Gli errori da evitare quando ristrutturi casa
Stai per intraprendere un progetto di ristrutturazione? In questo approfondimento, l'esperta ti svela tutti gli errori da evitare

Federica Biasella
Architetto
- Non stabilire un budget
- Definire e modificare il progetto in corso d'opera
- Non definire i tempi nel contratto
- Risparmiare sulla qualità dei materiali
- Sottovalutare la scelta del professionista
- Non nominare il direttore dei lavori
- Pagare i lavori anticipatamente
- Tralasciare la domotica
Ristrutturare la propria abitazione è un’impresa entusiasmante che promette di trasformare gli spazi in cui viviamo, migliorando comfort e funzionalità. Tuttavia, questo percorso è disseminato di potenziali insidie che possono trasformare il sogno in un vero incubo, sia per il portafoglio che per la serenità personale.
Approfondiamo gli errori più comuni che i proprietari di casa commettono durante il processo di ristrutturazione e come evitarli. Dalla gestione del budget alla scelta dei professionisti, dall’organizzazione delle tempistiche alla selezione dei materiali, fino alle tecnologie da implementare: ogni fase nasconde potenziali criticità che, se ignorate, possono compromettere il risultato finale e trasformare quello che dovrebbe essere un miglioramento in una fonte di problemi.
Non stabilire un budget

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Durante l’avvio di un progetto di ristrutturazione, è fondamentale considerare che quasi sempre esiste un divario significativo tra il preventivo iniziale dell’impresa e la spesa finale effettiva, anche senza contare gli imprevisti. Questo accade perché, persino quando tutto procede senza intoppi, emergono numerose spese aggiuntive, come quelle relative all’arredamento, sia su misura che standard.
Nel caso di edifici storici, inoltre, bisogna mettere in conto una maggiore probabilità di imprevisti; un incremento dei costi del 10-15% è piuttosto comune, poiché molte problematiche rimangono nascoste fino al momento delle demolizioni.
Vanno inoltre calcolati gli onorari dei vari esperti: oltre all’architetto principale, potrebbero essere necessari un progettista specifico e un responsabile della sicurezza, un geometra per le autorizzazioni e gli aggiornamenti catastali a lavori ultimati, un ingegnere strutturale se si interviene su elementi portanti, un architetto paesaggista se sono presenti terrazze o giardini da riprogettare e attrezzare adeguatamente.
Definire e modificare il progetto in corso d’opera
Maggiori sono le decisioni prese durante la fase di progettazione, minori saranno le difficoltà, i rallentamenti o gli ostacoli. Accade frequentemente, invece, che per l’ansia di iniziare i lavori si avvii il cantiere senza aver ancora selezionato i materiali per le pavimentazioni, i sanitari, gli infissi o altri elementi essenziali: tutte scelte che successivamente possono generare ritardi e interruzioni.
Quando un cantiere si ferma, tende poi a procedere lentamente, perché la manodopera viene riallocata su altri progetti. Ancora più problematico è quando il progetto non è chiaramente definito: richiedere variazioni durante i lavori, oltre a rappresentare un costo considerevole, diminuisce l’autorevolezza del progettista e fa sì che gli operai comincino a dubitare delle indicazioni ricevute.
Non definire i tempi nel contratto
Altrettanto importante è stabilire quando entrare in casa: anche con tempistiche flessibili, alcune decisioni sono da evitare. Si consiglia sempre di stabilire date e scadenze precise, anche per chi non ha limitazioni economiche o di tempo: il rischio altrimenti è che i lavori vengano costantemente posticipati “perché non c’è urgenza” e che i costi di conseguenza aumentino. È opportuno includere anche penali per ogni giornata di ritardo a carico dell’impresa.
Risparmiare sulla qualità dei materiali

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Certamente tra le priorità c’è il confronto tra diverse offerte con attenzione ai costi, ma è essenziale non trascurare la qualità dei materiali. Il suggerimento è sicuramente di non economizzare sugli interventi fondamentali come impianti e pavimentazioni, proprio perché sono elementi duraturi nel tempo e, se realizzati con materiali scadenti, possono causare svariati problemi. La scelta di materiali inadeguati può generare anche incomprensioni tra l’impresa e il committente, compromettendo i rapporti, situazione che è sempre bene prevenire per raggiungere l’obiettivo prefissato.
Sottovalutare la scelta del professionista
L’entusiasmo e la familiarità con il settore, così come il senso estetico per l’arredamento, non sono sufficienti per affrontare la ristrutturazione della vostra abitazione. Esistono aspetti normativi e tecnici che solo specialisti del settore possono comprendere, evitandovi situazioni spiacevoli e inconvenienti che potrebbero risultare economicamente onerosi. Affidarsi a imprese improvvisate può provocare danni ingenti alla tua casa , quindi meglio non procedere a tentoni!
Le imprese devono essere confrontate esclusivamente sulla base di un elenco dettagliato e identico per tutti fino al minimo particolare degli interventi da realizzare. Il passaparola mantiene ancora grande valore: se il professionista vi viene raccomandato da un conoscente soddisfatto, che ha ottenuto un risultato di vostro gradimento, siete già sulla strada giusta. Si consiglia di incontrarlo personalmente, visitare il suo ufficio, esaminare alcuni suoi progetti e chiedere dettagli su come organizzerà il lavoro, quali saranno le sue competenze specifiche e quali no.
Non nominare il direttore dei lavori

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I cantieri ben gestiti sono quelli in cui le responsabilità sono chiaramente definite e non ci sono troppe interferenze. È preferibile affidarsi a un Direttore Lavori che supervisioni il cantiere con professionalità e competenza: il proprietario dovrebbe visitare il cantiere solo quando ha appuntamenti programmati con l’architetto e l’impresa per verificare l’avanzamento e prendere decisioni. Non deve impartire direttive parlando direttamente con gli operai, modificando potenzialmente parti del progetto. La comunicazione deve avvenire attraverso la Direzione Lavori per prevenire errori e fraintendimenti, oltre alla perdita di fiducia tra i diversi soggetti coinvolti, come già menzionato.
Pagare i lavori anticipatamente
È importante avere un quadro preciso dei pagamenti da effettuare, con date e scadenze, sia per i professionisti che per l’impresa. Solitamente vengono definiti nel “Disciplinare d’incarico” dell’architetto e nel “Contratto d’appalto” con l’impresa selezionata: due documenti fondamentali da formalizzare per evitare controversie. I pagamenti vanno eseguiti rispettando gli accordi: no ai ritardi ma nemmeno anticipi per lavori non ancora completati. Con l’impresa, il metodo ottimale è procedere secondo SAL (Stato Avanzamento Lavori): si corrisponde progressivamente in percentuale solo quanto è già stato realizzato. È consigliabile trattenere almeno il 10-20% dell’importo totale come saldo finale da versare un mese dopo la conclusione dei lavori.
Tralasciare la domotica

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Ignorare l’esistenza delle tecnologie moderne è un vero spreco, soprattutto perché ci assistono, oltre che nelle attività domestiche quotidiane, anche nel miglioramento dell’efficienza energetica. La domotica non serve esclusivamente per automatizzare le tapparelle o controllare l’illuminazione, ma oggi ci consente anche di regolare tramite un semplice smartphone la temperatura degli ambienti, garantendo così comfort abitativo e risparmio sui costi di climatizzazione.
Domande frequenti:
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Quanto tempo ho per contestare i lavori di ristrutturazione?
I difetti visibili devono essere segnalati entro 60 giorni dalla loro scoperta. In ogni caso, la denuncia deve essere presentata entro un anno dalla fine dei lavori.
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Qual è la garanzia per i lavori di ristrutturazione di una casa?
Quando acquisti un nuovo immobile, il costruttore o l'appaltatore è responsabile per eventuali gravi difetti della costruzione per un periodo di 10 anni dalla data di ultimazione dei lavori.
Il Codice Civile, infatti, prevede una sorta di “garanzia” decennale su tutti i difetti strutturali più rilevanti dell’edificio. -
Chi controlla i lavori di ristrutturazione?
Il controllo dei lavori di ristrutturazione spetta principalmente al direttore dei lavori, una figura tecnica incaricata dal committente. Può essere un architetto, un ingegnere o un geometra, e ha il compito di verificare che i lavori vengano eseguiti secondo il progetto, le norme e i tempi previsti.