Superbonus 110%: salta ufficialmente la proroga per i condomini
Il Superbonus 110% è di nuovo in fase di dibattito e il governo ha smentito le voci sulla presunta proroga per i condomini: vediamo tutte le novità
Alessandro Speziali
Dottore in Economia
- Bocciata la proroga del Superbonus per i condomini nel 2024: cosa succede
- Superbonus: cosa ne sarà della cessione del credito?
L’attesa e la discussione sul destino del Superbonus, uno degli incentivi chiave per la riqualificazione energetica ed edilizia in Italia, sono state oggetto di grande attenzione negli ultimi tempi. Mentre la scadenza di fine anno si avvicina, le speranze di una proroga vanno in fumo. Non ci sarà l’attesa proroga di 6 mesi per i condomini, come annunciato oggi durante i lavori sulla Legge di Conversione del Decreto Asset, che è in discussione al Senato in queste ore.
I dubbi erano già arrivati quando il Ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha fatto una serie di dichiarazioni negative sul bonus casa.
Bocciata la proroga del Superbonus per i condomini nel 2024: cosa succede
Nonostante quanto vociferato nei giorni scorsi in merito ad una possibile proroga del Superbonus 110% per i condomini, il Ministro Giorgetti ha smentito questa possibilità durante l’ultimo question time di settembre. La scadenza per non perdere la maxi aliquota del 110 per cento resta dunque fissata per i condomini al 31 dicembre 2023. Dall’anno prossimo cambia tutto.
Non ci sarà alcuna proroga per i lavori in condominio in corso. Quindi a partire dal 2024 anche per i condomini il Superbonus passa dal 90% al 70%.
Nonostante associazioni, istituzioni e centri di ricerca abbiano evidenziato l’espansione del Superbonus e di altre misure di incentivazione edilizia, questi studi hanno altresì sottolineato l’ampia incertezza riguardo all’effettivo impatto di tali misure. Secondo quanto riportato dalla Banca d’Italia, sembra che l’effetto espansivo non sia stato così significativo da annullare completamente l’impatto sul bilancio dello Stato.
Il Ministro dell’Economia ha poi analizzato le spese che sono state sostituite dai benefici del Superbonus o che non sono state effettuate a causa dell’aumento dei costi nel settore edilizio. In termini numerici, l’impatto del Superbonus sarebbe stato limitato.
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Superbonus: cosa ne sarà della cessione del credito?
Dopo la chiusura sulla proroga della scadenza di fine anno per i condomini, il Ministro Giorgetti sta ora affrontando un’altra questione fondamentale legata al Superbonus: la cessione del credito. L’esecutivo è attualmente alla ricerca di nuove soluzioni per affrontare questa sfida. Al momento, l’attenzione è rivolta all’attesa riapertura delle pratiche da parte di Poste Italiane, prevista per i primi giorni di ottobre 2023, ma con limiti ben definiti.
Tuttavia, non ci sono novità per quanto riguarda le scadenze per le villette e le unifamiliari (che hanno completato il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022), le scadenze rimangono fissate a fine anno, seguendo lo spostamento dal 30 settembre al 31 dicembre 2023 deciso dal decreto Omnibus.
L’ipotesi di un ulteriore rinvio di tre mesi per i contribuenti che avessero raggiunto il 60% dei lavori entro la fine dell’anno sembra ormai tramontata. Resta da vedere come il governo affronterà la questione dei crediti incagliati e quali saranno le nuove soluzioni proposte per garantire un efficace funzionamento della cessione del credito nel contesto del Superbonus.
Nonostante il futuro del Superbonus sia incerto, molti altri incentivi sono stati riconfermati per chi deve avviare dei lavori in casa.
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