Come eliminare le barriere architettoniche con Superbonus 110%
Col Superbonus 110% si risparmia sull'eliminazione di barriere architettoniche anche in assenza di disabili e over 65 che vivono in condominio
Giuseppe Sorrenti
Architetto
Una delle più importanti novità del Superbonus 110%, introdotta nel 2021, è l’inclusione degli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche, applicabile anche agli edifici in cui non risiedono persone disabili o anziani over 65. A partire dal 2024, l’aliquota di detrazione per il Superbonus 110% è stata ridotta al 70% per i lavori condominiali, e scenderà ulteriormente al 65% nel 2025. Questa modifica è stata confermata dal Ministro dell’Economia in risposta a un’interrogazione alla Camera da parte dell’onorevole Gian Mario Fragomeli. Cosa è stato deciso e quali sono le modifiche che interessano la maxi-agevolazione? Facciamo chiarezza.
- Abbattere le barriere architettoniche con il 110%: esempi
- Superbonus 110% per abbattere le barriere architettoniche: le condizioni
- Superbonus 110% e barriere architettoniche: tipologia di intervento
- Superbonus 110%: caratteristiche degli interventi trainati e trainanti
Abbattere le barriere architettoniche con il 110%: esempi
Da tempo le leggi cercano di venire in aiuto alle persone disabili o over 65 con un’edilizia pubblica (ma anche privata) sempre più a misura di tutti, e questi incentivi coinvolti nel Superbonus 110 lavorano nella stessa direzione. Il concetto è quello di arrivare a rendere ogni edificio perfettamente attrezzato e accessibile a chiunque. Ma cosa sono esattamente le barriere architettoniche? Si può fare qualche esempio:
- scale e scalini
- rampe
- porte strette
- corridoi stretti
- alcuni tipi di parapetti
- sentieri con ghiaia
- sentieri con pavimentazione dissestata
- elementi del bagno come lavandini, WC, docce, vasche e distanza tra i sanitari
- elementi della cucina come fornelli, tavoli, sedie, frigoriferi e distanza tra gli elettrodomestici e gli arredi
- elementi della camera da letto come altezza letti, spazio tra letto e comodino ecc
- elementi del soggiorno come mobili (meglio che abbiano angoli arrotondati), divani, tavoli, distanza tra i mobili, ecc.
In altre parole il Superbonus dà un aiuto a chi prevede di rendere gli elementi della propria casa accessibili e utilizzabili da tutti, non vedenti, persone sulla sedia a rotelle, persone con una mobilità ridotta. Come eliminare le barriere architettoniche con la 110? Per rendere la propria a casa accessibile a tutti, si possono coinvolgere degli architetti o delle imprese di ristrutturazione edilizia che porteranno la casa a essere più moderna e al passo con i tempi. Ad esempio, con elementi come l’ascensore, il montascale, scivoli con una pendenza non superiore all’8% e così via. Questo permetterà di detrarre le spese, beneficiando dell’aiuto dello Stato per una parte dei costi.
Superbonus 110% per abbattere le barriere architettoniche: le condizioni
In base agli ultimi chiarimenti del Ministro dell’Economia, Il Superbonus può essere utilizzato per eliminare le barriere architettoniche anche negli spazi non residenziali, come garage e cantine. Tuttavia, le detrazioni per il 2024 sono al 70% e richiedono che gli interventi siano legati a miglioramenti energetici o sismici per essere considerati validi. Se l’immobile o il luogo desiderato per l’intervento si trova in un condominio, sarà necessaria l’approvazione della maggioranza dei condomini per avere l’agevolazione: i massimali devono essere ripartiti in base a chi ha aderito.
Oltre alla detrazione, per fruire del Superbonus 110% si può ricorrere anche alla cessione del credito o allo sconto in fattura. Ma la novità più importante è che condomini possono continuare a richiedere l’agevolazione anche senza la presenza di disabili o persone over 65, ma devono rispettare le nuove aliquote ridotte. Inoltre, è essenziale che gli interventi siano legati a miglioramenti di efficienza energetica per rientrare nel Superbonus.
Superbonus 110% e barriere architettoniche: tipologia di intervento
Anche l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato delle indicazioni su questi punti, che si trovano nella Guida “Superbonus 110 per cento”. L’ente fa riferimento alle spese sostenute dal 1° gennaio 2021 e mette in chiaro che gli interventi possono essere effettuati per favorire la mobilità interna ed esterna dell’immobile, per una spesa totale di 96 mila euro. Nel documento si legge anche che la presenza di persone disabili e over 65 non è rilevante per ottenere il bonus.
Il Ministero della Transizione Ecologica ha ricordato che gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche sono trainati, quindi per avere l’agevolazione è necessario affiancarli agli interventi trainanti, che consentono di migliorare di due posizioni la classe energetica dell’edificio. Il Superbonus continua a incentivare interventi trainanti come il cappotto termico, la coibentazione del tetto e il cambio degli impianti di climatizzazione invernale. Tuttavia, gli interventi trainati, come l’eliminazione delle barriere architettoniche, devono essere eseguiti congiuntamente ai trainanti per beneficiare delle agevolazioni. A tal proposito ricordiamo qual è la differenza tra interventi trainanti e trainati.
Superbonus 110%: caratteristiche degli interventi trainati e trainanti
Gli interventi trainanti sono quelli che permettono di accedere direttamente all’agevolazione, sono quindi obbligatori nell’ambito del Superbonus 110% perché consentono rendere l’edificio efficiente dal punto di vista energetico. In particolare, sono stati individuati 4 tipi di lavoro trainante:
- cappotto termico, ovvero la realizzazione di un isolamento termico da applicare in tutte le superfici orizzontali, verticali e inclinate che ricoprono l’involucro dell’edificio per più del 25% della superficie
- coibentazione del tetto
- cambio degli impianti di climatizzazione invernale: si può, quindi, eliminare il vecchio impianto e installarne uno nuovo sotto forma, per esempio, di pompa di calore a condensazione sia nelle parti comuni dei condomini, sia nelle case unifamiliari o unità immobiliari all’interno di edifici plurifamiliari indipendenti, quindi con diversi accessi.
- interventi antisismici
Accanto a questo tipo di lavori è possibile fare altri interventi e aumentare così l’importo dell’agevolazione: gli interventi trainati sono quindi facoltativi. Le spese per questo tipo di lavori devono essere comunque sostenute nel periodo di tempo di inizio e fine degli interventi trainanti, in questo modo si dimostra che sono effettuati insieme.
Esistono diversi tipi di intervento trainato: oltre all’eliminazione di barriere architettoniche con la 110, ne citiamo alcuni altri:
- schermatura solare, quindi acquisto di tende solari e altre soluzioni simili
- micro-cogeneratori che sostituiscono impianti preesistenti
- installazione delle colonnine per ricaricare le automobili elettriche
- installazione di impianti solari fotovoltaici
Il Governo ha effettivamente semplificato le procedure per ottenere il Superbonus, richiedendo la presentazione del modulo unico CILA. Tuttavia, le modalità di cessione del credito e dello sconto in fattura sono state limitate per le nuove richieste presentate dopo il 17 febbraio 2023.
Chi desidera eliminare le barriere architettoniche nella propria abitazione può quindi capire qual è la spesa da affrontare in modo facile e veloce: su Pagine Gialle Casa si possono contattare le ditte di ristrutturazioni del proprio territorio e richiedere quanti più preventivi possibile.
Domande frequenti:
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Cosa sono le barriere architettoniche?
Le barriere architettoniche sono tutti quegli elementi che creano difficoltà all’accessibilità, come scale e scalini, rampe, discese con alta pendenza, porte e corridoi stretti e così via.
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Quali sono gli interventi per eliminare le barriere architettoniche?
Ci sono diversi tipi di interventi per eliminare le barriere architettoniche, come ad esempio l’eliminazione di superfici pendenti, la coibentazione di un edificio, l’isolamento termico e la messa a norma di sicurezza.
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Quanti tipi di barriere architettoniche esistono?
Ci sono diverse barriere architettoniche, come ad esempio quelle urbane (semafori, marciapiedi, ecc), quelle di localizzazione (ostacoli che impediscono l’accesso a una persona disabile) e percettive (ostacoli difficili da percepire e visualizzare).