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Cos'è il Sismabonus acquisti e quando si può chiedere

Il Sismabonus acquisti permette di risparmiare sull'acquisto di una casa ristrutturata o realizzata con criteri antisismici: scopri funzionamento e requisiti

12-03-2024
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Alessia Mancini

Content manager e blogger

Content manager e blogger, narratrice digitale appassionata di condividere idee e storie che ispirano e informano. Specializzata in interior design e tendenze del settore arredo, è affascinata da tutto ciò che riguarda il mondo della casa.
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Il Sismabonus acquisti rappresenta un importante strumento di agevolazione fiscale introdotto per favorire l’acquisto di immobili antisismici nelle zone a rischio. Ma quali vantaggi prevede e quando può essere richiesto?

Approfondiamo il funzionamento del Sismabonus acquisti, i requisiti per accedervi e le scadenze da rispettare per risparmiare fino all’85% sull’acquisto di una casa antisismica.

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Sismabonus acquisti: cos’è e come funziona

Il Sismabonus acquisti è un’agevolazione fiscale pensata per facilitare l’acquisto di case antisismiche, realizzate ex novo oppure ricostruite. Nel dettaglio, si tratta di una detrazione riservata agli acquirenti di questa tipologia di immobili, che così possono risparmiare il 75% o l’85% del prezzo d’acquisto dell’immobile. Ma entriamo nel merito.

In pratica, se gli interventi volti alla riduzione del rischio sismico, che danno diritto a detrazioni del 70% (miglioramento di una classe) o dell’80% (miglioramento di due classi), vengono eseguiti da imprese edili o di ristrutturazione in Comuni classificati come zone a rischio sismico 1, 2 o 3, mediante demolizione e ricostruzione di edifici interi, gli acquirenti delle unità immobiliari ricostruite possono beneficiare di una detrazione del 75% o dell’85%, rispettivamente, sul prezzo di acquisto dell’immobile, come indicato nell’atto di compravendita, fino a un massimo di 96mila euro.

La differenza con il Sismabonus sta nel fatto che, in questo caso, i beneficiari della detrazione sono coloro che acquistano nuove unità immobiliari e non chi esegue i lavori per la riduzione del rischio sismico. Per il resto, il Sismabonus acquisti prevede le stesse scadenze del Sismabonus, quindi 31 dicembre 2024.

Sismabonus acquisti: i requisiti per la detrazione

Il requisito primario per ottenere il Sismabonus acquisti è che gli interventi antisismici conducano al miglioramento di una o due classi di rischio sismico e siano eseguiti nei comuni classificati nelle zone a rischio sismico 1, 2 e 3 attraverso la demolizione e la ricostruzione di interi edifici (con eventuali modifiche volumetriche rispetto all’edificio preesistente, se consentito dalle normative urbanistiche). Inoltre, per poter beneficiare delle detrazioni fiscali, questi interventi devono essere svolti da imprese edili o di ristrutturazione immobiliare che devono mettere in vendita l’immobile entro trenta mesi dalla conclusione dei lavori.

Non è necessario che siano stati ultimati anche i lavori di finitura per poter accedere al Sismabonus acquisti: è sufficiente che, al momento dell’atto di acquisto (ovvero all’atto del rogito), i lavori strutturali siano completati.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate specifica che la classificazione delle unità immobiliari in una categoria catastale “fittizia” al momento della vendita non fa perdere il diritto al Sismabonus acquisti. Infatti, il mancato completamento dei lavori e la classificazione dell’unità immobiliare come F/3 (unità in corso di costruzione) possono influenzare la compravendita degli immobili che sono oggetto dell’agevolazione, ma questo rientra nell’ambito dell’applicazione di normative non fiscali.

In termini di agevolazioni fiscali, il completamento dei lavori di finitura delle unità immobiliari e la classificazione in una categoria catastale provvisoria non sono rilevanti.

Asseverazione in ritardo: quali sono i rischi?

Come nel caso del Sismabonus, in linea di principio, la mancata presentazione di un’asseverazione conforme alle disposizioni indicate può precludere l’accesso al beneficio fiscale.

Questo principio si applica anche nel contesto dell’acquisto di immobili soggetti a interventi per la riduzione del rischio sismico eseguiti da imprese edili o di ristrutturazione immobiliare. Di conseguenza, se tali imprese non hanno presentato prontamente l’asseverazione richiesta, gli acquirenti delle unità immobiliari potrebbero non essere idonei a ricevere la detrazione del 75% o dell’85% sul prezzo di acquisto.

Sismabonus acquisti: quando avere sconto in fattura e cessione del credito

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente emesso ulteriori indicazioni riguardo alla possibilità di optare tra lo sconto in fattura e la cessione del credito. Tale scelta è ancora consentita solo a condizione che la richiesta di titolo abilitativo per l’esecuzione dei lavori di demolizione e ricostruzione sia stata presentata entro il 16 febbraio 2023.

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