Come cambia l'Ecobonus nel 2025
L'Ecobonus nel 2025 subirà una leggera riduzione delle aliquote: approfondiamo tutte le novità previste dalla Manovra finanziaria
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Ecobonus: le aliquote in vigore dal 2025
- Ecobonus 2025: quali sono gli interventi ammessi
- Ecobonus 2025: i documenti e la procedura per ottenerlo
Il 2025 segna una svolta importante per l’Ecobonus, con l’introduzione di nuove regole che rimodulano le aliquote di detrazione fiscale e ridefiniscono le condizioni per accedere all’incentivo. Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio puntano a rendere il sistema di agevolazioni più sostenibile nel lungo periodo, mantenendo però un focus sugli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica degli edifici e a ridurre i consumi di combustibili fossili.
Approfondiamo nel dettaglio le nuove percentuali di detrazione, gli interventi ammessi, i documenti necessari e la procedura per ottenere le agevolazioni fiscali.
Ecobonus: le aliquote in vigore dal 2025
La manovra introduce importanti novità per l’Ecobonus a partire dal 2025, con un taglio lineare generalizzato sulle detrazioni per gli interventi di efficientamento energetico.
Per le prime case, l’aliquota è fissata al 50%, mentre per gli altri immobili scende al 36%. Entrambe le detrazioni saranno ripartite in 10 rate annuali di pari importo, seguendo un modello simile a quello delle ristrutturazioni ordinarie.
Dal biennio 2026/2027, le aliquote subiscono un ulteriore calo:
- 36% per gli interventi sulle abitazioni principali;
- 30% per quelli effettuati su altre tipologie di immobili.
In sostanza, le detrazioni sono così distribuite:
- Nel 2025, l’aliquota è del 50% per le prime case e del 36% per gli altri immobili.
- Dal 2026 al 2027, si applica il 36% per le abitazioni principali e il 30% per gli altri edifici.
Questa maggiorazione per le prime case è riservata esclusivamente ai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’immobile adibito ad abitazione principale.
Ecobonus 2025: quali sono gli interventi ammessi
L’Ecobonus è nato con l’obiettivo di favorire la riduzione dei consumi energetici, diminuendo l’uso di combustibili fossili e promuovendo l’adozione di fonti rinnovabili. Gli interventi incentivati puntano a migliorare le prestazioni termiche degli edifici, garantendo un risparmio economico significativo sui costi di riscaldamento.
Ecco gli interventi principali che rientrano tra quelli ammessi alla detrazione:
- Coibentazione dell’edificio per ridurre la dispersione termica.
- Sostituzione degli infissi, per migliorare l’isolamento termico.
- Acquisto e posa in opera delle schermature solari, utili a ridurre il carico termico durante i mesi caldi.
- Installazione di impianti solari e fotovoltaici, per una produzione di energia più sostenibile.
- Adozione di sistemi di climatizzazione più efficienti, come pompe di calore o sistemi ibridi.
Non sono invece ammissibili alla detrazione gli interventi che prevedono la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili.
Ecobonus 2025: i documenti e la procedura per ottenerlo
Per accedere all’Ecobonus, è necessario indicare le spese sostenute nella propria dichiarazione dei redditi. La detrazione fiscale deve essere suddivisa tra tutti i soggetti che hanno sostenuto la spesa e che ne hanno diritto, in dieci rate annuali di pari importo, a partire dall’anno in cui è stata sostenuta la spesa.
Per usufruire dell’agevolazione, è obbligatorio disporre dei seguenti documenti:
- Asseverazione: certificazione redatta da un tecnico abilitato che attesta la conformità degli interventi ai requisiti tecnici previsti. In alcuni casi, questa può essere sostituita da una certificazione rilasciata dai produttori.
- APE (Attestato di Prestazione Energetica): documento elaborato da un tecnico indipendente non coinvolto nei lavori, che riporta i dati sull’efficienza energetica dell’edificio. È prodotto dopo l’esecuzione degli interventi (in determinati casi potrebbe non essere richiesto).
- Scheda descrittiva degli interventi: contiene i dettagli sulle opere realizzate.
Per usufruire dell’Ecobonus, è obbligatorio inviare all’Enea i dati relativi agli interventi. La comunicazione deve avvenire entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori tramite il portale ufficiale https://bonusfiscali.enea.it/.
La data di fine lavori può essere rappresentata da:
- La dichiarazione di fine lavori a cura del direttore dei lavori (se prevista).
- La data del collaudo, anche parziale.
- La data della dichiarazione di conformità, quando applicabile.
Il mancato invio della comunicazione comporta la decadenza dalla detrazione fiscale, anche se è possibile ricorrere alla remissione in bonis per sanare l’omissione.
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