Ultime notizie sui bonus edilizi: Telefisco 2024, Superbonus per redditi bassi e ultime dichiarazioni di Meloni
Cosa si è detto a Telefisco 2024 sui bonus edilizi, ottenere il Superbonus per redditi bassi, le novità sui bonus casa e cosa ha detto Giorgia Meloni a Confindustria
Maria Francesca Pinna
Content Manager
- Cosa si è detto a Telefisco sui bonus edilizi?
- Stop ai bonus edilizi per seconde case: cosa ha detto Giorgia Meloni a Confindustria
- Come ottenere il Superbonus 2024 per ISEE bassi?
- Qual è il tetto ISEE per il Superbonus 2024?
- Come fare domanda per avere il Superbonus 2024 per redditi bassi
Una settimana ricca di novità per tutti coloro che sono interessati ai bonus casa.
Iniziamo con Telefisco, l’appuntamento organizzato dal Sole 24 Ore pensato per fornire aggiornamenti sulle novità e gli adeguamenti fiscali. L’evento si è svolto il 19 settembre 2024 e, tra i vari argomenti, ha messo al centro del discorso quello sui bonus edilizi.
E a proposito di incentivi per la casa, l’Agenzia delle Entrate il 18 settembre ha pubblicato tutte le istruzioni per ottenere il Superbonus 2024 per redditi bassi, un contributo a fondo perduto pensato per coprire le spese degli interventi di efficientamento energetico, che si possono detrarre fino al 70% per chi ha un ISEE basso.
Infine, vediamo le ultime dichiarazioni di Giorgia Meloni all’assemblea di Confindustria, che ci permettono di capire meglio come si evolveranno i bonus casa nel 2025.
Cosa si è detto a Telefisco sui bonus edilizi?
Nei primi mesi dell’anno si è registrata una frenata delle agevolazioni per la casa: questa riduzione è legata alla modifica delle normative che hanno influenzato i contribuenti, convincendo molti a non chiedere gli incentivi. La confusione e i continui cambiamenti, con un progressivo taglio dei bonus, hanno creato tanti dubbi nei contribuenti soprattutto in previsione della Legge di Bilancio 2025. L’anno prossimo, però, gli incentivi non si fermeranno anzi saranno pensati soprattutto per soddisfare le richieste legate alla Direttiva Europea Case Green.
In linea generale, il Governo sta lavorando per superare l’eccessiva frammentazione dei bonus, come è attualmente. Si vuole, invece, lavorare per accorpare i bonus. Il Governo sta pensando a una programmazione triennale per permettere anche a chi non ha ancora usufruito del Superbonus si effettuare lavori di efficientamento energetico e rendere la propria casa più sostenibile. Quindi, tra gli interventi agevolabili ci saranno i sistemi di riscaldamento, il cappotto termico, la sostituzione degli infissi, le pompe di calore e tutto ciò che migliora la classe energetica di un edificio. Si sta pensando anche a riforme particolari per chi ha reddito ISEE più basso.
Durante il Telefisco, si sono susseguiti diversi esperti che hanno risposto alle domande dei contribuenti. Tra gli interventi più interessanti, spicca quello dell’esperto Giorgio Gavelli, ha sottolineato alcuni punti: ha parlato delle plusvalenze sul Superbonus e altri dubbi e domande comuni riguardanti il Superbonus 2024. Luca De Stefani ha invece risposto alle domande riguardanti i bonus edilizi minori, soffermandosi sulle opportunità anche per i condomini.
Stop ai bonus edilizi per seconde case: cosa ha detto Giorgia Meloni a Confindustria
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta all’assemblea di Confindustria, rilasciando alcune precisazioni sui bonus edilizi, che permettono di avere un quadro ancora più chiaro. La Legge di Bilancio 2025 potrebbe confermare l’Ecobonus 65% per la prima casa, ma solo per chi ha effettua interventi mirati all’efficientamento energetico. Chi ha un reddito basso potrebbe invece avere vere e proprie sovvenzioni per i lavori, e non delle detrazioni da chiedere dopo aver effettuato i lavori. Meloni, inoltre, annuncia che gli incentivi sono pensati per le prime case, rimangono fuori dagli incentivi le seconde e terze case.
Come ottenere il Superbonus 2024 per ISEE bassi?
Il 18 settembre 2024, il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha approvato il modello e le istruzioni per richiedere il Superbonus 2024 a fondo perduto destinato alle spese per interventi edilizi del 2024 detraibili al 70%.
Il bonus è rivolto a persone fisiche con reddito basso e condomini, a patto che i lavori abbiano raggiunto almeno il 60% di completamento entro il 31 dicembre 2023. Le richieste possono essere presentate fino al 31 ottobre 2024, tramite il sito dell’Agenzia, sia dal richiedente stesso che da un intermediario autorizzato.
Qual è il tetto ISEE per il Superbonus 2024?
Per aver accesso al Superbonus 2024 a fondo perduto l’ISEE non deve superare 15 mila euro.
Il contributo è previsto dall’articolo 1, comma 2, del Dl n. 212/2023, e riguarda chi ha sostenuto spese dal 1° gennaio al 31 ottobre 2024 per interventi che rientrano nel Superbonus. Per ottenere il beneficio, i lavori devono aver raggiunto almeno il 60% di avanzamento entro il 31 dicembre 2023. Proprio per l’aliquota viene chiamato anche Bonus Ristrutturazione 2024 per ISEE basso.
Secondo il Decreto Mef del 6 agosto, il contributo può essere richiesto da proprietari o titolari di diritti reali su unifamiliari; anche i condomini possono richiedere il contributo per lavori sulle parti comuni dell’edificio. L’importo massimo agevolabile è di 96mila euro, e il contributo copre la parte di spesa non detratta o non oggetto di sconto in fattura.
Come fare domanda per avere il Superbonus 2024 per redditi bassi
La richiesta deve essere inoltrata online tramite l’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate. La domanda deve includere:
- Il codice fiscale del richiedente
- Il codice fiscale del de cuius (se il richiedente è un erede)
- Il codice fiscale del legale rappresentante (se il richiedente è un minore o interdetto)
- Dichiarazioni che confermino i requisiti per il contributo.
La domanda contiene tre sezioni principali:
- Quadro A: dati catastali dell’immobile.
- Quadro B: redditi e spese sostenute dal richiedente e/o dal de cuius tra il 1° gennaio e il 31 ottobre 2024, con la data del primo bonifico effettuato.
- Quadro C: riepilogo dei dati necessari per calcolare il contributo.
Una volta ricevute le domande, l’Agenzia delle Entrate calcola il contributo spettante e verifica eventuali errori. Se tutto è corretto, il contributo viene accreditato sul conto corrente indicato dal richiedente. A seguito del termine ultimo per la presentazione delle domande, l’Agenzia divide i fondi disponibili, pari a 16.441.000 euro, in proporzione alle richieste pervenute. Entro il 30 novembre 2024 saranno comunicate le percentuali definitive. Attenzione agli errori, perché se il contributo erogato non è dovuto, l’Agenzia può richiederne la restituzione, ma il contribuente ha la possibilità di restituire spontaneamente l’importo non dovuto.