Superbonus: cosa cambia dal 2024 e scadenze d'autunno
Il Superbonus cambia nuovamente volto nel 2024: scopriamo le novità del nuovo anno, ma anche le scadenze da rispettare per avere l'aliquota al 110%
Alessandro Speziali
Dottore in Economia
- Superbonus: cosa aspettarsi nel 2024?
- Superbonus 2023: le scadenze d'autunno per le unifamiliari
- Chi ha ancora diritto al Superbonus 110% entro il 2023
Nel corso degli anni il Superbonus ha cambiato volto più volte, fino a perdere quasi del tutto la sua allettante aliquota del 110%. Il 2024 non sarà l’eccezione: il prossimo anno il Superbonus verrà nuovamente rivoluzionato e sono molte le novità che attendono chiunque voglia ristrutturare la propria casa con questa agevolazione.
Scopriamo come cambierà il Superbonus nel 2024 e quali sono le scadenze da rispettare in autunno per chi vuole usufruire dell’incentivo nella sua interezza.
Superbonus: cosa aspettarsi nel 2024?
A partire dal 2024, le regole del Superbonus cambiano definitivamente: l’aliquota scenderà al 90% o al 70% a seconda dei casi. Già nel 2023 alcuni richiedenti hanno avuto il bonus al 90%. Si parla infatti di Superbonus 90%, una decisione legata all’inizio di un periodo di austerità confermato dal Governo Meloni a fine agosto.
coloro che hanno usufruito del Superbonus dovranno fare i conti con importanti novità riguardanti questa importante agevolazione per la ristrutturazione della propria casa. Innanzitutto, grazie alla legge di conversione del Dl 11/2023, una delle principali modifiche riguarda la possibilità di spalmare le detrazioni fiscali su più anni, oltre ai già noti crediti fiscali. Questa misura permetterà una gestione più flessibile degli incentivi, facilitando così la pianificazione delle spese per i lavori di ristrutturazione.
Per quanto riguarda i condomini ed edifici plurifamiliari, composti da 2 a 4 unità immobiliari, l’incentivo del 110% rimarrà valido fino al 31 dicembre 2023. Successivamente, a partire dal 1° gennaio 2024, subirà una riduzione significativa, passando al 70%, per poi scendere ulteriormente al 65% nel 2025.
Un grande stravolgimento sta nell’introduzione del nuovo nome: non più Superbonus, ma Ecobonus, una denominazione che sottolinea l’impegno nei confronti della sostenibilità ambientale, che rappresenta una delle priorità del programma REPower EU. Tale programma prevede investimenti considerevoli, circa 20 miliardi di euro, aggiuntivi al fondo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza originale, mirati a rendere il patrimonio immobiliare italiano sempre più ecologico e sostenibile.
È importante notare che, nonostante le modifiche, l’Ecobonus rimarrà una preziosa agevolazione per chi desidera ristrutturare la propria casa. Tuttavia, non sarà più estesa a tutti, ma sarà invece mirata a coloro che dispongono di un reddito basso. Questa scelta mira a garantire che le opportunità di ristrutturazione e miglioramento delle abitazioni siano maggiormente accessibili a chi ne ha davvero bisogno. Inoltre, fino al 2025 potranno avere il Superbonus al 110% gli immobili interessati da ristrutturazione e ricostruzione in seguito a terremoti.
Superbonus 2023: le scadenze d’autunno per le unifamiliari
Secondo Enea, che ha diramato i dati a fine luglio, gli investimenti del Superbonus hanno oltrepassato gli 84 miliardi di euro. Le prossime scadenze autunnali rappresentano un momento cruciale per chi ha intenzione di beneficiare del Superbonus con l’aliquota al 110%. È importante tenere a mente che il 31 dicembre 2023 è il termine ultimo per le villette e le abitazioni unifamiliari che desiderano ottenere l’incentivo completo e hanno avuto a tal proposito una proroga (la vecchia scadenza era il 30 settembre).
Per queste tipologie di abitazioni, il decreto n. 11/2023 aveva concesso un’estensione di sei mesi per completare i lavori, a patto che fosse stato realizzato almeno il 30% degli interventi. Pertanto, chi rientra in questa categoria ha ancora la possibilità di usufruire del vantaggio del Superbonus al 110%, ma è fondamentale assicurarsi che i lavori siano stati avviati e abbiano raggiunto lo stadio richiesto entro il 30 settembre.
Oltre al 30 settembre, è altrettanto importante segnare il 30 novembre nel calendario. Questa data è stata introdotta dalla legge di conversione del decreto Cessioni e riguarda la possibilità di effettuare la comunicazione di cessione del credito e sconto in fattura con la “remissione in bonis“. Tale opzione si applica nel caso in cui il contratto di cessione del credito non sia stato concluso entro il 31 marzo 2023.
Chi ha ancora diritto al Superbonus 110% entro il 2023
Il Superbonus al 110% è disponibile per le spese sostenute entro il 2023 per:
- case indipendenti e ville unifamiliari che hanno concluso i lavori al 30% entro settembre 2022
- condomini che hanno deliberato gli interventi entro il 25 novembre 2022 e hanno depositato la Cilas entro dicembre 2022
- edifici che hanno un solo proprietario e più di un’unità abitativa ma solo nel caso si sia presentata la Cilas entro il 25 novembre 2022 o entro il 31 dicembre 2022 in caso di demolizione e ricostruzione.
Per il momento si può sicuramente usufruire del bonus tramite detrazione, mentre lo sconto in fattura e la cessione del credito sono sotto la lente di ingrandimento. Queste opzioni sono ammesse solo per progetti depositati entro il 17 febbraio 2023 e per i lavori in corso, non per nuovi interventi. Sono attualmente molto pochi gli istituti di credito che accettano nuove domande per le spese sostenute nel 2023 e anche chi ne ha diritto incontra enormi ostacoli. A fine agosto 2023 la situazione è quindi in stallo, occorrerà capire quali sono le prossime mosse del governo, in particolar modo se metterà a punto nuove manovre restrittive.
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