Si può modificare l'asseverazione già inviata ad ENEA per il Superbonus 110%
L'asseverazione è uno dei documenti più importanti per poter avere il Superbonus: scopriamo se è possibile modificarlo anche dopo averlo inviato ad ENEA
Alessandro Speziali
Dottore in Economia
Hai già inoltrato all’ENEA l’asseverazione per poter accedere al Superbonus ma ti sei reso conto di aver commesso un errore? Niente paura, puoi sempre correre ai ripari per non rinunciare alla detrazione fiscale.
Il Bonus 110 è una delle agevolazioni più importanti per chi vuole ristrutturare casa a costo (quasi) zero. Tuttavia, per poter ottenere il beneficio è molto importante produrre una documentazione ampia e articolata, che spesso può far cadere in errore.
Prima di capire come rimediare alla svista e modificare l’asseverazione già inviata all’ENEA, vediamo in cosa consiste questo documento tecnico così importante.
Che cos’è l’asseverazione per il Superbonus al 110%?
L’asseverazione per il Superbonus al 110% è un documento tecnico necessario per poter accedere alle detrazioni previste per i lavori di efficientamento energetico. Il suo funzionamento è regolamentato dal DM 6 agosto 2020 emanato dal Ministero dello sviluppo economico (MISE), chiamato anche DM Asseverazioni.
Questo documento deve essere redatto dal tecnico, come un geometra, un architetto o un ingegnere, che si occupa di seguire i lavori dell’abitazione e deve dimostrare che tutto è stato fatto nel pieno rispetto delle regole. Sarà lui, dunque, ad assumersi la responsabilità di quanto dichiarato.
Ma la sua funzione non si esaurisce qui: un requisito fondamentale sta nel fatto che l’asseverazione deve dimostrare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche dell’edificio al termine dei lavori. Tuttavia, l’errore è sempre dietro l’angolo, anche per un professionista abituato a districarsi tra pratiche burocratiche. Vediamo se si può modificare l’asseverazione già mandata all’ENEA.
L’asseverazione va fatta sempre a fine lavori ed è possibile farla in corso d’opera al 30% e al 60% dei lavori realizzati. Deve essere redatta da un tecnico abilitato munito di polizza assicurativa espressamente stipulata per il SuperEcobonus 110%.Per completare un’asseverazione occorre caricare nel sistema i file PDF dei seguenti documenti: Copia della polizza assicurativa, APE ante intervento, APE post intervento e computo metrico dei lavori.
Gli errori più comuni nell’asseverazione
Gli errori più comuni nell’asseverazione possono variare da dati catastali inaccurati a date di inizio lavori errate. Un esempio tipico è la non corrispondenza tra i dati dell’immobile registrati e quelli effettivi, che può derivare da semplici sviste nella trascrizione dei numeri o dal mancato aggiornamento di cambiamenti precedenti. Conoscere questi errori comuni aiuta i professionisti e i beneficiari del Superbonus a prestare maggiore attenzione ai dettagli, riducendo la probabilità di incorrere in complicazioni burocratiche.
Come correggere l’asseverazione già inviata all’ENEA
Fortunatamente, nessun errore è irrimediabile per quanto riguarda l’asseverazione, e i tecnici possono tirare un sospiro di sollievo. È la stessa ENEA a fornire le indicazione necessarie per correggere errori e imprecisioni, individuando due diverse casistiche:
- in caso di imprecisioni riguardanti i dati catastali dell’immobile o la data di inizio lavori, non resta che annullare la pratica e reinserirla con le opportune correzioni;
- nell’eventualità di modifica degli interventi di riqualificazione previsti, sarà possibile indicare tutte le varianti in corso d’opera e fornire, ovviamente, un nuovo Attestato di Prestazione Energetica.
Ad ogni asseverazione viene assegnato un codice di protocollo, che consente il controllo della documentazione direttamente sul portale dell’ENEA, sia durante i lavori che al loro termine.
L’errore può capitare nella grande mole di documentazione da dover gestire, ma rivolgendosi a tecnici qualificati e preparati sul Superbonus, sarà più facile superare tutte le difficoltà e svolgere i lavori in linea con le normative previste.
Per la correzione di errori sostanziali(quali ad esempio errori riguardanti i dati tecnici dei lavori che potrebbero compromettere il diritto alla detrazione fiscale per il committente) occorre procedere alla correzione con l’annullamento del protocollo dell’asseverazione sbagliata. Apportare, quindi, le modifiche e fare una nuova trasmissione. Se, invece, si tratta di errori solo formali è sufficiente che il tecnico faccia una dichiarazione sostitutiva dove attesta gli errori e la quale non va trasmessa ad ENEA ma consegnata al committente i lavori.ENEA, pertanto, dice che non è possibile correggere o integrare con messaggi via PEC le asseverazioni già trasmesse. A nulla valgono le PEC inviate con questa finalità, le quali non avranno risposta. Le uniche strade percorribili sono quelle sopra indicate.
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