in condominio

Chiudere il balcone non richiede interventi particolari e le soluzioni sul mercato sono adatte a ogni esigenza, gusto e budget. Naturalmente, bisogna affidarsi a una ditta specializzata, che possa eseguire il lavoro in modo professionale, sicuro e in breve tempo. Per quanto riguarda i permessi, sono diversi per quanto riguarda il condominio e la casa indipendente. Chiudere il balcone senza permessi in condominio è quasi impossibile. Infatti, prima di procedere a qualsiasi intervento che riguardi la facciata bisogna tenere conto anche del parere degli altri abitanti del plesso. Per sapere quali sono le regole in vigore nel proprio palazzo o complesso bisogna sempre consultare il Regolamento Condominiale, soprattutto le indicazioni legate al decoro architettonico dell’edificio.

Se nel Regolamento Condominiale è richiesta l’autorizzazione del condominio presentando un disegno dei lavori, allora si dovrà avere l’approvazione dell’assemblea e bisognerà metterla nero su bianco nel verbale, in modo da evitare malcontenti o altri disagi. Infatti, agendo in modo silenzioso, il rischio è che ad opera ultimata, il condominio contesti l’opera e si rivolga a un tribunale per distruggere i lavori. Ricordiamo che se la chiusura della veranda comporta un aumento della volumetria, bisogna anche ricontare le quote millesimali.

Permessi per chiudere il balcone in una casa singola

Il secondo caso, riguarda la casa indipendente. In questo caso non è necessario richiedere l’autorizzazione di nessuno, se non del Comune. Infatti, qualora si aumentasse la volumetria della casa (questo vale anche per l’immobile in condominio) è sempre necessario effettuare l’apposita comunicazione al Comune in cui è situata l’abitazione. L’ente comunale procederà quindi a rilasciare il permesso di costruire. Ogni Comune ha le sue regole. Nel caso in cui un edificio abbia un particolare valore storico, architettonico o ambientale, occorre richiedere anche l’autorizzazione della Sovrintendenza ai beni culturali.

Nel caso in cui la struttura sia facilmente removibile, come una tenda o una pergotenda, non è necessario chiedere alcun permesso. Infatti, la struttura costituisce un arredo esterno e non permette di aumentare la volumetria della casa.

Nel caso in cui non si rispettino le regole e non si chiedano i permessi quando necessari, si incorre nel reato di abuso edilizio. Questo reato comporta la rimozione della struttura oltre a una sanzione che può arrivare a un massimo di 10.329 euro e nei casi più gravi la detenzione fino a due anni.

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