Consigli per isolare il soffitto e proteggersi dal caldo estivo
Quando una casa all’ultimo piano è troppo calda o fredda, è necessario intervenire per isolare il soffitto termicamente: vediamo come.
Domenico Ielo
Ingegnere Civile
Spesso chi vive negli appartamenti all’ultimo piano si trova a fronteggiare temperature troppo alte in estate e fredde in inverno, con problemi sia di vivibilità degli ambienti stessi che di elevati consumi energetici.
Tale problema è dovuto allo scarso isolamento termico del tetto o del solaio sovrastante l’abitazione, che provoca difatti la difficoltà di mantenere temperature gradevoli e costanti all’interno, nonostante i riscaldamenti o il condizionatore accesi.
Per rimediare, la soluzione più rapida ed efficace è quella di isolare il soffitto: vediamo in che modo.
Come isolare un soffitto all’ultimo piano
Isolare un soffitto all’ultimo piano termicamente è un’operazione non eccessivamente complessa, tanto da poter essere effettuata, in alcuni casi, anche con il fai da te, sebbene l’intervento di un professionista possa essere sempre la soluzione più indicata per non incorrere in errori di inesperienza.
Per migliorare l’efficienza energetica dell’appartamento, è infatti possibile coibentare il soffitto dall’interno in modo che non vi siano più dispersioni termiche indesiderate, utilizzando appositi pannelli costituiti da materiali isolanti.
Se ti stai chiedendo come isolare il soffitto dal caldo o dal freddo eccessivi, uno dei rimedi più efficaci da considerare è sicuramente quello del cappotto interno in EPS.
Questo tipo di lavoro si avvale di un materiale particolarmente isolante, ossia l’EPS (Polistirene Espanso Sinterizzato). Comunemente chiamato anche polistirolo, l’EPS non va confuso con il “comune” polistirolo, ma è un composto di carbonio e idrogeno resistente all’umidità, sicuro e riciclabile, con un valore di conducibilità termica mediamente registrato di circa 0,035 W/mK.
Isolare il soffitto con il polistirolo: cosa significa?
L’EPS utilizzato per isolare il soffitto termicamente viene venduto in pannelli di diverso spessore e, ovviamente, maggiore è lo spessore, migliori saranno le prestazioni dal punto di vista termico. In ogni caso, lo spessore va scelto anche in base alla tipologia di edificio, al tipo di ambiente che si trova al di sopra del soffitto e alla necessità di proteggersi non solo dal freddo, ma anche dal caldo: pannelli troppo sottili e leggeri, infatti, rischiano di non rallentare l’ingresso del calore in casa rappresentando una soluzione soltanto parziale.
Quando il problema principale è il caldo, potrebbe essere opportuno anche adottare soluzioni aggiuntive, come la posa di pannelli isolanti sul lato esterno del tetto. Scegliendo materiali come la fibra di legno e la lana di roccia ad alta densità, potremmo creare le condizioni ideali affinché anche in caso di temperature molto elevate la nostra casa risulti ben isolata.
Alternativi in tal senso possono essere poi i manti riflettenti, che proteggono dagli agenti atmosferici e, in particolare, consentono di riflettere i raggi solari in modo da non accumulare calore, oppure la creazione di una sorta di “giardino” che, in maniera del tutto naturale, costituisca una protezione contro l’eccessiva esposizione al sole.
Come detto, chi ha una buona dimestichezza con il fai da te potrebbe pensare di installare in autonomia i pannelli di EPS per isolare il soffitto con il “polistirolo”, ma generalmente, onde evitare rischi di vario genere, è bene contattare un professionista specializzato che opera nella propria zona di riferimento.
Come coibentare il soffitto dall’interno con i pannelli in EPS
Qualora si desideri comunque effettuare il lavoro da soli, ecco quali sono i principali passaggi da compiere:
- Controllo delle superfici: poiché i pannelli vanno incollanti alla superficie del soffitto, è importante accertarsi che il tutto sia in perfette condizioni, che non vi siano rischi di distaccamento dell’intonaco, perdite, infiltrazioni, o altri problemi che possano rendere instabili i materiali;
- Posa dei pannelli isolanti: i pannelli in EPS vanno incollati con un’apposita colla per cappotto da miscelare con acqua. Questa va stesa su un lato del pannello con la tecnica del cordolo perimetrale e cordolo centrale, quindi si procede al fissaggio al soffitto. Fondamentale accostare perfettamente i pannelli, senza fessure tra l’uno e l’altro;
- Tassellatura: va effettuata nel caso in cui l’incollaggio potrebbe non essere sufficiente. In questa operazione si effettua un fissaggio al soffitto praticando dei fori in cui vanno inseriti i tasselli per cappotto. Nel caso in cui il soffitto sia in latero-cemento, il fissaggio va fatto sui travetti;
- Rasatura: in questa fase si realizza lo strato protettivo dell’isolamento, utilizzando lo stesso prodotto usato per l’incollaggio, preferibilmente traspirante, nel quale si applica una rete che eviterà possibili crepe in corrispondenza delle giunzioni tra i pannelli. Quando la prima rasatura risulterà asciutta, si procederà con un secondo ripasso e poi con la fase di frattazzatura, che servirà a dare uniformità all’intonaco;
- Pitturazione: in ultimo, a completamento del lavoro, si pitta il soffitto dandogli così l’aspetto finale.
Con i pannelli isolanti in EPS, avremo dunque la possibilità di rendere i nostri spazi più efficienti dal punto di vista energetico e più vivibili attraverso un lavoro semplice, rapido ed economico: l’importante è, prima di procedere, studiare attentamente tutte le caratteristiche ambientali per isolare il soffitto nella giusta maniera.