Superbonus, novità in arrivo: proroga unifamiliari, detrazione 10 anni, sconto in fattura
Superbonus, novità in arrivo con i nuovi emendamenti del Governo: ecco tutte le modifiche del bonus, dallo sconto in fattura alla proroga per le unifamiliari, detrazione 10 anni e altri dettagli
Sofia Barbera
Dottoressa in economia
- Superbonus: detrazione in 10 anni per le spese sostenute nel 2024
- Superbonus villette: verso la proroga al 30 settembre 2023 per unifamiliari
- Bonus barriere architettoniche 2024: sconto in fattura confermato
- Edilizia libera: restrizioni per sconto in fattura e cessione del credito
- Sismabonus 2024: conferme e novità
Il Superbonus continua a essere oggetto di dibattito e modifiche normative. Il decreto del 16 febbraio 2023 ha introdotto restrizioni alla cessione del credito e allo sconto in fattura, generando incertezza nel settore edile. Tuttavia, nel corso del 2023 sono stati approvati alcuni emendamenti e modifiche che hanno apportato alcune novità.
La proroga al 30 settembre 2023 per il completamento dei lavori sulle villette unifamiliari, inizialmente prevista per il 31 marzo 2023, è stata confermata.
La detrazione del Superbonus rimane di 4 anni per le spese sostenute dal 2023 in poi, mentre l’aliquota è stata ridotta al 90% per il 2023 e al 70% per il 2024.
Sono state introdotte alcune eccezioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura, in particolare per gli interventi di rimozione delle barriere architettoniche e per alcuni interventi di edilizia libera avviati entro il 29 marzo 2024 o per i quali era stato stipulato un accordo vincolante con acconto versato entro tale data.
Superbonus: detrazione in 10 anni per le spese sostenute nel 2024
La detrazione del Superbonus, inizialmente prevista in 5 anni e poi ridotta a 4 anni per le spese sostenute dal 2023, è stata oggetto di ulteriori modifiche nel 2024.
Con l’approvazione del Decreto Legge 39/2024, la detrazione delle spese sostenute nel 2024 per il Superbonus, il Sismabonus e il Bonus Barriere Architettoniche è stata estesa a 10 anni. Questa modifica mira ad agevolare i contribuenti con redditi più bassi, consentendo loro di spalmare la detrazione su un periodo più lungo.
Tuttavia, per le spese sostenute nel 2022 e nel 2023, la detrazione rimane di 4 anni. L’aliquota del Superbonus è stata ridotta al 90% per il 2023 e al 70% per il 2024.
È importante sottolineare che la cessione del credito e lo sconto in fattura sono stati fortemente limitati nel 2024, e la detrazione in dichiarazione dei redditi è diventata la principale modalità di fruizione del Superbonus.
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Superbonus villette: verso la proroga al 30 settembre 2023 per unifamiliari
Il termine ultimo per beneficiare del Superbonus al 110% per le abitazioni unifamiliari è stato prorogato al 30 settembre 2023. Questo significa che tutti i lavori di ristrutturazione su questi edifici, che hanno completato almeno il 30% del lavoro totale entro il 30 settembre 2022, dovevano essere ultimati entro il 30 settembre 2023 per poter beneficiare dell’aliquota maggiorata del 110%.
Per le spese sostenute nel 2024, il Superbonus per le unifamiliari non è più disponibile con l’aliquota del 110%, ma è possibile accedere ad altre detrazioni per interventi di ristrutturazione edilizia, come il Bonus Ristrutturazioni con aliquota al 50%.
La news in dettaglio: Superbonus, proroga unifamiliari al 30 settembre 2023, cosa sappiamo
Bonus barriere architettoniche 2024: sconto in fattura confermato
Nel 2024, la buona notizia per le persone con disabilità è che lo sconto in fattura per gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche è stato confermato. Ciò significa che i lavori di installazione di ascensori, pedane, montascale e altri interventi per migliorare l’accessibilità degli edifici possono ancora beneficiare di questa agevolazione.
La cessione del credito è consentita sia alle banche che alle imprese edili che eseguono i lavori, offrendo maggiore flessibilità ai beneficiari del bonus.
Edilizia libera: restrizioni per sconto in fattura e cessione del credito
Per quanto riguarda gli interventi di edilizia libera, come la sostituzione di caldaie, infissi e pompe di calore, la possibilità di usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito è stata limitata nel 2024.
Queste opzioni sono disponibili solo per gli interventi avviati entro il 29 marzo 2024 o per i quali era stato stipulato un accordo vincolante con acconto versato entro tale data. Per gli interventi successivi a questa data, è possibile beneficiare solo della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi.
Sismabonus 2024: conferme e novità
Nel 2024, il Sismabonus continua ad essere un’importante agevolazione per gli interventi di riduzione del rischio sismico degli edifici. Lo sconto in fattura rimane confermato per i Comuni del cratere sismico del Centro Italia, le Onlus e gli IACP (Istituti Autonomi Case Popolari).
Per quanto riguarda la cessione del credito, le normative sono in continua evoluzione. È consigliabile consultare le fonti ufficiali dell’Agenzia delle Entrate o rivolgersi a un professionista del settore per avere informazioni precise e aggiornate sulle modalità di cessione del credito e sulle eventuali sanzioni per comunicazioni tardive.
La remissione in bonis, che nel 2023 consentiva di regolarizzare le comunicazioni tardive della cessione del credito pagando una sanzione, non è stata riproposta nel 2024. Pertanto, è fondamentale rispettare le scadenze previste per evitare di perdere il diritto alla detrazione.
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