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Superbonus: come funziona il meccanismo di compensazione

Hai usufruito del Superbonus o vuoi approfittare di altre agevolazioni edilizie? Scopri come funziona il meccanismo di compensazione attraverso il modulo F24

Ultimo aggiornamento 08-11-2024
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Raffaella Festari

Content Marketing Specialist

Giornalista pubblicista da più di 20 anni, specializzata in contenuti web con un grande amore per la scrittura, il design e la moda. Trovo ispirazione nell'estetica di ogni cosa che mi circonda e questa passione per il design si riflette spesso nel mio lavoro giornalistico, dove mi piace esplorare ...
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Il Superbonus rappresenta uno dei più ambiziosi incentivi nell’ambito dell’edilizia e dell’efficienza energetica: con l’obiettivo di stimolare la ristrutturazione e la riqualificazione degli edifici, questo strumento offre ampie opportunità di risparmio e miglioramento ambientale.

Tra gli aspetti chiave di questa vantaggiosa agevolazione, il meccanismo di compensazione riveste un ruolo centrale. In questo articolo, esploreremo dettagliatamente come funziona il processo di compensazione all’interno del contesto del Superbonus, analizzando le implicazioni, i requisiti e le prospettive per i beneficiari.

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Meccanismo di compensazione Superbonus: l’Agenzia delle Entrate risponde

Nel quadro in continua evoluzione dei bonus edilizi e delle agevolazioni fiscali, l’Agenzia delle Entrate ha emesso recentemente una serie di importanti chiarimenti, focalizzandosi sull’implementazione del meccanismo di compensazione per il Superbonus e altri benefici legati al settore edilizio. L’Agenzia ha condiviso queste delucidazioni in risposta ai due interpelli datati 25 luglio 2023, identificati come numero 394 e numero 395.

Una delle rivelazioni chiave all’interno di questi interpelli riguarda la possibilità di compensare i crediti d’imposta derivanti dal Superbonus e da altre agevolazioni edilizie con i debiti dovuti per le imposte riguardanti giochi e scommesse sportive. Questo chiarimento è fondato sull’analisi dell’articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 9 luglio 1997.

L’articolo 17 di tale decreto legislativo costituisce un pilastro nella regolamentazione dei versamenti unitari di imposte, contributi e altre somme in favore dello Stato e degli enti previdenziali. Tra le disposizioni di tale articolo, spicca la possibilità di compensare i crediti derivanti dalle dichiarazioni e denunce periodiche con i debiti corrispondenti. Questa previsione riveste un ruolo di fondamentale importanza per garantire flessibilità e razionalità nell’adempimento degli obblighi fiscali.

L’interpretazione fornita dall’Agenzia delle Entrate rappresenta un passo avanti significativo nell’ottica di semplificare la gestione dei crediti d’imposta e dei debiti fiscali, contribuendo alla creazione di un sistema più coerente e bilanciato per i contribuenti. Ciò permette alle imprese e ai cittadini di sfruttare in modo più efficace i vantaggi offerti dai bonus edilizi e di razionalizzare le proprie responsabilità fiscali.

Come richiedere il meccanismo di compensazione nell’F24

Nel quadro delle continue evoluzioni legislative e delle agevolazioni fiscali nel settore edilizio, l’Agenzia delle Entrate si è impegnata a fornire dettagli e istruzioni chiare per l’implementazione del meccanismo di compensazione riguardante il Superbonus 110%, Ecobonus, Sismabonus e altri bonus edilizi. Questa iniziativa mira a semplificare il processo per i contribuenti che desiderano beneficiare di tali crediti d’imposta e utilizzarli in compensazione con altre obbligazioni fiscali.

Per garantire un’adozione agevole di questo meccanismo, l’Agenzia delle Entrate ha delineato le procedure specifiche. Le somme relative all’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato devono essere inserite in una sezione apposita all’interno del modello F24-Accise.

L’utilizzo dei codici tributo corretti gioca un ruolo centrale in questo processo. La risoluzione n. 12/E del 14 marzo 2022 ha introdotto i codici tributo da utilizzare in fase di compensazione: tali codici sono riferiti alle comunicazioni delle opzioni inviate all’Agenzia delle Entrate a partire dal 17 febbraio 2022, in linea con l’entrata in vigore del Decreto Legge n. 13/2022. È importante notare che i crediti derivanti dalle opzioni comunicate fino al 16 febbraio 2022 possono continuare a utilizzare i codici tributo stabiliti dalla risoluzione n. 83/E del 28 dicembre 2020.

La risoluzione n. 71 del 7 dicembre 2022 rappresenta un ulteriore passo avanti in questa direzione, istituendo i codici tributo “7708” e “7718”, che devono essere indicati nel modello F24 per poter utilizzare in compensazione i crediti d’imposta relativi al Superbonus ceduto e fruito con sconto in fattura. Questi codici trovano applicazione per le comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate dal 1° novembre 2022.

È opportuno sottolineare che le somme derivanti da tali crediti possono essere utilizzate per la compensazione con i crediti esposti in altre sezioni dello stesso modello F24. Tuttavia, è fondamentale tenere presente il limite di 2 milioni di euro, stabilito dalla Legge di Bilancio 2022, per quanto riguarda la compensazione orizzontale. Questa soglia rappresenta un parametro importante da considerare nel processo di gestione dei crediti d’imposta e delle responsabilità fiscali.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che, in conformità a quanto stabilito dall’articolo 121 del decreto Rilancio, non sarà consentito compensare la porzione di credito non impiegata nell’arco di un anno durante gli anni a venire. Di conseguenza, tale opzione risulta esclusa.

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