Pergolato sul balcone: tutto quello che devi sapere
Vuoi realizzare un pergolato sul balcone per creare una copertura per l'estate? Scopri in questa guida come fare e se sono necessari dei permesso particolari
Giuseppe Sorrenti
Architetto
Realizzare un pergolato sul balcone può essere un’ottima idea per poter vivere questo spazio esterno della casa al riparo dai caldi raggi del sole durante i mesi estivi. Per realizzarlo però bisogna prestare attenzione ad alcune regole in modo da non avere problemi con il Comune o con gli altri condomini, se si abita in un palazzo, e non incorrere in sanzioni o alla demolizione della struttura. Innanzitutto, vediamo che cos’è un pergolato e a quali vincoli è soggetta la sua costruzione.
Il pergolato, secondo quanto stabilito dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato, viene definito come una struttura realizzata per adornare giardini o terrazze, costituita da un’impalcatura formata da montanti verticali ed elementi orizzontali che collegano i primi a un’altezza tale da consentire il passaggio delle persone. Ma quando alla sommità c’è una struttura difficile da rimuovere il manufatto si trasforma in una tettoia e l’intervento richiede la licenza edilizia. L’opera, infatti, resta precaria soltanto quando è destinata a soddisfare solo esigenze temporanee.
Pergolato sul balcone di un condominio
Come comportarsi nel caso del pergolato sul balcone di un condominio? Se abiti in un palazzo, in ogni caso, dovrai osservare alcuni obblighi verso il condominio: rispettare il decoro architettonico e la stabilità dell’edificio, non creare spazi in aderenza alla proprietà del vicino del piano di sopra che, per il mancato rispetto della distanza minima di 3 metri, potrebbe perdere il diritto all’affaccio. Il condominio, nel caso in cui nella costruzione del pergolato sul balcone non vengano rispettati questi vincoli, può chiedere la rimozione dell’opera realizzata perché in contrasto con le linee originarie dello stabile.
La scelta dei materiali per il pergolato
Quando si decide di installare un pergolato sul balcone, la scelta del materiale è cruciale non solo per l’estetica ma anche per la durabilità e la manutenzione del manufatto. I materiali più comuni includono:
- Legno: il legno è una scelta popolare per il suo aspetto naturale e la capacità di integrarsi armoniosamente con l’ambiente esterno. Richiede però una manutenzione regolare con vernici o impregnanti per proteggerlo dagli agenti atmosferici e prevenire il degrado.
- Alluminio: l’alluminio è leggero, resistente alla ruggine e richiede minima manutenzione, rendendolo ideale per chi cerca una soluzione pratica e duratura. Tuttavia, può essere più costoso rispetto ad altri materiali.
- Acciaio: estremamente robusto e durevole, l’acciaio è perfetto per strutture esposte a forti venti o pesi significativi. È importante assicurarsi che sia trattato per resistere alla corrosione per evitare problemi di ruggine nel tempo.
- PVC: il PVC è una scelta economica e disponibile in varie finiture. Non richiede manutenzione e non è soggetto a marciume o corrosione, ma può non offrire lo stesso livello di estetica e resistenza del legno o dei metalli.
Ogni materiale ha le sue specificità e la scelta dovrebbe essere influenzata dal clima della zona, dallo stile dell’edificio e dalla frequenza di utilizzo prevista per il pergolato. Valutare attentamente questi aspetti può aiutare a garantire che il pergolato non solo sia bello da vedere, ma anche funzionale e durevole nel tempo.
Pergolato sul balcone permessi: a chi rivolgersi
Vediamo ora come puoi fare per avere i permessi per il pergolato sul balcone. La domanda per il rilascio del permesso di costruire, sottoscritta dal proprietario o da chi ha il titolo per richiederlo, deve essere presentata agli uffici comunali e corredata da un’attestazione concernente il titolo di legittimazione e dagli elaborati grafici richiesti. La domanda, inoltre, deve essere accompagnata da una dichiarazione del progettista abilitato che attesti la conformità al progetto degli strumenti urbanistici approvati, ai regolamenti edilizi vigenti e alle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio e relative all’efficienza energetica come previsto dalle normative vigenti.