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Superbonus 2024: l'esperta risponde alle domande comuni

Dal 2024 il Superbonus è destinato a cambiare definitivamente: l'esperta ci guida attraverso le principali novità, rispondendo alle domande più comuni

Ultimo aggiornamento 12-12-2023
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Si laurea presso la Facoltà di Architettura di Roma La Sapienza. Nel 2005 consegue attestati in Project e Control Management. Dal 2012 sviluppa competenze per il recupero edilizio conseguendo un attestato in Progettazione per il Recupero Energetico e Ambientale del Patrimonio Edilizio Esistente e c...
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Il Superbonus 110%, uno degli incentivi più vantaggiosi in materia di efficientamento energetico, si avvia ad una conclusione. Per lo meno nella forma conosciuta fino ad oggi. Nel 2024 e 2025 ci saranno significative modifiche, soprattutto in merito all’entità della detrazione.

Abbiamo ,di seguito, raggruppato le domande più frequenti riguardanti il Superbonus 2024, approfondendo le principali condizioni e i requisiti necessari per accedere alle detrazioni fiscali ed esaminando le tipologie di interventi ammissibili

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Superbonus 2024: chi saranno i beneficiari della detrazione fiscale e a quali edifici si applica?

novità superbonus

Shutterstock

A partire dal 1° gennaio 2024, il Superbonus subirà importanti cambiamenti: diversamente dagli anni precedenti, nel 2024 la maggior parte dei richiedenti non potrà più godere dell’intera copertura dei costi sostenuti per i lavori di efficientamento energetico.

Le scadenze e le quote di detrazione variano a seconda dei beneficiari e del tipo di edifici.
Per villette e case unifamiliari la scadenza per usufruire del beneficio al 110% è ormai scaduta. Viene, tuttavia, garantito il bonus al 90% per coloro che, entro il 30 settembre 2022, avevano completato almeno il 30% dei lavori, a condizione che il richiedente abbia un reddito calcolato tramite il quoziente familiare inferiore a 15mila euro.

Invece per i condomìni e per i condomini minimi (edifici fino a quattro unità immobiliari possedute da un unico proprietario), che hanno presentato la CILAS e la delibera assembleare entro il 25 novembre 2022, il Superbonus sarà prorogato fino al 31 dicembre 2025 ma con aliquote decrescenti: 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023; 70% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024; 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.

Per gli edifici registrati presso l’IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) che hanno completati almeno il 60% dei lavori complessivi entro il 30 giugno 2023, il Superbonus scade il 31/12/2023.

La detrazione del 110% è invece prorogata al 31/12/2025 per gli edifici che si trovano nei Comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a partire dal 1° aprile 2009, dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, ma anche per gli enti del terzo settore che svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali o se sono in possesso di immobili rientranti nelle categorie catastali B/1, B/2 e D/4.

Quali interventi di efficientamento energetico sono coperti dal Superbonus?

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Innanzitutto, sono agevolati gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali dell’involucro dell’edificio, a condizione che abbiano un impatto significativo sulla riduzione delle dispersioni di calore. Ad esempio il cappotto termico deve coprire una superficie apri al 25% della superficie totale disperdente dell’edificio. Inoltre i materiali isolanti utilizzati devono rispettare i criteri ambientali minimi per garantire l’efficienza energetica complessiva dell’edificio, ovvero devono riportare l’etichetta “CAM” nella dichiarazione del produttore.

La detrazione fiscale al 110% è prevista anche per interventi sulle parti comuni degli edifici, mirati principalmente alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con soluzioni più efficienti, come pompe di calore e sistemi ibridi anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo; impianti di microgenerazione e collettori solari.

Quali requisiti bisogna rispettare per ottenere il Superbonus?

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È fondamentale conseguire un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio oggetto degli interventi.

Congiuntamente all’intervento trainante, è possibile realizzare gli interventi “trainati”, ovvero la sostituzione di infissi, serramenti, schermature solari, sistemi di building automation, gli impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo per produrre autonomamente energia.

Per dimostrare l’efficientamento energetico è necessario produrre due appositi attestati di prestazione energetica, uno prima dell’inizio degli interventi e uno dopo il completamento degli stessi.

Gli interventi trainanti sono sempre obbligatori per ottenere il Superbonus?

cappotto termico

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I lavori trainanti sono i lavori di isolamento termico, di sostituzione degli impianti di climatizzazione e gli interventi antisismici; sono elencati dall’articolo 119 del Decreto Rilancio, che precisa le condizioni necessarie per usufruire della detrazione prevista dal Superbonus.

Gli interventi trainanti sono un requisito base per poter accedere al Superbonus. A meno che l’edificio in questione non sia soggetto a vincoli previsti dal codice dei beni culturali e del paesaggio, o se gli interventi trainanti sono vietati da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali. In tal caso la detrazione viene applicata a tutti gli interventi di riqualificazione energetica trainati, anche se non vengono eseguiti congiuntamente agli interventi trainanti.

La sostituzione degli infissi è coperta dal Superbonus?

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La sostituzione degli infissi in un immobile rappresenta un intervento importante per migliorare l’efficienza energetica e il comfort abitativo. Tuttavia da sola questa operazione non rientra tra gli interventi che consentono di beneficiare del Superbonus 110%.

Per poter usufruire delle detrazioni fiscali previste dal Superbonus, la sostituzione degli infissi dovrebbe essere eseguita in concomitanza con uno degli interventi principali indicati dal decreto, tra cui il rifacimento del cosiddetto “cappotto termico” dell’edificio o la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale. In tal caso, le spese dell’intero intervento, compresa la sostituzione degli infissi, possono essere detratte fino a un tetto massimo stabilito per ogni tipologia di intervento.

Domande frequenti:

  • Come sarà il Superbonus nel 2024?

    Nel 2024, la percentuale di agevolazione del Superbonus si ridurrà al 70% per i condomini e per gli edifici con fino a quattro unità immobiliari di proprietà di un unico proprietario.

  • Cosa ha deciso il governo per il Bonus 110?

    Il decreto Aiuti quater apporta importanti modifiche al regime del Superbonus. Per quanto riguarda gli edifici unifamiliari, il Superbonus al 110% sarà disponibile per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a condizione che sia stato verificato il completamento del 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.

  • Quali sono i rischi del proprietario di casa quando fa il 110%?

    Nel caso in cui i lavori non fossero conformi alle normative, l'Agenzia delle Entrate ha il potere di imporre la sanzione principale, che comporta la revoca del beneficio fiscale al 110% e l'avvio delle procedure di recupero fiscale.

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