Come funziona l'IVA ridotta per ristrutturazioni
L’IVA agevolata dal 4% al 10% permette di risparmiare sulle ristrutturazioni: l’esperto spiega come funziona, interventi ammessi e i requisiti da avere
Ilario Zangari
Architetto
- IVA agevolata per ristrutturazioni: la sentenza europea
- IVA agevolata per ristrutturazioni: come funziona in Italia
- Come funziona l’IVA al 4% per ristrutturazioni
- IVA agevolata: gli interventi ammessi
Tra i tanti aiuti economici pensati per chi ristruttura casa, spicca anche l’IVA agevolata. Ma come funziona in Italia? Il nostro Paese fa parte dell’Unione Europea, quindi deve sottostare alla Direttiva 2006/112/CE. Tuttavia, esistono una serie di normative nazionali a cui fare riferimento e spesso ci si trova confusi davanti a Leggi diverse tra loro. In Italia l’IVA può andare dal 4% al 10% in base al tipo di immobile e agli interventi.
Per capire meglio come muoversi è cruciale affidarsi a esperti del settore, come architetti e tecnici specializzati in ristrutturazioni. Inoltre, può essere utile fare riferimento a una recente sentenza europea che rappresenta un caso e un punto di riferimento importante in questo contesto.
IVA agevolata per ristrutturazioni: la sentenza europea
A livello europeo, l’aliquota IVA cambia in base alle normative nazionali. Allo stesso tempo, la Direttiva 2006/112/CE offre una linea d’azione precisa. Per chiarire a quanto ammonta l’IVA nei Paesi europei, inoltre, è utile fare riferimento alla sentenza della Corte dell’Unione Europea risalente all’11 gennaio 2024. In particolare, la Corte europea ha sentenziato l’opportunità di sfruttare l’aliquota del 5% nelle abitazioni private.
La sentenza europea, nello specifico, coinvolge un’impresa edilizia del Portogallo che ha applicato l’IVA del 5% sugli interventi di ristrutturazione di alcune abitazioni. La scelta è stata contestata a livello locale. Secondo l’amministrazione tributaria portoghese non esistevano i requisiti per un’aliquota ridotta. Quindi, la disputa è stata portata davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE). La sentenza ha stabilito che gli interventi di ristrutturazione devono essere effettuati in immobili abitativi in cui i committenti hanno la residenza, mentre la direttiva non è applicata per i locali commerciali.
Questa sentenza è molto importante a livello europeo per tutti gli Stati Membri, perché chiarisce un importante aspetto della normativa e permette sia ai professionisti che ai committenti di applicare correttamente l’aliquota IVA in base al tipo di intervento.
IVA agevolata per ristrutturazioni: come funziona in Italia
Nel nostro Paese, occorre fare riferimento all’articolo 7, comma 1, lettera b) e 2, della Legge n 488/99 l’IVA.
Secondo tale normativa, l’IVA agevolata può andare dal 4% al 10% invece del 22% per tutti gli interventi di recupero del patrimonio edilizio già esistente, ovvero ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo. Viene applicata anche per l’acquisto di beni, a patto che i lavori siano eseguiti dopo aver stipulato il contratto. Sono escluse le materie prime e i materiali semilavorati che rimangono con IVA al 22%.
Normalmente viene applicata l’IVA al 10% agli interventi di ristrutturazione, a meno che non ci siano precisi requisiti. Vediamo quali.
Come funziona l’IVA al 4% per ristrutturazioni
L’IVA al 4% per le ristrutturazioni è concessa a tutte le “prime case” cioè gli immobili in cui il beneficiario ha la residenza. Si applica sia su nuove costruzioni, sia su ristrutturazioni.
Un’altra condizione è che la residenza non deve rientrare tra gli immobili di lusso, secondo il Decreto 2 agosto 1969, n°1072.
L’IVA agevolata al 4% viene applicata anche quando vengono eseguiti interventi di eliminazione delle barriere architettoniche, come l’installazione di un montascale o l’abbattimento delle scale per costruire uno scivolo. E in questo caso si aggiunge al Bonus Barriere Architettoniche.
IVA agevolata: gli interventi ammessi
Per comprendere meglio quali sono gli interventi ammessi all’agevolazione occorre fare riferimento all’articolo 7 comma 1 lettera b della Legge 488/1999 secondo cui l’IVA al 10% può essere applicata a:
- manutenzione ordinaria, ovvero interventi di riparazione, sostituzione di finiture, rinnovamento
- manutenzione straordinaria, cioè rinnovamento delle parti strutturali per realizzare servizi igienico-sanitari, tecnologici…
- risanamento conservativo e restauro, tra cui il consolidamento strutturale, il ripristino, il rinnovo degli ambienti di un edificio
- ristrutturazione, cioè tutti gli interventi che mirano a trasformare l’edificio in modo importante
Queste sono le principali regole e normative italiane a cui fare riferimento quando si effettua una ristrutturazione in ambito privato. Oltre all’IVA agevolata si può sfruttare il Bonus Ristrutturazione che consente di risparmiare il 50% sulla spesa totale. Per capire meglio come muoversi e le agevolazioni a cui si ha diritto è cruciale affidarsi a esperti del settore.
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