Superbonus: quando è obbligatorio rivolgersi a imprese con Soa
Il nuovo Decreto Legge ha introdotto importanti novità in tema di Superbonus: vediamo quando è obbligatorio rivolgersi a imprese con Soa
Sofia Barbera
Dottoressa in economia
Il nuovo anno si apre con importanti novità in materia di bonus edilizi, che coinvolgono anche il tanto discusso Superbonus. In particolare, è diventata obbligatoria l’attestazione SOA, ossia una certificazione già prevista per la partecipazione alle gare d’appalto pubbliche ai fini delle agevolazioni edilizie. Ma non sempre la SOA è necessaria, vediamo cos’è, come funziona e in quali casi è obbligatoria.
Cos’è l’attestazione SOA?
L’attestazione SOA (Certificazione di Qualificazione alle Attività di Costruzione) è un certificato che attesta la capacità di un’impresa di eseguire lavori di costruzione in Italia. SOA è l’acronimo di Organismo di Attestazione, che è l’ente che rilascia tale attestazione.
La certificazione è obbligatoria per le imprese che partecipano a gare d’appalto per lavori pubblici, e viene rilasciata sulla base della documentazione presentata dall’impresa, che dimostra la possibilità di eseguire lavori di costruzione secondo le leggi vigenti in materia.
Esistono differenti categorie di SOA (ad esempio: OG1, OG2, OG3 ecc) a seconda della tipologia di lavori per la quale un’impresa vuole essere qualificata e in genere l’attestazione SOA scade ogni 3 anni e deve essere rinnovata.
Attestazione SOA: l’obbligo in vigore dal 1° luglio 2023
A partire dal 1° luglio 2023, è in vigore l’obbligo di affidarsi esclusivamente ad aziende edili in possesso di attestazione SOA per lavori di importo superiore a 516.000 euro che accedono agli incentivi fiscali con cessione del credito o sconto in fattura. Questo requisito si applica sia al Superbonus (con le aliquote ridotte in vigore nel 2024) che ai “bonus minori”, come il Bonus Ristrutturazione, l’Ecobonus e il Sismabonus.
L’attestazione SOA certifica che l’impresa ha i requisiti di qualificazione per partecipare alle gare pubbliche, garantendo che gli interventi siano eseguiti da professionisti qualificati e nel rispetto delle norme vigenti.
L’obbligo non ha effetto retroattivo e non si applica ai cantieri avviati prima del 1° luglio 2023 o ai contratti stipulati prima del 21 maggio 2022. Tuttavia, anche per i lavori iniziati prima del 1° luglio 2023, le spese sostenute dopo tale data sono detraibili solo se l’impresa esecutrice possiede l’attestazione SOA o ha sottoscritto un contratto con un Organismo di Attestazione SOA per ottenerla.
È importante sottolineare che dal 1° ottobre 2024 è stato introdotto un nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti, attraverso la cosiddetta “patente a punti” o “patente a crediti”, obbligatoria per i soggetti che intendono operare nell’ambito dei cantieri edili. Pertanto, è consigliabile verificare sempre le ultime disposizioni normative per essere aggiornati sui requisiti richiesti per l’accesso agli incentivi fiscali.
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In generale, è importante verificare sempre le specifiche condizioni per l’utilizzo del Superbonus in relazione agli interventi per i quali si desidera richiederlo, in modo da essere certi di rispettare tutti i requisiti necessari per usufruire di questa agevolazione fiscale. Uno dei primi passi da fare è capire a quanto ammonta la spesa e se sussistono i requisiti per richiedere il Superbonus: su PagineGialle Casa potrai contattare in modo facile e veloce le ditte di ristrutturazione della tua zona per avere un preventivo online personalizzato.